Capanna Corno Gries 2338mt sotto una bufera di neve


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 13. März 2018 um 09:55. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:11 März 2018
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Grieshorn   CH-TI   Gruppo Pizzo Rotondo   Gruppo Cristallina   Gruppo Pizzo Gallina 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 750 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottardo, uscire ad Airolo, prima del traforo, Seguire per Val Bedretto e risalire in auto la vallata fino ad All'Acqua, largo spiazzo dove la strada viene chiusa al traffico in inverno. Nelle belle giornate è consigliato arrivare presto per trovare parcheggio

   
 

Una Corno Gries così non l'avevamo mai vista

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     

 

Le previsioni sono a dir poco disastrose, pioggia intensa soprattutto nelle ore centrali della domenica, anche 4mm di acqua.
Ma noi di stare a casa, sul Divan-Horn come lo chiama qualcuno, non se ne parla.  Quindi si va a prender neve.
E' nel nostro DNA muoversi anche quando è da pazzi persino uscire dalle coperte alle cinque e mezzo del mattino.
Viste le temperature e la pioggia, bisogna puntare alto per prendere neve sicura, ma anche un luogo raggiungibile in auto.
Scartata la Garzonera, ci siamo appena stati, torniamo alla Corno Gries, con partenza dal parcheggio All'Acqua.
La preoccupazione maggiore è per la pulizia della strada, va bene avere una 4x4 ma anche questo ha i suoi limiti con le nevicate "robuste".
Arriviamo in Val Bedretto mentre nevica, e a dire il vero non smetterà nemmeno un secondo, pochi centimetri sull' asfalto, ma ha appena cominciato. Ci vestiamo bene, anche se non fa freddo, visibilità molto-molto scarsa, partiamo sotto una bella nevicata.
Mai vista tanta neve, la sbarra è ampiamente coperta, ma quello che fa più impressione è la quantità di neve sui tetti e sopra i ponticelli.
Anche i lati della strada ti lasciano a bocca aperta, vedere tutto questo sulle foto non rende l'idea.
Seguiamo la strada che porta al passo, e come detto si vede al massimo fino a 10mt circa. Ci sono vaghe tracce di sciatori, che seguiamo come possibile.
La salita verso la capanna è durissima, vento e neve non danno tregua, la neve è farinosa ma ha uno stratto di ghiaccio sotto, e nei tratti troppo ripidi, si va alla "gatto silvestro", ovvero rincorsina ... ravanata fino a quasi in cima al dosso, e scivolata indietro.
Arrivo sotto la capanna per vederne la sagoma, tempi biblici e stanchezza fuori misura, 50min dopo gli amici.
Pensavamo di pranzare nel piccolo locale invernale, ma abbiamo una grande fortuna, la capanna è gestita, vi hanno soggiornato un nutrito gruppo di 24 ciaspolatori del CAI di Legnano, che abbiamo incontrato che scendevano preoccupati delle abbondanti nevicate previste dopo pranzo.
I gestori ci invitano a salire (la capanna l'abbiamo sempre trovata chiusa in inverno, ed in estate non ci siamo mai fermati), sono gentilissimi, così possiamo consumare i nostri panini, chiaccherare e riposarci al caldo, corroborati da una ottima birra Gottardo.
Alle 14:00 partiamo per il ritorno, come previsto nevica ancora più abbondantemente, ma ora è tutta discesa.
Delle tracce di poche ore prima nessun indizio, ma seguiamo la linea della teleferica, e divertendoci con taglioni su discese ripide, peccato che tocca sempre tenere la testa bassa per vedere davanti, ma goduria totale.
Puntiamo alla baita a Corno e da qui sempre incuranti delle pendenze giù fino all' Alpe Cruina.
Ripreso il probabile percorso della strada (non si vede nulla) torniamo al parcheggio, è alquanto noioso, ben 4.5km dal tornante al parcheggio. Arrivati all'auto, sorpresa nessun spazzaneve è passato e ci sono almeno 20-30cm di neve fresca.
Il 4x4 tiene bene e con molta lentezza scendiamo fino a valle, nevica anche in auostrada fino ad Airolo, e praticamente oltre Piotta non smette, per poi tramutarsi in piogga battente.
Ci siamo ritagliati una gran giornata, una bella fatica sotto una gran nevicata.


NB: la difficoltà WT3 è data solo dalle condizioni meteo e di percorso, normalmente è WT2


 

 
 
   
 

           Vista da Roberto   -    (roberto59)                        

 

La tradotta che parte da Torino
a Milano non si ferma più,
ma la va diretta al Piave,
cimitero della gioventù.  
Siam partiti siam partiti in ventisette,
solo in cinque siam tornati qua,
e gli altri ventidue
son morti tutti a San Donà.  
A Nervesa a Nervesa c'è una croce,
mio fratello l'è disteso là,
io ci ho scritto su "Ninetto"
che la Mamma lo ritroverà.  
Cara suora cara suora son ferito,
a domani non ci arrivo più;
se non c'è qui la mia mamma,
un bel fiore me lo porti tu.

