Lignon, Passage du Derochoir, Col de la Portette


Publiziert von paoloski , 20. August 2011 um 22:26.

Region: Welt » Frankreich » Haute-Savoie » Haute-Giffre
Tour Datum:16 August 2011
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: F 
Aufstieg: 1200 m
Abstieg: 1200 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Chamonix, Cluses, Tanninges, Samoens, Sixt-Fer-a-Cheval, Salvagny, Lignon.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Giro ad anello.
Unterkunftmöglichkeiten:Camping municipale de Pelly a Sixt-Fer-a-Cheval o alberghi, pensioni, gites, camere a Salvagny, Sixt, Samoens ecc.
Kartennummer:IGN 3530 Samoens, Haute-Giffre

Dopo due giorni, e soprattutto due notti, di acquazzoni alternati a schiarite finalmente una giornata di sole.
Decidiamo di andare a dare un'occhiata al Monte Bianco dalla catena dei Fiz.
In auto raggiungiamo Sixt, poi la frazione di Salvagny, passiamo (solo una breve sosta per una foto visto che ci siamo venuti ieri, quando la portata era molto maggiore) davanti all'imponente cascata del Rouget e proseguiamo fino al parcheggio di Lignon.
Da qui parte un largo ma ripido sentiero che porta dapprima ad ammirare le cascate della Sauffaz e della Pleureuse, da questo punto si diparte anche il sentiero che porta al rifugio d'Anterne Alfred Wills; noi proseguiamo invece dritti fino a raggiungere a 1567 metri un ponte che attraversa il torrente in una zona, finalmente, pianeggiante. Il sentiero corre ora su entrambe le sponde ma i due percorsi si riuniranno sulla sponda idrografica sinistra poco più avanti con un altro ponte dopo il quale il sentiero riprende a salire, la vista è allietata, oltre che da una vegetazione e da una fioritura incredibile, dalla superba cascata di Sales ma lo spettacolo straordinario arriva appena superato il Passo di Sales: qui siamo finalmente al sole e ci troviamo proprio di fronte alle cascata di Trainant, decisamente questa è la valle delle cascate: solo a Plivijce ne avevo viste tante, facciamo una sosta ed il nostro sguardo viene attratto da un grande uccello che volteggia nel cielo: è un gipeto, ha un'apertura alare veramente notevole.
Proseguiamo e dopo pochi metri il torrente scompare: le cascate di Trainant hanno infatti origine da una risorgenza, a monte non c'è un filo d'acqua nonostante la valle sia incisa da quello che doveva essere un tempo il letto di un torrente.
Arriviamo alla cappella di Sales, un minuscolo oratorio con un altare di pietra ed un tabernacolo inciso nella roccia nel XVII secolo, poco più avanti eccoci al rifugio di Sales costituito da vari edifici in legno. Poco oltre vi sono gli Chalets de Sales, alcuni sono adibiti a ricovero per il bestiame e ad abitazione dei pastori, altri sono invece stati trasformati, ma senza alcun stravolgimento, in abitazioni da vacanza.
Dopo una magnifica vasca abbeveratoio scavata nella roccia due secoli fa raggiungiamo un'altra delle meraviglie di questa gita: le Grand Pré, un enorme pascolo piano e circolare circondato da pareti rocciose e dominato dalla Pointe d'Anterne, qua e là qualche pecora e diverse vacche Beaufortain.
Da qui vediamo sia la Bréche che il Passage du Derochoir, decidiamo di salire a quest'ultimo, più alto ma che ci permette di ritornare per un'altra strada.
La salita diviene presto abbastanza ripida ma il sentiero è ben segnato e senza difficoltà, qualche nuvola verso Sud ci preoccupa: si vedrà il Bianco?
Eccoci al Passage e...il Monte Bianco si vede perfettamente: non c'è una nube! Che spettacolo! Si vede ad occhio nudo la traccia di salita alla vetta, sotto di noi la valle dell'Arve decisamente troppo costruita.
Dopo aver pranzato scendo qualche metro lungo il ripido versante Sud dei Fiz, giusto per rendermi conto delle difficoltà, c'è un cavo praticamente su tutto il percorso ed il sentiero per quanto stretto e ghiaioso non sembra, almeno con tempo asciutto, presentare difficoltà.
Anna decide di tornare verso il rifugio ed aspettarmi nei pressi della grande vasca che precede il Grand Pré, io prendo il sentiero che con qualche saliscendi porta alla base del Col della Portette, quando arrivo al segnale e leggo che per salirvi ci vuole solo un quarto d'ora decido che non posso esimermi; in realtà ci vuole molto meno, dal passo si vede il sottostante rifugio de Platé, sono più di 300 metri, questo sarà per un'altra volta!
Torno alla base del colle e decido di prendere un bel sentiero, ma non riportato sulla carta nè segnalato, che porta alla base della placconata del Desert, a differenza degli altri sentieri percorsi oggi qui non c'è nessuno, solo un gran numero di marmotte che scappano solamente quando sono loro vicino, dalle placconate scendo puntando direttamente ai due laghetti sottostanti, questa zona è decisamente più umida e vi sono numerose pozze contornate da eriofori in cui si specchiano il massiccio del Bianco e le cime circostanti.
Dai laghi risalgo il sentiero fino ad un segnavia indicante il rifugio di Sales, un passaggino elementare mi fa superare la bastionata rocciosa e da qui inizio la discesa che mi porterà a reincontrare Anna.
Insieme riprendiamo poi la strada del ritorno ripercorrendo la strada percorsa stamane, sotto il passo di Sales però abbiamo un incontro ravvicinato con degli stambecchi e poco più avanti con una famiglia che sta salendo con figli e mulo.

Gran gita, luoghi veramente belli: cascate, animali, fiori, montagne imponenti e poi la vista sul Bianco conquistata con un po' di fatica è meglio di quella dal Brevent raggiunto in funivia!

Tourengänger: paoloski, annna
Communities: Hikr in italiano


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