Cima di Gorda o Punta di Larescia o Pilone (2195 m) - Skitour


Publiziert von siso , 4. Januar 2010 um 11:30.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 3 Januar 2010
Ski Schwierigkeit: WS
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Molare 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 1070 m
Strecke:Pianezza di Larescia (1125 m) – Rambött (1317 m) – Sgianaresc di sopra (1657 m) – Piano Cassinello (1738 m) – Punta di Larescia (2195 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Biasca – Valle di Blenio – Olivone – Pianezza di Larescia (sulla strada del Passo del Lucomagno)
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna di Gorda
Kartennummer:C.N.S. No. 1253 – Olivone - 1:25000; C.N.S. No. 266 S – Carta scialpinistica Valle Leventina - 1:50000

Classica meta sciistica nella Valle di Blenio su pendii molto soleggiati e panoramici.

La Valle del Sole oggi ha fatto onore alla sua fama: cielo sereno per tutto il giorno.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:30

Fine dell’escursione: ore 15:30

Temperatura alla partenza: -7°C

Temperatura al rientro: -5°C

 

Dopo il fastidiosissimo e impetuoso vento da nord di ieri, oggi la meteo (il meteo per chi legge dall’Italia) ci ha regalato un splendida giornata. In assenza di vento, la temperatura rigida è sopportabilissima quando si ciaspola o si scia.

Superato Olivone, arrivo a Pianezza di Larescia alle 8.15: il primo piccolo parcheggio è completamente occupato; proseguo per altri 300 m e lascio l’auto al secondo slargo, più ampio.

 

Dopo i preparativi, ritorno con gli sci in spalla a Pianezza. Proprio di fronte alla fermata dell’autopostale (non in servizio in inverno) inizia la stradina che conduce alla Capanna di Gorda e alla mia meta odierna. La neve è stata battuta da un gatto delle nevi e dalle numerose motoslitte che permettono ai proprietari di raggiungere le abitazioni di vacanza presenti sugli alpeggi della zona.

Mi accodo a cinque sciescursionisti che dimostrano di conoscere bene la zona. Per me il percorso è nuovo. Nelle due salite con le ciaspole dell’anno scorso ho scelto la strada forestale che parte da Camperio.

Prova di gruppo dell’Arva e si parte di buona lena. Dopo circa un km, constato che il ritmo e la falcata sono fuori portata per le mie possibilità: mi lascio staccare. Per un eccesso di fiducia, li seguo, a distanza, anche quando decidono di tagliare le curve e di abbandonare la comoda stradina per avventurarsi su un ripido pendio, dapprima, e in un bosco fitto, poi.

Morale della favola: seconda uscita stagionale con gli sci e seconda “pascolata” in un bosco, senza sentiero. Faticaccia fuori programma, altro che scorciatoia!

Finalmente, dopo 100 m di dislivello, fra rami, tronchi, buche, fatte e impronte di caprioli, raggiungo l’agglomerato di Rambött (1317 m), sulla strada con neve battuta.

 

La lezione non mi è servita: a quota 1340 m, abbandono ancora una volta la stradina, attratto dalla traccia lasciata dai miei predecessori. Questa volta la deviazione non è molto faticosa, ciò nonostante raggiungo un’abitazione isolata, fuori dal percorso ideale per raggiungere la cima. Il proprietario, molto gentilmente, mi dà i necessari ragguagli per rimediare.

 

Poco dopo il piccolo agglomerato a quota 1368 m, il sentiero entra nel bosco e sale, con una importante pendenza, verso Sgianaresc. Si attraversano splendide radure, fino a congiungersi con la strada forestale che sale da Camperio.

 

A Piano Cassinello (1738 m), presso una croce di legno, c’è il bivio: la stradina a sinistra porta a Gorda e alla Capanna omonima; per la Punta di Larescia occorre salire, in direzione Ovest, superando ancora un dislivello di circa 460 m. Il paesaggio è splendido: panorama superbo e vecchi larici sparsi. Già, il termine “Larescia” significa proprio lariceto.

La fatica comincia a farsi sentire. Dopo numerosi dietro-front raggiungo l’ambita cima, piuttosto affollata. Sul culmine c’è una croce di vetta con le bandierine tibetane. Il rifugio “Nido d’Aquila o “Baitino” è stato smantellato in attesa della sostituzione, dopo i danni causati da un fulmine.

Aspetto che gli sciatori partano e mi godo 10 minuti di silenzio, da solo, su questa bella cima che oggi ho raggiunto per la prima volta.

                                                         Punta di Larescia

La neve, con crosta cedevole, non mi concede una discesa da favola, nel complesso risulta comunque piacevole.

Qualche problema l’ho avuto più in basso, nel bosco di Sgianaresc, dove il sentiero è stretto e percorso anche dai racchettari.

 

Tempo di salita: 3 h 30 min

Tempo totale: 7 h

Tempi parziali

Pianezza di Larescia (1125 m) – Piano Cassinello (1738 m): 2 h 10 min

Piano Cassinello (1738 m) – Punta di Larescia (2195 m): 1 h 20 min

Dislivello teorico: 1070 m

Sviluppo complessivo: 14,3 km

Difficoltà: PD

SLF: 2 (moderato)

Copertura della rete cellulare: discreta - buona su tutto il percorso

Tourengänger: siso


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