Sella dell'Oca -1374 mt- & Cima della Gavosa -1384 mt- (da Brugaro).
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A Brugaro 630 mt frazione di Cravagliana, lasciamo l'auto nel piccolo parcheggio accanto alla chiesa. Scesi dal mezzo, lo sguardo viene attratto : dalle affilate e bellissime creste aeree che si originano dalla Cima di Vaso e che separano il solco vallivo del fiume Sesia dal fiume Mastallone.
Individuiamo il segnavia -572a- .La comoda mulattiera si snoda per le abitazioni di Brugaro, dopodiche' superato il piccolo borgo, raggiungiamo un breve tratto di strada asfaltata per la frazione Sassello. A questo punto, e' ben visibile il cartello indicatore per la Madonna del Tizzone 832 mt, santuario costruito nell'anno 1546 facilmente raggiungibile con un piacevole sentiero nel bosco.
Dal santuario si prosegue e si scende al ponte di legno che attraversa il Rio Saccora 850 mt entrando nel Bosco dell'Impero.
Bosco dell'Impero : Nel "Ventennio", venne programmato un rimboschimento in buona parte delle provincie d'Italia; in quella di Vercelli, la scelta cadde sulla Val Mastallone. Il bosco artificiale di conifere impiantato nelle annate intorno al 1930, e' giunto attualmente in piena fase di maturazione. Il contesto ambientale e' molto bello e presenta varietà d'alberi ed essenze.
Quindi, chiusa parentesi storica; superato il Rio Saccora, si proseguirà d'ora in avanti con il segnavia -564- che proviene da Sabbia. Si sale su ottimo sentiero, largo, ben tenuto, passando per una piccola sorgente denominata Fontana del Bocia 1100 mt. Giunti a quota 1200 mt circa, oltre ad esserci una serie d'alberi divelti e abbattuti nei tratti in cui aumenta la ripidità, il sentiero scompare, riducendosi a labili tracce. I vari segnavia, seppur sbiaditi si riconoscono, ma sono molto spesso inghiottiti dalla folta vegetazione. Con più attenzione risaliamo il selvaggio tratto boscoso terminale tra : erba olina e fogliame insidioso.
Raggiungiamo cosi' : la Sella dell'Oca 1374 mt, valico spartiacque collocato nel mezzo tra la Val Saccora e la Val Sabbiola, valli che a loro volta si diramano dalla Val Mastallone. Personalmente credo che : già da questo punto panoramico si é già soddisfatti e, seppur la quota non é elevata, il selvaggio ambiente circostante é molto suggestivo.
A sinistra notiamo la Cima delle Locce 1552 mt. A prima vista sembrerebbe inespugnabile. A destra invece, proseguendo sul crinale boscoso per disagevoli passaggi tra : sterpi, rovi, rami e fitta vegetazione si raggiunge in pochi minuti la Cima della Gavosa 1384 mt. Diciamo, che : la nostra esperienza e' stata una lotta continua contro le piante, senza sapere di preciso dove fosse il punto più alto di questa cima selvaggia e semi-sconosciuta, che comunque viene citata sulle carte escursionistiche. La Cima della Gavosa e' semplicemente il proseguimento in cresta (roccette e fitta vegetazione) che diparte dalla Sella dell'Oca e proprio da questo valico, riconoscere la forma di quest'ultima montagna citata e' praticamente impossibile.
Per il ritorno utilizziamo lo stesso sentiero percorso all'andata.
Aggiungo prima di chiudere, che esiste una variante di discesa che permetterebbe una traversata, scendendo nella valle opposta, itinerario adatto per gli amanti dei lunghi giri ad "anello". Dalla Sella dell'Oca si scende all'Alpe Campo 1515 mt in Val Sabbiola, alpeggio collocato tra il : Monte Capio 2172 e il Ponte della Giumenta 800 mt. Il sentiero presenta tratti molto esposti, in alcuni punti sono presenti dei pontili in ferro per agevolare il passaggio, utile potrebbe essere uno spezzone di corda. Queste informazioni ci sono state fornite dall'unica persona che quest'oggi abbiamo incontrato; essendo del luogo, conoscitore locale, ci fidiamo e giriamo l'informazione a tutti coloro che in futuro progetteranno di transitare per questi sentieri della Val Mastallone.
