3 marzo 2013: Pizzo Meriggio m.2343....no....ma relax alla quota 2143.....giornata da 10 e lode!


Publiziert von Alberto , 6. März 2013 um 16:01.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 3 März 2013
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:45
Aufstieg: 1250 m
Strecke:Quota 900 al bivio per agriturismo “Il Gaggio” - Campelli (P) m.1250 (se è raggiungibile con l'auto,dato che la strada in caso di neve non viene pulita) - salire il pratone (o seguire la forestale) dove vi sono alcune baite a monte – poi seguire la strada forestale fino alla quota 2000 circa dove a destra scende all'alpe Meriggio - si prosegue diritto nel bosco,sbucando sulla sella della Piada - baita della Piada m.2100 - salire per larghi canali poco ripidi - poi per cresta fino alla croce di quota 2348 km. una decina sicuramente
Zufahrt zum Ausgangspunkt: Milano - S.S. 36 - Lecco - Colico - Morbegno - tangenziale di Sondrio - uscita via Vanoni - prendere per Albosaggia - giunti ad Albosaggia centro (bivio con segnaletica per Campelli e san Salvatore e piazzetta con cassonetti per la raccolta rifiuti) prendere a sinistra: ATTENZIONE, cartello con divieto di transito da NOVEMBRE ad APRILE.....ma passano tutti. - si parcheggia dove si riesce ad arrivare!
Unterkunftmöglichkeiten:baita Meriggio - baita della Pioda – baita dei Susch (questa è aperta sempre)
Kartennummer:carta Kompass 1:50.000 Bernina/Sondrio - carta escursionistica 1: 30.000 alpi Orobie tav. n° 3

Nota tecnica sulle condizioni della strada: in tale data,dato che non è possibile essere a conoscenza della situazione stradale inerente all'accesso per Campelli,ho montato le catene da neve da Albosaggia per ulteriore sicurezza (tengo a precisare che in questa situazione potevano anche non servire se si hanno dei fuoristrada) oltre ad avere le gomme da neve,anche se ho riscontrato che la strada non era ghiacciata. Il fondo attualmente,è battuto e ben livellato anche nella parte centrale dalle motoslitte,vale a dire che non si tocca sotto perché uguale a dove passano le ruote,ad ogni modo sconsiglio l'uso di auto con poca distanza da terra e alle station wagon. A quota 610 m. circa l'asfalto scompare sotto la coltre nevosa (1,2 km. dalla biforcazione) ho proseguito per altri 2,6 km. fino al bivio di quota 900 m. per andare all'agriturismo Gaggi (loc. San Giacomo). Volendo si può proseguire e parcheggiare senza problemi (vi sono tornanti che offrono svariate possibilità) fino alla quota 1000/1100 m. Ovviamente non sono mancate auto che hanno parcheggiato fino alla chiesetta di Campelli a quota 1250, ma posso assicurare che il tratto di strada che proseguiva fin qui,metteva a dura prova la bravura dell'autista,ovviamente con fuori strada (le foto lo dimostrano). Le auto che ho visto parcheggiate prima,molto probabilmente le cause erano 3: o perché l'autista non è in grado pur avendo il mezzo adatto, o la baita di proprietà era vicina o perché gli piaceva farsi una bella sciata lungo la strada. In ogni caso,consiglio,poi chi ha l'intelligenza sa bene cosa è meglio fare,usare mezzi con la possibilità di montare le catene da neve,che in caso di ghiaccio si può proseguire!!!! GIÀ FATTA CON NEVE,MA COSÌ ABBONDANTE MAI!


 

Oggi la meta sarebbe stata una tranquilla alla portata delle amiche Angela e Daniela.....ma si sono "ammutinate".....io a versare oceani di lacrime per la loro mancanza,triste perché non sapevo cosa poter fare.....JJJJJJJAUUUUUUUUUUU,sono libero di godermela alla grandeeeeeeee!!!!!......SCHERZO,mi spiace che non potevano essere presenti,ma giustamente,prima la salute e poi il divertimento: però faccio una promessa (sempre che scampo) alle ragazze.....vi ci porterò anche a voi quassù!