 

La Battaglia di Nervesa


Già semidistrutta dai bombardamenti precedenti, Nervesa viene investita dai combattimenti nella serata del 16 giugno 1918, dopo che i comandi austro-ungarici ritengono opportuno modificare gli obbiettivi iniziali e puntare direttamente ai Ponti della Priula, che sono stati resi inservibili dagli italiani nel novembre del 1917.

Solo tre arcate sono state demolite, quindi facilmente riattabili. La battaglia si accende furibonda tra i reparti austro-ungarici della 41^ Divisione di Cavalleria Appiedata appena transitata sul ponte di Villa Jacur ed i fanti del glorioso 111° Reggimento della Brigata Piacenza, comandata dal Col. Ruocco, che con un intelligente rotazione delle truppe e col sacrificio dei propri soldati, inferiori di numero, riuscirà a frenare per quattro giorni, fino alla sera del 18, la pressione nemica, dando così la possibilità, ai nostri comandi, di far affluire le riserve in difesa della seconda linea. Per la giornata del 19 viene organizzato un contrattacco nell’abitato condotto su due direttrici con truppe fresche.

Ma per atavici problemi organizzativi, l’azione viene spostata a sera e non tutte le truppe giungono in tempo.

L’azione, comunque, coglie letteralmente di sorpresa le truppe austro-ungheresi dando così la possibilità agli italiani di entrare rapidamente nel centro dell’abitato.

Si apre così un’altra notte di fuoco a Nervesa, si combatte casa per casa, ma per gli italiani non c’è storia, inferiori di numero sono obbligati a ritirarsi, dopo averli rioccupati, nei ruderi di Villa Berti dove resisteranno per tutta la giornata del 20.

I soldati italiani nella mattinata del 21, dopo aver sostenuto altri cinque attacchi notturni, con solo 60 uomini in grado di combattere sui 900 iniziali, senza più munizioni, si arrenderanno al nemico, che gli concederà l’onore delle armi.


 
 

 
 
   
 

           Vista da Paolo   -    (brown)                        

 

Ma chi ce lo fa fare?
Dalla relazione di Giorgio si capisce molto bene che oggi la giornata e' all'insegna della neve , neve sotto e anche da sopra!!
La Corno Gries e' una meta' molto ambita in questi periodi , un po' meno quando il tempo e' cosi' avverso.
E' quello che fa per noi , poca gente (meglio nessuno) e un tocco di avventura da rendere la giornata un po' piccante.
Fino all'alpe Cruina tutto su traccia ben visibile anche se la neve inizia a coprire tutto. Qui incontriamo un folto gruppo di ciaspolatori che rientrano e ci fanno notare che la capanna e' gestita e che forse perderemo le tracce .
Salendo ci accorgiamo che stiamo battendo almeno 30 cm di neve fresca e all'alpe sotto la capanna e' un muro bianco di nebbia e di neve ovunque.

Per fortuna ci sono i cavi della teleferica che danno orientamento altrimenti rimane solo san GPS.
Cerco di intuire i passaggi di salita, ma mi accorgo che mi sposto troppo a sinistra rispetto alla traccia su un versante molto ripido che riesco ad oltrepassare con l'aiuto delle mani. Questo punto dara' problemi un po' a tutti. L' ultimo tratto e' molto faticoso si sprofonda fino al ginocchio su neve fresca ma vedendo poi la costruzione della capanna arriva quella giusta forza per arrivare. (alle 11,20 sono dentro in capanna).
La capanna e' bellissima , calda accogliente con i gestori gentilissimi che ci fanno sentire come a casa. Birra e torta di albicocche spettacolari!!!
Siamo solo noi contornati da tutte le vetrate con paesaggio monocromatico.
Ci fermiamo parecchio (fino alle 14) e quando ripartiamo la discesa e' tutta da inventare , tracce sparite .
Abbiamo dovuto correggere la nostra rotta un paio di volte per ritrovare la giusta direzione soprattutto in prossimita' dei due tornanti sotto l'alpe Cruina. Senza visibilita' e vedendo solo bianco si perdono facilmente i punti di riferimento e soprattutto si perde la profondita' di campo e piu' di una volta non mi sono accorto di scivolare in punti scoscesi .
Fa parte dell'esperienza e in questo modo si diventa piu' sensibili nel notare i dettagli per ritrovare la traccia.
Grande giornata con visita finale al museo dei minerali a Cios Prato.
Bellissima struttura con minerali giganti mai visti e presentati in modo egregio.
E le foto dei panorami??? La prossima volta.
Grazie ragazzi come sempre per la piacevole giornata, grande amicizia ci lega !!!
Alla prossima

Paolo

 

 
 
   
 

              Vista da Gimmy-    (gimmy)

 

