Lago Layet (2278 m), Grand Chaux (2370 m)
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Escursione lunga (circa 17 km) ma, come difficoltà, adatta a tutti svolgendosi interamente su una poderale e non avendo tratti ripidi; il suo raggiungimento comporta l’attraversamento dapprima di un bel bosco, dove si trovano i resti delle vecchie miniere di rame, e successivamente di uno stupendo vallone di bei pascoli ed alpeggi con alla sua testata una pittoresca cascata sopra la quale si trova il lago. Superatolo si arriva alla Grand Chaux, una grande baita che domina un pianoro ed una grande conca di pascoli circondati da montagne di media altezza molto pittoresche.
Descrizione
Si continua sulla panoramica poderale che in piano compie un largo semicerchio per contornare la fiancata della montagna passando accanto ad una vecchia baita e successivamente si supera un bivio (1570 m) con un sentiero che proviene dal basso dopo il quale si ha un bello scorcio sulla parte alta del vallone che si deve percorrere; poco più avanti si costeggia un muro a secco dopo il quale si oltrepassa un altro bivio (1751 m) con un sentiero che si stacca sulla sinistra e, perdendo un po’ di quota, si arriva sotto i vecchi resti delle miniere di rame. Scendendo ancora un po’ si passa un bivio con una poderale proveniente da destra (1682 m) e, poco oltre, si oltrepassa un cancello in ferro dopo di che si inizia a risalire in leggera pendenza per arrivare fuori dal bosco con il vallone che si apre davanti a noi e che si percorre per un lungo tratto sino alle baite di Mulac (1922 m). Qui la strada compie un tornante passando di fianco ad un’altra baita situata sopra le precedenti e prosegue in direzione di una cascata prima della quale piega sulla sinistra raggiungendo dapprima le baite di Sinsein ( 1993) e successivamente quelle di Pian Rué (2104 m) che si superano passando in mezzo ad esse. Appena dopo, superate le baite di Plan Demonin dessous (2129 m), si lascia un sentiero che si alza a sinistra e, proseguendo sempre sulla poderale, ci si alza un po’più decisamente arrivando a Layet (2245 m); la strada ora compie un paio di tornanti raggiungendo una bella conca dove si trova il lago Layet (2278 m). Proseguendo sulla destra lo si contorna raggiungendo una bastionata rocciosa risalita in diagonale dalla strada che arriva ad un ampio pianoro superiore; lo si attraversa in direzione della meta dell’escursione, ormai ben visibile sul fondo di esso, che si raggiunge, rimanendo a destra ad un bivio della poderale, con un ultimo strappo rimontando un basso promontorio.
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Descrizione
Si continua sulla panoramica poderale che in piano compie un largo semicerchio per contornare la fiancata della montagna passando accanto ad una vecchia baita e successivamente si supera un bivio (1570 m) con un sentiero che proviene dal basso dopo il quale si ha un bello scorcio sulla parte alta del vallone che si deve percorrere; poco più avanti si costeggia un muro a secco dopo il quale si oltrepassa un altro bivio (1751 m) con un sentiero che si stacca sulla sinistra e, perdendo un po’ di quota, si arriva sotto i vecchi resti delle miniere di rame. Scendendo ancora un po’ si passa un bivio con una poderale proveniente da destra (1682 m) e, poco oltre, si oltrepassa un cancello in ferro dopo di che si inizia a risalire in leggera pendenza per arrivare fuori dal bosco con il vallone che si apre davanti a noi e che si percorre per un lungo tratto sino alle baite di Mulac (1922 m). Qui la strada compie un tornante passando di fianco ad un’altra baita situata sopra le precedenti e prosegue in direzione di una cascata prima della quale piega sulla sinistra raggiungendo dapprima le baite di Sinsein ( 1993) e successivamente quelle di Pian Rué (2104 m) che si superano passando in mezzo ad esse. Appena dopo, superate le baite di Plan Demonin dessous (2129 m), si lascia un sentiero che si alza a sinistra e, proseguendo sempre sulla poderale, ci si alza un po’più decisamente arrivando a Layet (2245 m); la strada ora compie un paio di tornanti raggiungendo una bella conca dove si trova il lago Layet (2278 m). Proseguendo sulla destra lo si contorna raggiungendo una bastionata rocciosa risalita in diagonale dalla strada che arriva ad un ampio pianoro superiore; lo si attraversa in direzione della meta dell’escursione, ormai ben visibile sul fondo di esso, che si raggiunge, rimanendo a destra ad un bivio della poderale, con un ultimo strappo rimontando un basso promontorio.
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Tourengänger:
stefi
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