Poncione Val Piana (2660 m) con le racchette
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Dopo dieci settimane ritorno al Poncione Val Piana, questa volta con le racchette da neve.
Con gli sci impiegai mezz’ora di più, percorrendo comunque 700 m in più. È difficile fare confronti perché oltre al diverso percorso, cambiano anche le condizioni della neve. In ogni caso, confermo che con le ciaspole si fatica meno!
Inizio dell’escursione: ore 7:40
Fine dell’escursione: ore 12:40
Temperatura alla partenza da All’Acqua: 4°C
Temperatura al rientro ad All’Acqua: 12°C
Mi aspettavo più neve ad All’Acqua: di fatto, non ce n’è più, se non oltre il ponticello sul Ticino. Gli sciescursionisti devono portare gli sci in spalla per almeno 400 m. Il parcheggio oggi non è gremito.
Partiamo con condizioni meteo migliori rispetto alle previsioni: assenza di vento, temperatura mite, cielo sereno con qualche cumulo sulle creste.
Affrontiamo la salita dell’Alpe Formazzora senza calzare le ciaspole. La neve compatta ci permette di raggiungere il traliccio dell’alta tensione (ca.1740 m) in una mezz’oretta senza problemi. Da questo punto le racchette sono indispensabili: non le molleremo più fino al ritorno ad All’Acqua. Il sentiero prosegue in un fitto lariceto, in direzione SE. In ulteriori dieci minuti entriamo nella Val Cavagnolo. Anna gradirebbe risalire il fianco orografico sinistro, già illuminato dal sole. Le impressionanti slavine cadute da quel versante e le enormi cornici ancora presenti sul Pizzo Grandinagia ci inducono tuttavia a superare il Ri Val Cavagnolo per continuare la salita ad Est, che oltretutto è anche la via più veloce.
La neve compatta con crosta di rigelo regge benissimo il nostro peso; possiamo così permetterci di affrontare delle pendenze notevoli che normalmente ci sfiancherebbero. Alle 9:00 raggiungiamo il pianoro a quota 2140 m, perfettamente illuminato dal sole. È il solito spettacolo della natura, che tutte le volte ci colpisce e alimenta il nostro entusiasmo per i paesaggi alpini innevati. Oggi l’eccitazione è affiancata da una rispettosa soggezione per la visione di un’altra valanga di dimensioni ciclopiche, caduta sul fondo dell’altopiano. Il Pizzo Grandinagia si è scaricato alla grande…
Continuiamo la salita confortati dal tepore del sole: è una meraviglia!

Verso il Poncione Val Piana
Il sole ci lascia purtroppo poco prima di raggiungere il piccolo ghiacciaio senza nome che precede la Bocchetta Poncione Val Piana. Ci ritroviamo tutti, circa una decina di escursionisti, ad affrontare gli ultimi 500 m di salita. Alcuni hanno gli sci, altri le ciaspole, altri le racchette con lo snowboard fissato allo zaino. Aggiriamo a sinistra il promontorio che precede la sella e puntiamo alla cresta occidentale del Poncione Val Piana. Una volta raggiunta, non la lasciamo più fino alla cima. La percorriamo lentamente, in quanto la pendenza è assai elevata. A Nord del crinale il versante precipita quasi verticalmente sulla sottostante Val Piana. Per precauzione ci teniamo ad un metro e mezzo a destra del filo. Dopo 2 h e 40 min di cammino possiamo esclamare: Poncione Val Piana (2660 m) geschafft!
Sulla vetta fa frescolino. Ci fermiamo lo stretto necessario, quindi decidiamo di scendere ad una quota inferiore, dove batte il sole.
Già dopo dieci minuti ritorniamo infatti al sole, con una temperatura primaverile. Durante la discesa ammiriamo con un pizzico d’invidia le evoluzioni di due snowboarder, perfettamente a loro agio su questa neve compatta.
A 1900 m di quota possiamo osservare le prime tre marmotte della stagione: molto dimagrite e praticamente senza un filo d’erba da mangiare.
L’ultimo tratto nel lariceto, su neve divenuta pesante, è quello più faticoso dell’escursione. Per l’ennesima volta la Val Bedretto ci ha regalato una giornata di piena immersione nella natura, in uno scenario unico.
Seconda salita stagionale al Poncione Val Piana, una delle mete più frequentate dagli scialpinisti in Val Bedretto. Nelle belle giornate invernali, ad ogni fine settimana sono decine e decine gli escursionisti che conquistano questa cima.
Oggi, per la prima volta, l’ho raggiunta con le ciaspole in compagnia di due amici.
Tempo totale: 5 h
Salita: 2:40 h
Dislivello in salita: 1050 m
Sviluppo complessivo: 8,5 km
Difficoltà: WT3
SLF: 2 (moderato)
Copertura della rete cellulare: buona.
Libro di vetta: no
Partecipanti: Anna, Daniele e siso
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