Penn Hir
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Il meteo è instabile, decisamente troppo instabile per avventurarci sui 4000 che avevamo in programma, così ci mettiamo a pensare ad una meta alternativa che soddisfi i desideri e la voglia di avventura di entrambi.
Un rapido giro in internet e la scelta cade sulla Bretagna...meta culturale e al tempo stesso terreno d'avventura dove l'ottima cucina di pesce e le temperature fresche sono una certezza.
Dopo esserci concessi un paio di giorni tra Mont S. Michel, S.Malò e la costa Rosa ci spostiamo a Penn Hir, una remota punta nel dipartimento del Finistere, è qui che, appena farà giorno, arrampicheremo.
All'alba un timido sole fa capolino tra la nebbia, permettendoci di ammirare il panorama: siamo su una penisola e, mentre le onde giocano con le scogliere del lato ovest, il sole illumina la grande spiaggia ad est facendola sembrare d'argento; la marea è bassa e il rumore del mare non è che un leggero fruscio; per prender confidenza con il posto e la roccia, scegliamo un settore facilmente raggiungibile e con vie non troppo difficili e subito capiamo che da queste parti i gradi non sono regalati, che la verticalità è la normalità e che il moto della marea è l'orologio che regola tutto, infatti molti settori sono raggiungibili solo con una calata quando la marea è bassa. A fine giornata siamo piuttosto stanchi ma soddisfatti, e davanti ad un'abbondante cena e alla tabella delle maree, studiamo le vie che abbiamo intenzione di salire. Con il passare dei giorni cominciamo a sentirci sempre più a nostro agio, imparando anche ad apprezzare lo sguardo curioso e le macchine fotografiche, puntate addosso, dei visitatori di passaggio.
Ogni via si rivela interessante e, anche quelle all'apparenza più facili, hanno tratti che richiedono passaggi atletici e concentrazione dove il ciapa e tira è una tecnica difficilmente utilizzabile. A fine settimana siamo contentissimi della nostra scelta e tornando a casa già sappiamo che proveremo nostalgia per questo bellissimo posto sospeso tra terra e mare.
Un rapido giro in internet e la scelta cade sulla Bretagna...meta culturale e al tempo stesso terreno d'avventura dove l'ottima cucina di pesce e le temperature fresche sono una certezza.
Dopo esserci concessi un paio di giorni tra Mont S. Michel, S.Malò e la costa Rosa ci spostiamo a Penn Hir, una remota punta nel dipartimento del Finistere, è qui che, appena farà giorno, arrampicheremo.
All'alba un timido sole fa capolino tra la nebbia, permettendoci di ammirare il panorama: siamo su una penisola e, mentre le onde giocano con le scogliere del lato ovest, il sole illumina la grande spiaggia ad est facendola sembrare d'argento; la marea è bassa e il rumore del mare non è che un leggero fruscio; per prender confidenza con il posto e la roccia, scegliamo un settore facilmente raggiungibile e con vie non troppo difficili e subito capiamo che da queste parti i gradi non sono regalati, che la verticalità è la normalità e che il moto della marea è l'orologio che regola tutto, infatti molti settori sono raggiungibili solo con una calata quando la marea è bassa. A fine giornata siamo piuttosto stanchi ma soddisfatti, e davanti ad un'abbondante cena e alla tabella delle maree, studiamo le vie che abbiamo intenzione di salire. Con il passare dei giorni cominciamo a sentirci sempre più a nostro agio, imparando anche ad apprezzare lo sguardo curioso e le macchine fotografiche, puntate addosso, dei visitatori di passaggio.
Ogni via si rivela interessante e, anche quelle all'apparenza più facili, hanno tratti che richiedono passaggi atletici e concentrazione dove il ciapa e tira è una tecnica difficilmente utilizzabile. A fine settimana siamo contentissimi della nostra scelta e tornando a casa già sappiamo che proveremo nostalgia per questo bellissimo posto sospeso tra terra e mare.
Tourengänger:
Laura.

Communities: Hikr in italiano
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