Le falesie del Pays de Caux
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Stiamo trascorrendo le nostre vacanze in Normandia, provenienti da Honfleur arriviamo ad Etretat, forse la località più nota, e fotografata, della regione.
Il luogo non delude le nostre aspettative: la Falaise d'Aval è veramente spettacolare con le sue rocce a picco sul mare con archi e faraglioni, scendiamo sulla spiaggia di sassi chiari alla base della falesia e trascorriamo un paio d'ore esplorando la zona, la marea è alta e copre le immense distese di lunghe alghe verdi a nastro, i Goemons che abbiamo visto anche in Bretagna.
Il paese è una tipica località turistica della costa settentrionale, piacevole ma, per i nostri gusti, un po' troppo animato., c'è persino il Casinò!
Decidiamo di riprendere l'auto e seguire la costa verso Nord per trovare una località più tranquilla dove pernottare.
Fatti una quarantina di chilometri arriviamo a Saint-Pierre-en-Port, un villaggio decisamente meno turistico.
Il camping "Les Falaises" si trova poco al di fuori del borgo, più oltre vi è solo campagna e poi il salto di una ventina di metri della falesia.
Montata la tenda decidiamo di seguire il sentiero che contorna la scogliera, la vista è decisamente impressionante, il percorso corre a qualche metro dal bordo ma, in alcuni punti vi si avvicina maggiormente consentendo di arrivare fino allo strapiombo.
Una larga breccia nella continuità della falesia con un buon sentiero ci consente di scendere fino al mare: la marea a quest'ora è bassa e lascia scoperta una distesa di alghe verdi di una ventina di metri, sulla spiaggia vi sono diverse persone intente a raccogliere molluschi ma con il passare del tempo l'arenile si svuota, quando il sole inizia a tramontare regalando una luce dorata alle rocce bianche, la tranquillità è quasi totale, rotta solo dal regolare sciabordio delle onde. Sulla spiaggia ora ci siamo solo noi, rientriamo al campeggio ripromettendoci di svegliarci presto l'indomani per vedere questo magico luogo alle prime luci del mattino.
All'alba ci alziamo e, fatta una rapida colazione, riprendiamo il sentiero percorso ieri. Il cielo è terso ma la notte ha lasciato un aura di bruma e foschia che avvolge ancora il mare rendendo la luce soffusa e l'aria è decisamente fresca.
Camminiamo per un paio d'ore lungo il sentiero costiero fino a Eletot godendoci questi momenti di completa tranquillità veramente rigeneranti.
Bellissima Etretat ma la falesia di Saint-Pierre-en-Port, senz'altro meno spettacolare, ha decisamente dalla sua la tranquillità ed un'aria più "alla mano" e molto meno mondana che ce l'hanno fatta amare al primo istante.
Il luogo non delude le nostre aspettative: la Falaise d'Aval è veramente spettacolare con le sue rocce a picco sul mare con archi e faraglioni, scendiamo sulla spiaggia di sassi chiari alla base della falesia e trascorriamo un paio d'ore esplorando la zona, la marea è alta e copre le immense distese di lunghe alghe verdi a nastro, i Goemons che abbiamo visto anche in Bretagna.
Il paese è una tipica località turistica della costa settentrionale, piacevole ma, per i nostri gusti, un po' troppo animato., c'è persino il Casinò!
Decidiamo di riprendere l'auto e seguire la costa verso Nord per trovare una località più tranquilla dove pernottare.
Fatti una quarantina di chilometri arriviamo a Saint-Pierre-en-Port, un villaggio decisamente meno turistico.
Il camping "Les Falaises" si trova poco al di fuori del borgo, più oltre vi è solo campagna e poi il salto di una ventina di metri della falesia.
Montata la tenda decidiamo di seguire il sentiero che contorna la scogliera, la vista è decisamente impressionante, il percorso corre a qualche metro dal bordo ma, in alcuni punti vi si avvicina maggiormente consentendo di arrivare fino allo strapiombo.
Una larga breccia nella continuità della falesia con un buon sentiero ci consente di scendere fino al mare: la marea a quest'ora è bassa e lascia scoperta una distesa di alghe verdi di una ventina di metri, sulla spiaggia vi sono diverse persone intente a raccogliere molluschi ma con il passare del tempo l'arenile si svuota, quando il sole inizia a tramontare regalando una luce dorata alle rocce bianche, la tranquillità è quasi totale, rotta solo dal regolare sciabordio delle onde. Sulla spiaggia ora ci siamo solo noi, rientriamo al campeggio ripromettendoci di svegliarci presto l'indomani per vedere questo magico luogo alle prime luci del mattino.
All'alba ci alziamo e, fatta una rapida colazione, riprendiamo il sentiero percorso ieri. Il cielo è terso ma la notte ha lasciato un aura di bruma e foschia che avvolge ancora il mare rendendo la luce soffusa e l'aria è decisamente fresca.
Camminiamo per un paio d'ore lungo il sentiero costiero fino a Eletot godendoci questi momenti di completa tranquillità veramente rigeneranti.
Bellissima Etretat ma la falesia di Saint-Pierre-en-Port, senz'altro meno spettacolare, ha decisamente dalla sua la tranquillità ed un'aria più "alla mano" e molto meno mondana che ce l'hanno fatta amare al primo istante.
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