Quindi dal piano A,passo al piano B (ho sempre la riserva in elaborazione.....e nel caso vi è un C e un D.....se la cosa è drammatica arrivo alla Z ha ha ha ha!)

La levataccia è pari a quella del giorno prima per salire al Grevasalvas,solo che ho calcolato di partire dal solito posto alle 7,00....ma gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo pur calcolati,non puoi mai sapere in che quantità. Alle 5,15 sono già in auto e alle 7 sono ad Albosaggia dove monto le catene: qui vi è spazio,se dovesse passare qualcuno non vi sono problemi mentre faccio questa operazione che a me richiede 5 minuti per tutte e due le ruote....per chi non è abituato ne richiederebbe 2.....ma di giorni he he he! Ripartito vedo che la strada è pulita anche oltre il cartello di divieto di accesso nel periodo che va da novembre ad aprile,poi a quota 610 ecco la neve che si presenta bella compatta....nessun problema,la "Lince" è super accessoriata per superare ostacoli.....ovviamente anche il pilota "Bradipo" ma sveglio e brillante nella guida,riesce a divertirsi su questa tipologia di strada innevata e per 2,6 km. conduco il mezzo che non mi crea problemi. Al tornante con il bivio per l'agriturismo, a quota 900,decido di lasciare l'auto e di proseguire a piedi....e alle 7,40 mi incammino,nel frattempo faccio 4 conti veloci e decido: fare 1450 circa di dislivello non sono un problema,ma dopo averne fatti il giorno precedente ben 1150....non è da tutti,però li posso fare....se alle 8,00 partivo da Campelli....(infatti il dislivello fatto,supera di gran lunga quello percorso già in passato). Ma,essendo cosciente di ciò che faccio,mi dico: se posso,vedrò di arrivare,se non posso (e le cause sono tante) mi limiterò.....!

Intanto devo dire,che la neve rispetto il giorno precedente è farinosa già a meno di 900 m. con ben 40 cm. all'ombra (imparare a valutare anche l'esposizione dei versanti sarebbe utile a capire quanta neve vi sia,NON BASTA SALIRE DI QUOTA,ma bisogna saper valutare ..... e a 1300 anche più di 50 cm. al sole.....immaginate quanta a 1800 m. in ombra!!!!

Giunto a Campelli alle 8,54 (45 minuti di strada assai lunga,penso che siano altri 3 km. circa) prendo a salire seguendo la stradetta,poi prendo la prima deviazione a destra e salgo diritto a monte,tagliando ripetutamente la stradina forestale che taglia la ex pista di sci. Giunto a monte della pista,il tracciato principale è battuto solitamente dalle motoslitte,il tracciato è un po più lungo ma con pendenza molto blanda: volendo sono ben visibili i taglioni ben pistati che abbreviano e tagliano la pista forestale che attraversa lo stupendo bosco.

La neve qui abbonda ed è fantastica,non serve andare in alta quota per trovare la bella neve (anche al ritorno) ma bisogna conoscere la zona,leggere le cartine e capire....capire....è qui che sta il difficile! Non tutti ovviamente abbiamo questa consapevolezza.....Comunque,mentre salgo ecco una squadra di sci alpinisti che giunge a Campelli e mentre cammino,con il solito passo,piano piano ecco che cominciano a raggiungermi.....mi supera una ragazza.....viaggia come un razzo per non dire delle ragazzine e ragazzini che seguono,tutti con la stessa divisa....poi mi si affianca uno il quale mi dice: forza,piano piano che si arriva!.....gli dico che il sottoscritto ha già dato il giorno prima e non sono partito da Campelli come loro,ma ben 350 metri sotto.....HA! è stata la risposta!

