Cicogna - Pogallo


Publiziert von imerio , 10. November 2017 um 07:17.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 3 November 2017
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 800 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si percorre la A26 uscendo a Verbania; si seguono poi le indicazioni per Miazzina e poi per Rovegro, dove si percorre infine la lunga e stretta stradina asfaltata che arriva fino a Cicogna.

 Descrizione: la Val Pogallo è una delle zone più frequentate del Parco della ValGrande, facili sentieri permettono a tutti di entrare nel "cuore" della  valle, come i percorsi da Cicogna a Pogallo, a Pian di Boit, all'Alpe Prà. La classica camminata da Cicogna a Pogallo presenta interessanti aspetti storici e naturalistici; si percorre la 'strada Sutermeister’*, la mulattiera costruita agli inizi del '900, circondati dai boschi e con belle vedute sul Rio Pogallo che a tratti scorre a fianco del percorso.
Ma ci sono anche percorsi impegnativi, in zone dove i sentieri sono quasi scomparsi, come il versante sottostante la cresta che dalla Bocchetta di Campo va alla Cima Marsicce, e il versante Pogallino della cresta che dal Torrione va al Monte Zedae alla Marona, mentre sulle creste circostanti passa il percorso del Sentiero Bove.
*Nel  1890, l’industrale svizzero  Carlo Sutermeister costruì la prima centrale idroelettrica a Cossogno e Pallanza sarebbe stata illuminata nel 1892, prima di Roma. La Val Grande fu però assalita e spogliata delle sue selve secolari: l’Italia stava costruendo la sua rete ferroviaria, cui la Valle fornì il legname da opera. Pogallo, oggi disabitato, aveva una scuola, un’infermeria e la stazione dei carabinieri; giravano carbonai, carpentieri, mulattieri, cacciatori, contrabbandieri e le prime guide alpine. Le osterie sorsero nei punti di passaggio: nella sola Cicogna ce n’erano sette, oggi c’è solo un Circolo con ristretti orari d’apertura.
Commenti: dopo 10 mesi di mancanza, ecco finalmente l’agognato  ritorno di Mario alla montagna !
La scelta dell’uscita è andata quindi verso  una meta non impegnativa ma remunerativa dal punto di vista dei paesaggi e della storia e perciò ho scelto nuovamente la ValGrande (più ci vado e più mi viene voglia di ritornarci…).
Raggiunta Cicogna (che si potrebbe considerare la porta della valle), dalla chiesa abbiamo seguito le indicazioni del Sentiero Natura “la civiltà della fatica”, guadagnando quota verso nord nel bosco con terrazzamenti, prima a prevalenza di castagno, poi di faggi e querce. A circa 900 m di quota, nei pressi di una dorsale, si piega ad ovest seguendo la mulattiera che poi volge a nord e con una serie di tornantini si arriva all’Alpe Prà(1213 m).
Si sale ancora brevemente a nord, si rientra nel bosco e al bivio (segnalato) si tiene la destra, arrivando così, dopo una breve discesa, all’Alpe Leciuri(1290 m). Si prosegue ora a nordest sempre in discesa su un marcato costone, alternando radure a tratti nel bosco e transitando dall’Alpe del Braco(1205 m) ci si cala in una splendida faggeta, arrivando a Pogallo(777 m), con i resti del suo “grandioso” passato.
A Pogallo, ci siamo “impossessati” dello spazio esterno di una bella baita (chiusa) e, su un comodo tavolino con panchine, abbiamo consumato il nostro pranzo in un clima quasi primaverile.
Dopo la giusta pausa abbiamo seguito verso sud la splendida mulattiera della ValPogallo (Strada Sutermeister “una storia d’acqua”) con magnifici scorci sulle acque cristalline del Rio Pogallo, ritornando nuovamente a Cicogna.
Bella e classica escursione che permette di conoscere a fondo la ValGrande, grazie anche ai pannelli illustrativi posizionati lungo i percorsi, che abbiamo letto con calma e attenzione.
Giornata dal meteo eccezionale e dislivello non eccessivo, circa 800 m per 5 ore di cammino effettivo; ora vediamo Mario come va, sperando si averlo presto nuovamente sui monti. 

Tourengänger: imerio


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