"Ferrata Costantini" - Cima Moiazza Sud (Gruppo Civetta)


Publiziert von Daiton , 28. September 2013 um 23:03.

Region: Welt » Italien » Venetien
Tour Datum:22 August 2011
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Klettersteig Schwierigkeit: K5 (SS)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1300 m
Abstieg: 1300 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Agordo (Val Cordevole) o da Chiesa (Val Zoldana) in strada stetta si raggiunge il Passo Duran, dove è possibile pargheggiare o pernottare ai rifugi San Sebastiano e Tomè.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio San Sebastiano (50 minuti all'attaco della Ferrata) Rifugio Tomè (50 minuti all'attacco) Rifugio Carestiato (5 minuti dall'attacco)

PrefazioneLa "Gianni Costantini"  è considerata la via attrezzata più bella, lunga e trà le più difficili delle Dolomiti. Una salita con passaggi estremamente atletici e impegnativi, con una notevole esposizione specie nella prima parte.  Lungo la via di discesa (che poi è un proseguimento della ferrata stessa) si trova il bivacco Ghedini, sempre aperto in caso di necessità.

Itinerario:  Da  "Passo Duran" si prende il sentiero n. 549 che in 45 minuti circa ci porta al rifugio "Bruto Carestiato" (1834 mt.), a pochi minuti dal quale si trova l'inizio della ferrata. Il tracciato inizia subito con un esposta traversale obliqua verso sinistra, poi subito in verticale, superando impegnativi tratti di arrampicata sù roccia attrezzata con alcuni pioli metallici nei punti strapiombanti.  Si guadagna quota salendo fino a raggiungere una zona di parete più gradinata, intervallata da brevissimi tratti di sentiero che portano al punto chiave del percorso (2170 mt.) : un traverso in salita a sinistra, di una quindicina di metri, sù placca liscia e umida, dove con difficoltà si evidenziano delle esili fessure x i piedi.  Si continua così in salita x roccia verticale ed esposta x una sessantina di metri, dopodichè, passata una forcella la roccia sarà più gradinata. Salendo x brevi traccie di sentiero, si prosegue x placche a fianco di un canalone fino alla  "Pala della Belia"  a quota  (2295 cartello).  Quà sulla nostra sinistra parte una possibile via di fuga (comunque impegnativa) che, tramite un sistema di cenge scende sino alla base della parete sud, a non molta distanza dal rif. Carestiato. Proseguendo in esposta salita lungo una ripida e stretta gola si raggiunge una sella, dove l'itinerario gira sul versante est e porta alla "Cima Cattedrale" (2557 mt).  La via continua a sinistra x una rampa.  Aggira poi sempre sulla sinistra uno spigolo e sale ancora x ripide placche, raggiungendo la bellissima "Cresta delle Masenade" (2737 mt) ; dove riposandosi e rifocillandosi , si può godere di una stupenda vista sù  il circostante comprensorio Dolomitico, oltre che sulla vetta della Moiazza.  Si scende quindi in percorso sempre attrezzato alla "Forcella delle Masenade", dopo affascinanti lisce placche e una verticale esposta parete, si risale una faticosa pietraia sino al bivio x la "Cima della Moiazza Sud".  Si prosegue quindi sulla destra x la vetta, affrontando subito un primo liscio traverso, seguendo poi l'esile cresta sino alla sommitale, si arriva finalmente la vetta (2878 mt).
Riscendendo sino al bivio si prosegue x la stupenda "Cengia Angelini" (2784 cartello).  In espostissima traversata x impressionanti pareti verticali si segue la lunga cengia, a tratti molto stretta, dove aggirando alcuni spigoli scende poi lungo il ghiaione del Vant delle Nevere.  Per tracce in discesa si arriva al bivacco Ghedini Moiazza (2601 mt.).


Discesa: A pochi metri del bivacco stesso inizia la lunga discesa sempre con cavi , che  x un centinaio di metri traversa in leggera salita prima di scendere x il Van dei Cantoni,  raggiungendo infine il sentiero che va poi a incrociare il n. 554, che , con leggero saliscendi, riporta al rifugio Carestiato.

Considerazioni:    La Regina delle Ferrate in Italia; questa senza dubbio è la considerazione x la Costantini. Lo sviluppo, la varietà dei passaggi, la bellezza dei panorami, l'imponenza dei bastioni del gruppo Civetta/Moiazza, nè fanno un percorso completo e di eccezionale fascino.  Pur non avendo punti di estrema difficoltà tecnica, la siderale lunghezza e la ripidità  dei primi 900 metri, nè fanno un percorso assai faticoso e impegnativo, il quanto accentuato ovviamente nelle calde giornate estive.  Per completare salita e discesa in un tempo ragionevole (9/10 ore), occorre una certa preparazione fisica e psicologica, (essenziale quest'ultima se affrontata in solitaria) , nonchè una buona confidenza con la roccia, soprattutto x l'utilizzo al meglio dei piedi al fine di stancare il meno possibile le braccia.  Da considerare infine l'impossibilità x l'intero percorso di rifornirsi di acqua.  Sebbene,  passata la Forcella delle Masenade (dopo le lisce placche)  subito dopo l'attacco della parete verticale, lungo un esposto traverso, si può notare sotto i propri piedi un rigoletto d'acqua (io l'ho sempre trovato in agosto), che abbassandosi e soprattutto assicurandosi bene, con una buona dose di pazienza ci permette di riempire almeno una borraccia!!  Prestare molta attenzione all'esposta Cengia Angelini e la susseguente parete ovest x la Van delle Nevere, che in caso di neve e ghiaccio può risultare pericolosa x alcuni punti non attrezzati.


Tempistiche:  (indicative) dalla partenza del "Passo  Duran" :
Rifugio Carestiato: ore  0.45
Attacco Ferrata:  ore  0:50
Cresta delle Masenade:  ore  4:30
Cima Moiazza Sud : ore  6:30
Ritorno al Passo Duran : ore  9:30


Difficoltà Ferrata:   Molto Difficile


Tourengänger: Daiton


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Kommentare (2)


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accoilli hat gesagt:
Gesendet am 30. September 2013 um 14:04
caro e grande amico mio,sei davvero forte...complimenti per questa grandiosa salita in solitaria...spettacolare percorso in un ambiente unico al mondo.
un salutone
Marco

Daiton hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. September 2013 um 22:30
ci si difende amico mio, ma poco in confronto delle tue di salite, sul filo e sopra i 4000 mt. Grazie veramente grande...un abbraccio!!


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