Comincio a sperare che i piccoli scalmanati scoppino e schiattino nella neve molto prima di arrivare in cima,in modo tale che se riesco,vi salirò senza il terrore che qualcuno di loro in discesa,mi dia un passaggio senza farne richiesta. A quota 2000 che raggiungo alle 11,00 circa,dove la pista forestale si biforca e una parte va verso la baita Meriggio,ecco salire degli sci alpinisti dall'altra parte,una sorta di giro ad anello. Qui la motoslitta non prosegue più,ora la battuta è fatta dagli sci alpinisti o ciaspolatori. La neve è super fantastica,da godimento intenso e l'ombra aiuta ad evitare il caldo sole che a quota 2100 oramai è impossibile evitare: a questa quota è possibile trovare un bivio,a sinistra il solito percorso che conduce con un traverso (può essere anche di neve dura data l'esposizione) alla baita Piada,oppure si tira diritti per un pendio con buona pendenza ma sicuro,in mezzo ad alcuni alberi,sbucando sul panettone a quota 2143 (che non è la Punta della Piada m.2119),situato a monte della baita che raggiungo alle 11,30.

Da questo luogo si ha una panoramicità di eccezionale bellezza,mentre a sinistra in basso,la baita Piada invita a passare una notte in questo incantevole luogo (peccato non avere tale possibilità....). Da questo punto si dovrebbe scendere per poi risalire,il Pizzo Meriggio è lì,a portata.....o meglio sembra: dato l'affollamento che si sta creando e calcolando che mi ci vuole almeno un ora buona,decido che per oggi il mio posteriore si adagerà su questo balcone,mai fatto prima d'ora. Oggi nessuno mi farà pressa con gli orari,quindi mi godo la montagna vivendola con calma e non con la frenesia.....Ma che bello!!!!

Consiglio a chi vuole salire quassù di scegliersi i compagni di escursione più adatti allo scopo......o di farsela in solitaria! GODIMENTOOOOOOO! Non una nuvola,ma neppure una pianta dove ripararsi dal sole,ammiro e contemplo il panorama che mi circonda.....le cime Retiche non hanno molta neve,ma le Orobie.....quanta e in abbondanza! Questa è una cimetta che i locali la sormontano perché da un'ottima visione e con alcuni di loro mi metto a scambiare 4 chiacchere,mentre poco prima delle 13,00 3 ciaspolatori (compreso una ragazza) proseguono verso la cima: uno di loro pare che perda i colpi,lo vedo molto sofferente.

Che spettacolo.....che giornata.....che neve!!!!!!! Pista eccellente! Si,credo che qui CIP & CIOP possono salire....anche senza andare in cima al Meriggio,anche perché in base alla situazione neve,con neve crostosa,meglio avere i ramponi a seguito,mentre fin qui,nessun problema.

Nel scendere faccio i taglioni nella neve fresca,deturpata dagli sci alpinisti che già sono scesi e la trovo ancora bella fino a quota 1400 (quella esposta al sole). Giunto sulla strada mi tolgo le ciaspole e mi riposo sulla panchina situata vicino alla chiesetta,baciato dal sole ben caldo. Nel scendere passano 2 con tanto di slittino: questa strada si presta bene per questa disciplina oltre a quelli che con gli sci che sono scesi fino a quota 600 dove avevano parcheggiato.

Oggi ho passato una stupenda giornata con sole pieno e con tanta neve: lo stress in questi contesti è completamente lontano. La montagna va vissuta con calma per apprezzarla al meglio! Parola di Bradipo delle Alpi!


 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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Kommentare (4)


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Gabri hat gesagt: Cip e Ciop...
Gesendet am 6. März 2013 um 23:27
Guarda che anche io sono uno "scoiattolo" eh eh
mi ci devi portare pure a me prima o poi al Pizzo Meriggio!!!!
Ciao Bradipone
Gabri --> Lo scoiattolo non Cip&Ciop

Alberto hat gesagt: RE:Cip e Ciop...
Gesendet am 8. März 2013 um 13:31
preferisco Cip & Ciop.....va a gusti he he he!

Gabri hat gesagt: RE:Cip e Ciop...
Gesendet am 8. März 2013 um 13:48
Bell'amico ...sigh!
Ciao
Gabri

gonzo hat gesagt:
Gesendet am 13. März 2013 um 20:01
qui si va sul meriggio senza invitare gli amici......


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