Massa del Castello o Paradiso…
…è il nome attribuito a questa montagna dalla Guida Cai Monte Rosa 1960.
Le cartine attuali hanno però smarrito il Paradiso…
…e, visto la fatica fatta, ci poteva ancora stare.
La Guida cita inoltre la Colma del Castello posta tra la Cima del Castello e la Massa del Castello… "qua è tutto Castello"… e lunghi tratti pianeggianti da questa a entrambe le cime…
...sarà forse stato l’effetto dell’erosione dei cinquantaquattro anni trascorsi a eliminare i lunghi tratti pianeggianti?
Fatto sta che di piatto e facile c’è ben poco!!!
Rimasco quota 972 ore 7.15: Oggi sono con me, in questa escursione… "Facile e Pianeggiante"… anche Edgarda e Felice.
Sfruttando la ripida scalinata saliamo all’ “ex paese” di Dorca (mt 1235) oltre al quale proseguiamo seguendo le segnalazioni b/r dell’itinerario 367 passando in progressione per gli alpeggi di Casarolo, Selletto, Castello (non poteva mancare) e Vallè.
Poco dopo il Vallè, presso dei ruderi, abbandoniamo la traccia per traversare direttamente sotto la Cima del Castello in direzione delle parabole… “Cima delle Parabole”… ovviamente la più facile da distinguere, già dal fondovalle, per iniziare da qui la cresta che collega al Paradiso…
"dalle Parabole al Paradiso"
Passiamo la Cima Castello (mt 1985), la Colma di Dorca (mt 1950) e alcuni facili dossi, che richiedono comunque qualche passo d’arrampicata, prima di arrivare alla presunta Colma di Castello (quota 1900) dove rinvengo un’antica fiaschetta metallica seminterrata contenente un liquido dal profumo e colore vinifero (rosato) leggermente effervescente… chissà da quanto stava lì… comunque un segnale che qualcuno prima di noi vi era già passato.
Dopo il ritrovamento ci avviamo a superare il turrito (castello) contrafforte, in realtà più pericoloso (mista erba e roccia malferma) che difficoltoso, abbassandoci solo per un breve tratto sul ripido versante erboso della Val Cavaglione, per ritornare subito dopo in cresta sfruttando un canale.
Si passa ancora un’altura (Cima di Preronda quota 2134) prima di affrontare il ripido Masso della Sajunca (mt 2314), l’anticima con finale roccioso dove si uniscono la cresta SE (la nostra) e quella S proveniente dalla Punta del Castello (mt 2095) "non poteva mancare" per proseguire unite al Paradiso.
Massa del Castello o Paradiso ore 14: Ci siamo… stretta di mano al Paradiso…
Foto Panoramiche con Cima Lampone, Tagliaferro e Quarazzola in prima fila oltre a tante altre belle cime Valsesiane… Solo il Rosa, immerso tra le nuvole, non si vuole concedere… poco importa, tanto ormai ben lo conosciamo.
Breve pausa e via che riprendiamo a seguire la cresta, facendo ancora qualche passaggio d’arrampicata su rocce più solide, prime di abbassarci alla Bocchetta di Cardone (mt 2351) per prendere "finalmente" il sentiero segnalato che ci riporta in Valle Egua alla località Campo Ragozzi.
Ci aspettano ancora 3 km sulla strada di fondovalle per arrivare nuovamente alla macchina…
Rimasco quota 972 ore 17: …e anche questa è andata!
Massa del Castello o Paradiso…
…è il nome attribuito a questa montagna dalla Guida Cai Monte Rosa 1960.
Le cartine attuali hanno però smarrito il Paradiso…
…visto la fatica fatta per arrivarci ci poteva ancora stare.
La Guida cita inoltre la Colma del Castello posta tra la Cima del Castello e la Massa del Castello… qua è tutto Castello… e lunghi tratti pianeggianti per arrivare da questa a entrambe le cime… sarà forse stato l’effetto dell’erosione dei cinquantaquattro anni successivi a eliminare i lunghi tratti pianeggianti?
Fatto sta che di piatto e facile c’è ben poco!!!
Rimasco quota 972 ore 7.15: Oggi ci sono anche Edgarda e Felice a farmi compagnia in questa escursione…Facile e Pianeggiante…
Fino all’ “ex paese” di Dorca (mt 1235) saliamo sfruttando la ripida scalinata oltre al quale proseguiamo seguendo le segnalazioni b/r dell’itinerario 367 passando in progressione per gli alpeggi di Casarolo, Selletto, Castello (non poteva mancare) e Vallè.
Poco dopo il Vallè, presso dei ruderi, abbandoniamo la traccia per traversare direttamente sotto la Cima del Castello in direzione delle parabole… “Cima delle Parabole”… ovviamente la più facile da distinguere già dal fondovalle, per iniziare da qui la lunga cresta che collega al Paradiso…
dalle Parabole al Paradiso…
Passiamo la Cima Castello (mt 1985), la Colma di Dorca (mt 1950) e alcuni facili dossi, che richiedono comunque qualche passo d’arrampicata, prima di arrivare alla presunta Colma di Castello (quota 1900) dove rinvengo un’antica fiaschetta metallica seminterrata contenente un liquido dal profumo e colore vinifero (rosato) leggermente effervescente… chissà da quanto stava lì… comunque un segnale che qualcuno prima di noi è già passato.
