Sympathy for the devil......
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Di "Diavoli" nelle Orobie ce ne sono addirittura due: il Pizzo del Diavolo di Tenda, in Val Brembana. e il Pizzo del Diavolo della Malgina, in Val Bondione.
Ambedue appaiono seducenti e accattivanti ed è difficile non provare attrazione nei loro confronti.....
Sul primo ci sono già salita....tanto tempo fa....ed è stata senza dubbio un'escursione di grande soddisfazione, ma la conquista del Diavolo della Malgina resterà per sempre, lo so, nel cassetto dei sogni....
Comunque.....si può sempre guardarlo da lontano....e continuare a sognare.....
Accetto quindi con entusiasmo l'idea di avvicinarmi a questo "gigante", anche solo per dargli un'occhiata....
E' Mauro a propormelo, lui ha fatto una scialpinistica lungo il canalone della Malgina qualche tempo fa ed è rimasto così impressionato da questa salita che gli piacerebbe rivedere lo stesso ambiente in versione estiva.
Partiamo da Paiosa, una frazione di Castello dell'Acqua e imbocchiamo una sterrata dove è vietato il transito ai veicoli.
Seguendo il corso del torrente Malgina raggiungiamo prima le Baite Campo e poi la Baita Colombini, dove la strada diventa un sentiero che sale ripidamente nel bosco di abeti.
L'agognato canale non si mostra mai......ma noi proseguiamo nella fitta boschina dove ci si aspetterebbe di incontrare un orso ad ogni passo tanto è selvaggio l'ambiente!
Raggiungiamo il Bivacco Pian della Valle, posto in una bella radura e, attraversato il torrente su un ponte di legno, proseguiamo nella fitta vegetazione sulla destra orografica del torrente, aspettandoci da un momento all'altro di vedere il canale, che però continua a celarsi dietro rigogliosi arbusti.
Alla fine eccolo che si mostra a noi, interminabile.....con i suoi 1400 metri di dislivello, meno bello di come appare quando è colmo di neve, ma suggestivo e selvaggio quanto basta....
Sostiamo un attimo a goderci lo spettacolo, ma il caldo pomeridiano si fa sentire e ci convince a riprendere la strada del ritorno, per ritornare ad immergerci tra il fresco degli alberi nella solitudine più assoluta.
Scendendo riusciamo anche a raccogliere una manciatina di finferli per il risotto.....
Tornati al nostro "mezzo" ci dirigiamo verso la Val Gerola, nostra meta per l'indomani, dove dormiamo sul piazzale della seggiovia di Pescegallo.....
Ovvia e scontata è la colonna sonora: https://www.youtube.com/watch?v=ZRXGsPBUV5g
Ambedue appaiono seducenti e accattivanti ed è difficile non provare attrazione nei loro confronti.....
Sul primo ci sono già salita....tanto tempo fa....ed è stata senza dubbio un'escursione di grande soddisfazione, ma la conquista del Diavolo della Malgina resterà per sempre, lo so, nel cassetto dei sogni....
Comunque.....si può sempre guardarlo da lontano....e continuare a sognare.....
Accetto quindi con entusiasmo l'idea di avvicinarmi a questo "gigante", anche solo per dargli un'occhiata....
E' Mauro a propormelo, lui ha fatto una scialpinistica lungo il canalone della Malgina qualche tempo fa ed è rimasto così impressionato da questa salita che gli piacerebbe rivedere lo stesso ambiente in versione estiva.
Partiamo da Paiosa, una frazione di Castello dell'Acqua e imbocchiamo una sterrata dove è vietato il transito ai veicoli.
Seguendo il corso del torrente Malgina raggiungiamo prima le Baite Campo e poi la Baita Colombini, dove la strada diventa un sentiero che sale ripidamente nel bosco di abeti.
L'agognato canale non si mostra mai......ma noi proseguiamo nella fitta boschina dove ci si aspetterebbe di incontrare un orso ad ogni passo tanto è selvaggio l'ambiente!
Raggiungiamo il Bivacco Pian della Valle, posto in una bella radura e, attraversato il torrente su un ponte di legno, proseguiamo nella fitta vegetazione sulla destra orografica del torrente, aspettandoci da un momento all'altro di vedere il canale, che però continua a celarsi dietro rigogliosi arbusti.
Alla fine eccolo che si mostra a noi, interminabile.....con i suoi 1400 metri di dislivello, meno bello di come appare quando è colmo di neve, ma suggestivo e selvaggio quanto basta....
Sostiamo un attimo a goderci lo spettacolo, ma il caldo pomeridiano si fa sentire e ci convince a riprendere la strada del ritorno, per ritornare ad immergerci tra il fresco degli alberi nella solitudine più assoluta.
Scendendo riusciamo anche a raccogliere una manciatina di finferli per il risotto.....
Tornati al nostro "mezzo" ci dirigiamo verso la Val Gerola, nostra meta per l'indomani, dove dormiamo sul piazzale della seggiovia di Pescegallo.....
Ovvia e scontata è la colonna sonora: https://www.youtube.com/watch?v=ZRXGsPBUV5g
Tourengänger:
patripoli
Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (16)