Cimone di Margno - Alpe dell'Oro
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Prima volta, per me, al Cimone di Margno.
PIero ed io, ignari, incappiamo nella gara di scialpinismo Pizzo dei Tre Signori.
Parcheggio pieno, ci fanno lasciare l’auto al penultimo tornate.
Poco male: un chilometro d’asfalto sci in spalla.
All’Alpe Paglio, gli ultimi concorrenti stanno chiudendo la loro fatica, quando noi calziamo gli sci; speaker logorroico, musica a volume himalayano, elicottero svolazzante, rombanti motoslitte: non manca nessuno degli ingredienti tipici di una tranquilla gita scialpinistica...
L’ambiente però è davvero bello e si merita la visita.
Saliamo rapidamente, un po’ a fianco pista, un po’ per bosco fino alla Cima del Laghetto, dove arriva l’impianto da Pian delle Betulle e da lì, in breve raggiungiamo il Cimone.
Poca roba, davvero.
Decidiamo di imitare, quella che da queste parti deve essere una consuetudine e scendiamo, su ottima neve lungo il bel pendio che porta all’Alpe dell’Oro; poi più giù, dove anche le ultime poche tracce si fermano, dove il bosco si fa più fitto.
Giornata splendida; nel sole della una, risaliamo in vetta.
Proviamo a scendere per il bosco, ma la neve è tanta e la pendenza poca: alla fine ci si diverte di più in pista.
Ritorno a casa pensando ai tanti bei posti, relativamente vicini che non ho mai visto o non vedo da decenni.
Buone montagne a tutti.

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