Pizzo Pianca (2377m)
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Bella escursione dai meravigliosi colori autunnali che permette di raggiugere con qualche fatica una vetta che concede una strabiliante vista a 360°.
Partenza dal grande parcheggio della Diga Luzzone posto appena sopra il ristorante( galleria di mezzo). In fondo allo spiazzo parte una stradina asfaltata che dopo alcuni tornanti si trasforma in un bel sentiero che offre delle splendide vedute del Lago Luzzone, della selvaggia Val Scaradra, del Piz Terri e delle altre cime circostanti. Giunti a quota 1900 ci si addentra nella Val Cavalasca e perdendo circa 70 metri di dislivello si raggiunge l' onomina Alpe (1831 m). Da qui inizia la parte più impegnativa della nostra uscita... appena oltrepassati gli edifici dell' alpeggio, sulla sinistra, si inerpica nella stretta valletta (la Val Dros) un sentierino; alcuni camosci osservano dall' alto il nostro lento incedere ma si dileguano agilmente tra i larici non appena Lulù e Mac si accorgono della loro presenza. Dopo ca.200 metri di dislivello la valletta diventa più ampia e in cima si scorge il Pizzo Pianca, sopra il quale diversi rapaci volano in circolo. Tra rododedri e prati arriviamo alla sella che collega l'anticima alla vetta. In breve raggiungiamo il Pizzo Pianca dopo un tratto molto ripido e piuttosto esposto, reso più impegnativo dall'erba bagnata. Mozzafiato il panorama: dal Sosto allo Scopì, dal Pizzo Medel al Pizzo Greina, dal Pizzo Terri al Cassinello; 360° di cime e valli che si mostrano in tutta la loro bellezza.
Partenza dal grande parcheggio della Diga Luzzone posto appena sopra il ristorante( galleria di mezzo). In fondo allo spiazzo parte una stradina asfaltata che dopo alcuni tornanti si trasforma in un bel sentiero che offre delle splendide vedute del Lago Luzzone, della selvaggia Val Scaradra, del Piz Terri e delle altre cime circostanti. Giunti a quota 1900 ci si addentra nella Val Cavalasca e perdendo circa 70 metri di dislivello si raggiunge l' onomina Alpe (1831 m). Da qui inizia la parte più impegnativa della nostra uscita... appena oltrepassati gli edifici dell' alpeggio, sulla sinistra, si inerpica nella stretta valletta (la Val Dros) un sentierino; alcuni camosci osservano dall' alto il nostro lento incedere ma si dileguano agilmente tra i larici non appena Lulù e Mac si accorgono della loro presenza. Dopo ca.200 metri di dislivello la valletta diventa più ampia e in cima si scorge il Pizzo Pianca, sopra il quale diversi rapaci volano in circolo. Tra rododedri e prati arriviamo alla sella che collega l'anticima alla vetta. In breve raggiungiamo il Pizzo Pianca dopo un tratto molto ripido e piuttosto esposto, reso più impegnativo dall'erba bagnata. Mozzafiato il panorama: dal Sosto allo Scopì, dal Pizzo Medel al Pizzo Greina, dal Pizzo Terri al Cassinello; 360° di cime e valli che si mostrano in tutta la loro bellezza.
Prima di iniziare la discesa , un ultimo sguardo attorno e d'improvviso ci è chiaro il motivo per cui quei rapaci erano così interessati a quella vetta... ad una ventina di metri da noi i resti di una carcassa di pecora che sicuramente da quelle parti non ci era arrivata da sola.
Per il rientro seguiamo la stessa via dell' andata
Per il rientro seguiamo la stessa via dell' andata
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare