Kurzbericht 

Lyon


Publiziert von paoloski , 30. Juni 2018 um 10:04.

Region: Welt » Frankreich » Rhône-Alpes » Rhone
Tour Datum:23 Juli 1993
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: F 

Ieri sera siamo arrivati a Lione nell'ora di punta pomeridiana...2 ore imbottigliati in un ingorgo pauroso, senza trovare neppure da parcheggiare! Decidiamo quindi di cercare un campeggio fuori città in una zona tranquilla e nelle vicinanze di una stazione ferroviaria. Rapido sguardo alla cartina e decidiamo di seguire lil tracciato della ferrovia diretto a Nord Ovest. Arriviamo a L'Arbresle, il paese è piccolo e carino, il campeggio sembra tranquillissimo, poca gente, in mezzo al verde ed a fianco del campo sportivo. Montiamo la nostra tenda e prepariamo la cena, mangiamo in una pace idilliaca, il silenzio è rotto solo dal frinire dei grilli.
Lavati i piatti facciamo un giro in paese per berci un caffè e recarci alla stazione per consultare l'orario dei treni, ci convinciano ulteriormente di aver preso un'ottima decisione: i treni per Lione sono frequentissimi ed in venti minuti arriveremo in pieno centro.
Il mattino dopo ci svegliamo di buon'ora, facciamo colazione, sistemiamo la nostra tendina e ci avviamo a piedi verso la stazioncina de L'Arbresle, poco dopo arriva il treno della SNCF e in breve giungiamo alla stazione di Part-Dieu, non siamo lontani dal centro città ma ci rendiamo conto che gli spazi sono enormi, usciamo nella grande piazza antistante e mettiamo mano alla cartina, ieri sera imbottigliati nel traffico non abbiamo avuto modo di farci un'idea della complessa topografia di questa metropoli. Lione sorge nel punto in cui la Saone si immette nel Rodano, o almeno, qui si trovano le parti più recenti della città visto che gli scavi hanno portato alla luce degli insediamenti celtici sulle colline ad Ovest della città bassa e nello stesso luogo, sulla collina di Fourvière,  i Romani nel 43 a,C. fondarono la loro Lugdunum. I due fiumi ed i ponti che li attraversano dividono la città in vari quartieri, orientarsi non è affatto semplice. Davanti alla stazione vi è un enorme centro commerciale, non ci serve nulla ma attraversarlo pare la maniera più comoda e veloce per raggiungere il centro città. Siamo in prossimità del grattacielo circolare del Credit Lyonnais, proseguiamo sempre dritti e dopo un bel po' di strada, attraversando quartieri di palazzi ottocenteschi eccoci sulle sponde del Rodano. Attraversiamo il fiume sul Pont de la Guillotiére proseguiamo fino a sbucare in Place Bellecour, ora possiamo dire di essere in centro. Ci guardiamo intorno un po' persi: questa è considerata, a ragione, una delle più grandi piazze di Francia. Al centro una grande statua equestre del Re Sole.
Da qui vediamo il quartiere di Fourvière con la Basilica di Notre-Dame-de-France, decidiamo di raggiungerla, iniziamo a salire ma poi, intrigati dalle segnalazioni decidiamo che, prima della basilica, visiteremo la Lione romana con il teatro, il tempio di Cibele, l'Odeon ed il Museo Gallo-Romano. Il teatro è veramente grande e ben conservato, ancora oggi si susseguono le rappresentazioni. Il museo è interessante anche se gli dedichiamo solo un'oretta.
Raggiungiamo la basilica, è simile a quella del Sacre-Coeur di Parigi ed altrettanto imponente, risale a fine '800 e sinceramente non si può definire un capolavoro: troppo imponente, troppo celebrativa, il classico esempio di una religiosità troppo istituzionale e lontana dalla Fede. Ridiscendiamo nella città bassa per raggiungere la cattedrale di Saint-Jean-Baptiste et Saint-Etienne. Questa è decisamente un monumento magnifico: in stile romanico e gotico edificato in tre secoli a partire dal 1180 si trova nel quartiere di Vieux-Lyon. Nonostante i danneggiamenti e le distruzioni subiti durante le Guerre di Religione, durante la Rivoluzione ed a seguito dei bombardamenti del 1944, la chiesa ha mantenuto quell'aria di sacralità che la rende molto più interessante della basilica che sorge poco più in alto sulla collina. Ammiriamo le vetrate, le statue e l'architettura dell'edificio, ci soffermiamo dinanzi all'orologio astronomico risalente al XIV secolo capace di indicare l'ora esatta, la data (fino al 2019) e le posizioni della Luna e del Sole che, viste le concezioni dell'epoca, gira attorno alla Terra.
Riguadagniamo Place Bellecour, decidiamo di fare una sosta per un'insalata in un piccolo ristorante e poi ci muoviamo verso Nord per una visita a quello che è considerato il quartiere più caratteristico di Lione: la Croix-Rousse. Antico quartiere di tessitori la zona è caratterizzata dai traboules dei passaggi coperti che permettevano il trasferimento dei tessuti da un laboratorio all'altro al riparo delle intemperie. Le strette vie in salita intersecantesi ne fanno un vero labirinto. Decidiamo, a scanso di equivoci, di affidarci al percorso proposto dalla Guida Michelin. Da Place de Terraux raggiungiamo Place Croix-Paquet e quindi la chiesa di Saint-Polycarpe. Le strade risalgono a tornanti le colline ma vi sono scalinate che collegano i vari livelli.
Percorriamo Rue Diderot arrivando in Place Colbert e poi Place Bellevue, che fa veramente onore al suo nome offrendoci una gran vista sulla città sottostante. Dalla piazza una delle tante, infinite scalinate ci riporta sulle rive del Rodano.
Cominciamo ad essere un po' provati per cui raggiungiamo la stazione di Lyon-Perrache, più centrale rispetto a Part-Dieu, e consultiamo l'orario dei treni.
Abbiamo ancora un'oretta a disposizione. L'impieghiamo passeggiando con calma nei dintorni e con una sosta in un tranquillo bistrot per una bibita. Quando arriva l'ora ci dirigiamo alla stazione e in breve eccoci di ritorno a L'Arbresle.

Bella Lione, per visitarla per bene occorrerebbero più giorni perche c'è tanto da vedere, anche i musei, da noi tralasciati, hanno collezioni importanti. Ancor più che Parigi questa città permette di vedere una maggior sovrapposizione di stili: si va dalle vestigia gallo-romane, veramente belle ed imponenti agli edifici medioevali e rinascimentali, fino a giungere a quelli sette-ottocenteschi che fanno tanto "Ville Lumiere", giungendo infine all'architettura moderna che ha forse più il pregio della funzionalità che quello della bellezza, il che non è detto sia un difetto. Ma vi sono anche quartieri come la Croix-Rousse decisamente peculiari ed estremamente interessanti.

Tourengänger: paoloski, annna


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