Abers ed Enclos Parossiaux


Publiziert von paoloski , 19. April 2014 um 11:18.

Region: Welt » Frankreich » Bretagne » Finistère
Tour Datum: 6 August 1989
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: F 
Zeitbedarf: 1 Tage
Kartennummer:Michelin 512 Bretagne.

Ieri sera dalla nostra tenda al campeggio di Saint-Gonvel abbiamo goduto della vista di un tramonto spettacolare sul mare, stamane ci svegliamo nella nebbia: tutta la costa è avvolta in un manto di caligine, decisamente umido e freddo.
Facciamo colazione poi smontiamo la tenda e partiamo seguendo la costa, il paesaggio è completamente mutato, sembra di essere stati trasportati in un altro luogo.
La nebbia però dona anche un fascino inconsueto a questi posti: le Roches d'Argenton, la brughiera, la cappella di Saint-Samson...hanno oggi un'aria "mistica".
Sull'Aber Benoit, gli Aber sono una sorta di fiordi che penetrano profondamente nell'entroterra, la nebbia la fa ancora da padrona ma quando arriviamo all'Aber Wrach il sole sta cominciando a scaldare l'aria e la nebbia è meno fitta, la combinazione di foschia e raggi di sole crea dei bellissimi effetti, le barche sembrano emergere da questa bruma all'improvviso.
Raggiungiamo Plouescat passando per la baia di Kernic, fra la foschia che qui è ancora presente e la bassa marea il posto ha un aspetto decisamente triste, ben diverso dalle immagini delle cartoline che abbiamo avuto modo di vedere ieri in una cartoleria di Brest.
A Plouescat invece facciamo una breve sosta in una panetteria per uno di quei fantastici dolci bretoni da cui stiamo divenendo dipendenti: altro che il cioccolato o la panna, qui è il burro, in dosi sovrabbondanti, che fa la bontà di questi dolci!
Abbiamo anche modo di ammirare il magnifico edificio delle Halles, risalente al XVII secolo e sotto cui si svolge ancora oggi il mercato.
Ora deviamo decisamente verso l'entroterra per fare il giro degli "Enclos Parossiaux", l'idea è di usare le biciclette, visto che le tre cittadine di Lampaul-Guimiliau, Guimiliau e Saint-Theogonnec sono una attaccata all'altra e quindi un tour ciclistico sembra fattibile.
Raggiunta Lampaul-Guimiliau visitiamo il complesso formato da chiesa, ossario e calvario e circondato da un muro di cinta interrotto solo da un portale trionfale sormontato da tre croci.
Il calvario è stato mutilato ma l'insieme rimane di una bellezza veramente notevole.
Montiamo le ruote alle nostre bici, studiamo una cartina a suo tempo inviataci dall'ufficio turistico del Finistere e partiamo, di qui passa la GR 380 che passa dai tre "Enclos" che vogliamo visitare.
Il percorso è ben segnato e tracciato su stradine sterrate, con alcuni tratti asfaltati, e larghi sentieri, c'è qualche, inevitabile, attraversamento stradale, ma tutto sommato il percorso è ben pedalabile e rilassante, arriviamo a Guimiliau, L'enclos è decisamente più grandioso e meglio conservato del precedente: il calvario è ricchissimo di personaggi scolpiti nella pietra e costituisce un vero racconto della vita di Gesù diviso in numerose scene.
La chiesa è nel tipico "gotico fiammeggiante" bretone, possiede un ingresso a portico decorato con numerose statue di piccole dimensioni con personaggi della Bibbia e del Vangelo.
Sopra il portico si trova la statua di Saint Miliau, patrono del luogo e re di Cornovaglia.
Anche l'interno della chiesa è notevole: un magnifico battistero ligneo, e numerose statue di ottima fattura.
A completare il complesso anche qui si trova un'ossario o cappella funeraria ed anche una sacrestia risalente alla fine del '600.
Ripartiamo alla volta di Saint-Theogonnec, il tempo non è un granchè, il cielo è coperto da nuvole basse ma non sembra aver voglia di piovere...speriamo!
