Fienili Arale in Val Cervia

Da ormai parecchi anni, quasi tutte la valli orobiche che convergono nella Valtellina hanno una loro strada carrozzabile che ha permesso di evitare il completo abbandono dei maggenghi e dei pascoli in quota a causa della distanza e della scomodità di accesso lungo i percorsi tradizionali. Questa facilitazione, che - contrariamente ai buoni propositi - non ha incrementato per nulla l'attività pastorale, ha invece fatto sì che quasi tutte le baite venissero trasformate in chalet di vacanza in uso per poche giornate nell'anno. Di conseguenza, gli alti costi di manutenzione hanno obbligato gli enti comunali ad applicare un pedaggio per il transito automobilistico dei non-proprietari.
Lo scopo di questa gita, a parte quello più prosaico di allenare fiato e gambe ad un buon dislivello, è stato di ripercorrere l'antica mulattiera di valle, constatandone con piacere l'ottimo stato di conservazione e di perdurante efficienza. [Molto migliorabile la segnaletica b/r, ormai sbiadita e spesso coperta da muschi e licheni].
Rimane purtroppo un percorso di cospicui lunghezza e dislivello, poco invogliante a trascurare l'automobile in prospettiva delle misconosciute e interessanti ascensioni con partenza dal punto di arrivo di questa escursione.


Proseguendo per pochi passi oltre il piccolo parcheggio all'ingresso del paese, si trova subito l'indicazione turistica per la Val Cervia [manca il benché minimo suggerimento su dove eventualmente si possa acquistare il pass per l'accesso automobilistico: bar, negozio, municipio...], che indirizza a monte dell'abitato, lungo la pista forestale asfaltata. La si percorre fino al quarto tornante, nel punto in cui si stacca una poco incoraggiante larga traccia sconnessa affiancata da un canale di scolo di cemento; oltrepassati i resti di una frana torrentizia, la splendida mulattiera originale prende finalmente inizio. Si sale lungamente a ripidità costante, con comodi tornanti e lunghi traversi in un bosco che - a seconda delle successive fasce altitudinali e climatiche - muta continuamente la qualità della sua popolazione arborea: ceduo misto, castagno, quercia, pino silvestre, faggio, abete rosso, abete bianco, betulla e larice. Un paio di attraversamenti della carrozzabile [assenza o mala indicazione del proseguimento della mulattiera] permettono di guadagnare quota fino a raggiungere i vasti prati con sparse villette della contrada Foppa; salendo nuovamente a serpentine nel bosco si affiancano le radure dei Fienili Bratta, per poi sbucare al maggengo dei Campelli, caratterizzato dalla presenza di una chiesetta votiva. Fino a questo punto il percorso si è alzato di quota rimanendo comunque sul versante orobico affacciato sulla Valtellina, arrivando solo in un paio di punti a sfiorare il baratro della profonda e qui impraticabile Val Cervia. Poco oltre Campelli la mulattiera converge nella pista forestale e scompare definitivamente sotto gli sbancamenti della carrozzabile, andando ad addentrarsi nel versante orientale della Val Cervia, da qui un poco più addomesticata; si prosegue con salita costante, alternata ad impennate brevi ed efficaci, fino a ritrovarsi sull'ampio dosso soleggiato dei Fienili Arale. I ripidi prati ospitano sparsamente numerose abitazioni ristrutturate, in assenza quasi totale di segni di attività produttiva, e alcuni ruderi di baite senza eredi.
Prima di tornare lungo il percorso di salita, è possibile effettuare un breve anello scendendo fino alle case più basse, compiendo così un giro completo di Arale.