Visto le previsioni catastrofiche, soprattutto nel pomeriggio, il pericolo valanghe medio alto, ed essendo già andati negli ultimi due mesi alla Garzonera e alla Bovarina abbiamo optato per la Corno Greis,
Anche in virtù del fatto che non avevamo molta scelta visto la giornata con visibiltà pessima   e la tanta neve annunciata, il tragitto di andata è stato veramente molto duro, con nebbiolina e percorso da inventare, addirittura in un punto:  una bocchetta di passaggio, ho tolto le ciaspole perchè visto la pendenza scivolavo indietro a mo di gatto silvestro , e non vedevo un altro passaggio fattibile.
Infine una bella sorpresa in capanna:  è gestita!
All' interno della bella sala accogliente e tutta vetrata, 20 gradi  eccezzionale ci voleva, abbiamo pranzato tranquilli al calduccio bevendo una buona birra e rilassandoci
Dopo un paio d' ore di relax , via si ritorna sotto una bufera di neve: previsioni azzeccate in pieno !
Abbiamo seguito oltre ai cavi della teleferica, qualche flebile traccia del mattino, e quando serviva il gps visto che intorno a noi si stendeva un deserto bianco
grazie agli amici per la bella giornata che nonostante il tempo ci siamo ritagliati

CIAO ALLA PROSSIMA

  

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 11,8 Km totali, 7h:00m totali, 3:30m di cammino
Andata : 5,8 Km, 3:50 lorde, 00:50m soste
Ritorno : 5,7 Km, 2:00 lorde, 00m soste
Dislivello : 720 mt di assoluto , 760mt di relativo
Libro di vetta: SI in capanna
Copertura cellulare: Buona sul percorso
Partecipanti :

Giorgio, Paolo, Roberto, Gimmy, Angelo

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 304  

 

 
 



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Kommentare (18)


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Francesco hat gesagt:
Gesendet am 13. März 2018 um 11:40
.....Al mattino mi son chiesto: ma figurati se sti lazzaroni stanno a casa !!!

Pero' trovare i fiocchi anzikè acqua bisogna salire in auto almeno oltre i 1500 m......Bravi, anzi di piu-

Gesendet am 13. März 2018 um 12:05
Bella lì.....alla next ciao Franc

Gesendet am 13. März 2018 um 13:15
Selfi state quardando l'incontro
Trebisacce Canicatti

Gesendet am 13. März 2018 um 16:15
Finita zero a zero.....ciao Barba

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 13. März 2018 um 20:25
Non vi ferma piu' nessuno....Che tenacia COMPLIMENTI
Daniele66

Gesendet am 15. März 2018 um 15:16
Ciao Daniele grazie un saluto

blepori hat gesagt:
Gesendet am 14. März 2018 um 07:31
Bravi. Io e Laura siamo saliti sabato, non si vedeva un'acca ma c'era meno neve, fortuna che ci sono i cavi della teleferica! Ciao Benedetto

Gesendet am 15. März 2018 um 15:17
Ciao Benedetto, hai proprio ragione

Gesendet am 16. März 2018 um 14:58
Hai ragione Benedetto, i cavi della teleferica, in questo caso, sono meglo del gps!
Senza era proprio dura, il peggio era non avere prospettiva, non si capivano pendenze e rampe fino a quando non ci eri sopra.
Ma va bene così . ciao

blepori hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. März 2018 um 18:49
si anche noi abbiamo vagamo un po' senza vedere un'acca, bello comunque. Benedetto

imerio hat gesagt:
Gesendet am 15. März 2018 um 11:52
Le escursioni sotto la neve sono più dure ma restano indimenticabili (a noi è toccata quest'anno quella per salire al rif. Crosta, ed è stata bellissima). Ricordo la Capanna Gries in versione estiva (sett.'16), quando con mio cognato abbiamo fatto un'escursione partendo da Riale, ma non ci eravamo fermati perchè il percorso che ci attendeva era ancora molto lungo.
Ottima la vs. tenacia. Ciao.

Gesendet am 15. März 2018 um 15:17
Ciao Imerio, in estate non ci sono mai passato, fatto 4 volte ma sempre in inverno, bravi voi ciao

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 15. März 2018 um 13:35
Costanza e Tenacia non vi mancano di sicuro ! ... e quindi non c'è molto altro da dire se non farvi i massimi complimenti !

ciao Giorgio

Gesendet am 15. März 2018 um 15:18
Ciao Giorgio, sempre troppo gentile un caro saluto e tanta montagna ciao

cappef hat gesagt:
Gesendet am 15. März 2018 um 20:32
MITICI!!!
Ciao...Flavio

Gesendet am 16. März 2018 um 14:58
;-)

gbal hat gesagt:
Gesendet am 15. März 2018 um 21:38
Credo proprio che il bilancio della giornata sia stato più che positivo a dispetto dei presupposti iniziali.
Bravi bagaj

Gesendet am 16. März 2018 um 14:59
Il bilancio è sempre positivo, basta uscire e respirare aria buona


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