Saint-Theogonnec è forse il più bello dei tre enclos che visitiamo, perfettamente conservato, ha una magnifica porta trionfale che si apre nella cinta che racchiude il "placitre", cioè lo spazio che si trova davanti ed intorno alla chiesa. Ma è il calvario che è veramente un capolavoro: forse uno dei più completi della Bretagna, ricco di statue rappresentanti la passione di Cristo e caratterizzato da una nicchia in cui si trova la statua di Saint-Theogonnec con un lupo che tira un carro, il suo asino era stato infatti divorato dai lupi ed il santo aveva così attaccato la fiera al suo carretto. 
Bello anche l'interno della chiesa con un pulpito veramente eccezionale: un vero capolavoro della scultura bretone del XVII secolo. Ma è tutta la chiesa che è ricca di boiserie e sculture in legno di ottima fattura.
Anche nella cappella funeraria è conservato un capolavoro ligneo: un Santo Sepolcro scolpito e dipinto da Jacques Lespaignol fra il 1699 ed il 1702 e rappresentante diversi vivissimi personaggi.
Per il ritorno alla nostra auto ripercorriamo il percorso fatto all'andata: fra strade statali, autostrade e linee ferroviarie che passano nella zona non ci sembra il caso di cercare itinerari alternativi con il rischio di complicarci la vita.
Ora torniamo verso il mare e raggiungiamo Roscoff, una cittadina che è il punto di arrivo dei traghetti dalla prospiciente costa meridionale dell'Inghilterra, in effetti vi sono centinaia di inglesi. Facciamo un giro per la città e rimaniamo colpiti dall'incredibile campanile della chiesa di Notre-Dame-de-Kroaz-Batz: un capolavoro rinascimentale che è una apoteosi di torrette e e decorazioni.
Percorriamo il lungomare contornando il porto fino a raggiungere la Chapelle Saine-Barbe, da qui si ha una bella vista d'insieme del bacino e della città,  Dal vicino porto di Bloscon partono i traghetti per l'Inghilterra e vi sono anche numerosi resti delle fortificazioni della linea Sigfrido costruita dai tedeschi durante l'ultima guerra, alcune casematte sono state trasformate in bar, d'altronde come hanno fatto esperienza inglesi ed americani a Brest, Lorient e Saint-Nazaire eliminare questi fortini di cemento armato è praticamente impossibile.
La marea è bassa e nella rada le barche ed i piccoli pescherecci sono adagiati su un fianco o stanno verticali solo grazie ad una sorta di stampelle che spuntano dalle fiancate. Diversi persone sono alle prese con operazioni di manutenzione: pittura e calatafaggio.
Ultima tappa della giornata è Saint-Pol-de-Leon uno dei grandi centri agricoli della Bretagna, famoso per i suoi carciofi, le cipolle ed i cavolfiori. Facciamo una visita alle halles per fare rifornimento per la sera e per i prossimi giorni, poi ci perdiamo per le strade della cittadina che a parte un campanile che fa a gara per bellezza con quello della vicina Roscoff non presenta monumenti particolari.
Ora è arrivato il momento di rimettersi in auto e cercare un campeggio dove passare la notte, percorriamo la costa in direzione di Morlaix ma senza fermarci a visitare la cittadina, lo faremo domani con più calma, poi risaliamo verso Nord e troviamo un bel camping sul mare nei pressi di Plougasnou, vicino alla Pointe de Primel.

A torto trascurata dai turisti la costa degli Abers è invece veramente bella, una Bretagna ancora autentica, con un'economia in cui l'agricoltura, favorita da un clima ideale, riveste ancora un ruolo di primo piano.
Gli "enclos" sono veramente eccezionali, le statue possono essere, non sempre, piuttosto "naive" ma l'insieme è veramente notevole e piacevole. La zona forse non si presta per dei circuiti ciclistici vista la densità abitativa e la ricchezza di infrastrutture ma con un po' di spirito d'adattamento si riescono a trovare dei percorsi piacevoli. Come sempre il personale dei Syndacates d'Initiative e gli Office de Tourisme si fa in quattro per aiutare i turisti.

Tourengänger: paoloski, annna


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T1
5 Aug 89
Finistere · paoloski

Kommentar hinzufügen»