Dopo il ritrovamento ci avviamo a superare il turrito (castello) contrafforte, in realtà più pericoloso (mista erba e roccia malferma) che difficoltoso, abbassandoci solo per un breve tratto sul ripido versante erboso della Val Cavaione, per ritornare subito dopo in cresta sfruttando un canale.
Si passa ancora un’altura (Cima di Preronda quota 2134) prima di affrontare il ripido Masso della Sajunca (mt 2314), l’anticima con finale roccioso dove si uniscono la cresta SE (la nostra) e quella S proveniente dalla Punta del Castello (non poteva mancare) per proseguire unite al Paradiso.
Massa del Castello ore 14: Ci siamo… stretta di mano al Paradiso…
Foto Panoramiche con Cima Lampone, Tagliaferro e Quarazzola in prima fila oltre a tante altre belle cime Valsesiane… Solo il Rosa, immerso tra le nuvole, non si vuole concedere… poco importa, tanto ormai ben lo conosciamo.
Breve pausa e via che riprendiamo a seguire la cresta, facendo ancora qualche passaggio d’arrampicata su rocce più solide, prime di abbassarci alla Bocchetta di Cardone per prendere (finalmente) il sentiero segnalato che ci riporta in Valle Egua alla località Campo Ragozzi.
Ci aspettano ancora 3 km sulla strada di fondovalle per arrivare nuovamente alla macchina…
Rimasco quota 972 ore 17: …e anche questa è andata!
Massa del Castello o Paradiso…
…è il nome attribuito a questa montagna dalla Guida Cai Monte Rosa 1960.
Le cartine attuali hanno però smarrito il Paradiso…
…visto la fatica fatta per arrivarci ci poteva ancora stare.
La Guida cita inoltre la Colma del Castello posta tra la Cima del Castello e la Massa del Castello… qua è tutto Castello… e lunghi tratti pianeggianti per arrivare da questa a entrambe le cime… sarà forse stato l’effetto dell’erosione dei cinquantaquattro anni successivi a eliminare i lunghi tratti pianeggianti?
Fatto sta che di piatto e facile c’è ben poco!!!
Rimasco quota 972 ore 7.15: Oggi ci sono anche Edgarda e Felice a farmi compagnia in questa escursione…Facile e Pianeggiante…
Fino all’ “ex paese” di Dorca (mt 1235) saliamo sfruttando la ripida scalinata oltre al quale proseguiamo seguendo le segnalazioni b/r dell’itinerario 367 passando in progressione per gli alpeggi di Casarolo, Selletto, Castello (non poteva mancare) e Vallè.
Poco dopo il Vallè, presso dei ruderi, abbandoniamo la traccia per traversare direttamente sotto la Cima del Castello in direzione delle parabole… “Cima delle Parabole”… ovviamente la più facile da distinguere già dal fondovalle, per iniziare da qui la lunga cresta che collega al Paradiso…
dalle Parabole al Paradiso…
Passiamo la Cima Castello (mt 1985), la Colma di Dorca (mt 1950) e alcuni facili dossi, che richiedono comunque qualche passo d’arrampicata, prima di arrivare alla presunta Colma di Castello (quota 1900) dove rinvengo un’antica fiaschetta metallica seminterrata contenente un liquido dal profumo e colore vinifero (rosato) leggermente effervescente… chissà da quanto stava lì… comunque un segnale che qualcuno prima di noi è già passato.
Dopo il ritrovamento ci avviamo a superare il turrito (castello) contrafforte, in realtà più pericoloso (mista erba e roccia malferma) che difficoltoso, abbassandoci solo per un breve tratto sul ripido versante erboso della Val Cavaione, per ritornare subito dopo in cresta sfruttando un canale.
Si passa ancora un’altura (Cima di Preronda quota 2134) prima di affrontare il ripido Masso della Sajunca (mt 2314), l’anticima con finale roccioso dove si uniscono la cresta SE (la nostra) e quella S proveniente dalla Punta del Castello (non poteva mancare) per proseguire unite al Paradiso.
Massa del Castello ore 14: Ci siamo… stretta di mano al Paradiso…
Foto Panoramiche con Cima Lampone, Tagliaferro e Quarazzola in prima fila oltre a tante altre belle cime Valsesiane… Solo il Rosa, immerso tra le nuvole, non si vuole concedere… poco importa, tanto ormai ben lo conosciamo.
Breve pausa e via che riprendiamo a seguire la cresta, facendo ancora qualche passaggio d’arrampicata su rocce più solide, prime di abbassarci alla Bocchetta di Cardone per prendere (finalmente) il sentiero segnalato che ci riporta in Valle Egua alla località Campo Ragozzi.
Ci aspettano ancora 3 km sulla strada di fondovalle per arrivare nuovamente alla macchina…
Rimasco quota 972 ore 17: …e anche questa è andata!
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