NOTE : Escursione in gran parte valutabile : T2, con evidente sentiero. Nella parte finale dell'itinerario dai 1200 mt in avanti, il sentiero va' ricercato senza distrazioni e soprattutto, senza farsi ingannare da tracce fuorvianti, in ambiente selvaggio e prevalentemente chiuso dalla vegetazione. Solo per quest'ultimissima parte conclusiva della camminata la valutazione : T3, risulta essere più appropiata.
Individuiamo il segnavia -572a- .La comoda mulattiera si snoda per le abitazioni di Brugaro, dopodiche' superato il piccolo borgo, raggiungiamo un breve tratto di strada asfaltata per la frazione Sassello. A questo punto, e' ben visibile il cartello indicatore per la Madonna del Tizzone 832 mt, santuario costruito nell'anno 1546 facilmente raggiungibile con un piacevole sentiero nel bosco.
Dal santuario si prosegue e si scende al ponte di legno che attraversa il Rio Saccora 850 mt entrando nel Bosco dell'Impero.
Bosco dell'Impero : Nel "Ventennio", venne programmato un rimboschimento in buona parte delle provincie d'Italia; in quella di Vercelli, la scelta cadde sulla Val Mastallone. Il bosco artificiale di conifere impiantato nelle annate intorno al 1930, e' giunto attualmente in piena fase di maturazione. Il contesto ambientale e' molto bello e presenta varietà d'alberi ed essenze.
Quindi, chiusa parentesi storica; superato il Rio Saccora, si proseguirà d'ora in avanti con il segnavia -564- che proviene da Sabbia. Si sale su ottimo sentiero, largo, ben tenuto, passando per una piccola sorgente denominata Fontana del Bocia 1100 mt. Giunti a quota 1200 mt circa, oltre ad esserci una serie d'alberi divelti e abbattuti nei tratti in cui aumenta la ripidità, il sentiero scompare, riducendosi a labili tracce. I vari segnavia, seppur sbiaditi si riconoscono, ma sono molto spesso inghiottiti dalla folta vegetazione. Con più attenzione risaliamo il selvaggio tratto boscoso terminale tra : erba olina e fogliame insidioso.
Raggiungiamo cosi' : la Sella dell'Oca 1374 mt, valico spartiacque collocato nel mezzo tra la Val Saccora e la Val Sabbiola, valli che a loro volta si diramano dalla Val Mastallone. Personalmente credo che : già da questo punto panoramico si é già soddisfatti e, seppur la quota non é elevata, il selvaggio ambiente circostante é molto suggestivo.
A sinistra notiamo la Cima delle Locce 1552 mt. A prima vista sembrerebbe inespugnabile. A destra invece, proseguendo sul crinale boscoso per disagevoli passaggi tra : sterpi, rovi, rami e fitta vegetazione si raggiunge in pochi minuti la Cima della Gavosa 1384 mt. Diciamo, che : la nostra esperienza e' stata una lotta continua contro le piante, senza sapere di preciso dove fosse il punto più alto di questa cima selvaggia e semi-sconosciuta, che comunque viene citata sulle carte escursionistiche. La Cima della Gavosa e' semplicemente il proseguimento in cresta (roccette e fitta vegetazione) che diparte dalla Sella dell'Oca e proprio da questo valico, riconoscere la forma di quest'ultima montagna citata e' praticamente impossibile.
Per il ritorno utilizziamo lo stesso sentiero percorso all'andata.
Aggiungo prima di chiudere, che esiste una variante di discesa che permetterebbe una traversata, scendendo nella valle opposta, itinerario adatto per gli amanti dei lunghi giri ad "anello". Dalla Sella dell'Oca si scende all'Alpe Campo 1515 mt in Val Sabbiola, alpeggio collocato tra il : Monte Capio 2172 e il Ponte della Giumenta 800 mt. Il sentiero presenta tratti molto esposti, in alcuni punti sono presenti dei pontili in ferro per agevolare il passaggio, utile potrebbe essere uno spezzone di corda. Queste informazioni ci sono state fornite dall'unica persona che quest'oggi abbiamo incontrato; essendo del luogo, conoscitore locale, ci fidiamo e giriamo l'informazione a tutti coloro che in futuro progetteranno di transitare per questi sentieri della Val Mastallone.
NOTE : Escursione in gran parte valutabile : T2, con evidente sentiero. Nella parte finale dell'itinerario dai 1200 mt in avanti, il sentiero va' ricercato senza distrazioni e soprattutto, senza farsi ingannare da tracce fuorvianti, in ambiente selvaggio e prevalentemente chiuso dalla vegetazione. Solo per quest'ultimissima parte conclusiva della camminata la valutazione : T3, risulta essere più appropiata.
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