Rocca dell'Adelasia

Questo weekend siamo a Sassello (Liguria) per una visita ai miei genitori e domenica avremmo tempo di fare un'escursione nei dintorni. Per non rimanere sul solito Monte Beigua, l'unico monte un po' di rilievo nei dintorni, diamo uno sguardo più verso ovest dove anche in Hikr c'è un bel vuoto di waypoint ... e ovviamente un motivo c'è.

Oltre alla quota, certo non di spicco, questa fascia di appennino è completamente ricoperta da boschi, boschi e ancora boschi. Sono pochi i punti dove la vista può spaziare più ad "ampio raggio". Quindi, se non si è di passaggio o si vive in zona, difficilmente qualcuno potrebbe programmare un'escursione da queste parti partendo in macchina da Milano.

Noi oggi facciamo parte della prima categoria e comunque insieme alle vette, ai ghiacciai, alle rocce amiamo anche i boschi ed il loro "avvolgimento". Decidiamo di perlustrare la Riserva Naturale dell'Adelasia, ben fornita di sentieri e segnavia.

Da Sassello (per chi non lo sapesse la patria dell'amaretto) raggiungiamo in poco tempo il posteggio dove parte il sentiero, su una strada che si presta bene anche al ciclismo. Percorreremo il nostro anello in senso orario per lasciare alla fine il passaggio dal Rifugio Cascina Miera.

Ci inoltriamo ... ovviamente nel bosco ... e in breve raggiungiamo la Rocca dell'Adelasia, una sorta di cima da cui si apre un bel panorama, oggi un po' rovinato dalla foschia. Anche se la quota e la stagione potrebbero far pensare diversamente, le temperature sono accettabili e soprattutto non è afoso.

Il percorso è un alternarsi di sali-scendi senza strappi particolari e, non mi ricordo di aver mai fatto così poco dislivello e così tanti chilometri: insomma, il posto giusto per farsi una passeggiata visto che poi ci sarebbero varie possibilità di tagliare il percorso.

Nei nostro girovagare per la Riserva, ci avviciniamo alla Cascina Caramellina e veniamo letteralmente attaccati da uno sciamo di tafani. La situazione è abbastanza critica e dobbiamo immediatamente coprirci completamente (viso compreso) per non venire mangiati vivi. Mi viene l'idea di usare la crema solare nella speranza che funga da anti-tafano e inizio a spruzzarmela dappertutto, anche sui vestiti visto che questi insetti riescono a pungere anche attraverso il tessuto.
Fortunatamente la cosa sembra funzionare e tra la copertura totale e la crema solare la situazione torna accettabile. Io ne esco abbastanza indenne, mentre Manuela si ritroverà (soprattutto il giorno successivo) con una gamba e un braccio molto gonfi con relativo forte prurito.

Ci allontaniamo dalla zona "pericolosa" che poi ipotizziamo possa essere associata ai campi aperti perchè nel bosco le bestie diminuiscono fino a scomparire per poi riapparire invece poco dopo in un altro punto senza alberi. Quindi oggi il bosco serviva!!

Verso fine giro passiamo anche dal Bric del Tesoro dove sono segnalate alcune trincee di Napoleone ... hmmm ... difficile distinguerle da un naturale avvallamento del terreno ma tant'è, così c'è scritto. Transitiamo anche dal Rifugio dov'è c'è un bel gruppetto di persone, partecipanti ad una sorta di "mangia & cammina" con vari stand gastronomici dislocati nei dintorni.

Ci sediamo un attimo e avendo scoperto di avere dietro pochissimi euro dobbiamo accontentarci di un mezzo tagliere e una bibita ... ma non siamo preoccupati, stasera mangeremo ancora dalla MAMMA!