Traversata Piani di Bobbio-Piani di Artavaggio per il Canale dei Camosci


Publiziert von cristina , 18. April 2011 um 15:48.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:16 April 2011
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Zeitbedarf: 1 Tage
Strecke:Moggio-Bocchetta di Pesciola-Canale dei Camosci-Monte Sodadura-Rif. Cazzaniga-Moggio
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - Lecco - Valsassina - Moggio
Kartennummer:Dorsale Orobica Lecchese

Poiché le temperature sono scese,ci sarebbe piaciuto salire al Madonnino da Carona ma visto che domani ci sarà il Trofeo Parravicini, dal rifugio Calvi ce lo sconsigliano per non rovinare la traccia che è stata battuta per la gara. Perciò visti i report entusiastici sul Canale dei Camosci e poichè Marco è da parecchio che gli piacerebbe fare un canale con la neve decidiamo di provarci.
Dalla Milano-Lecco, appena in vista del Resegone, vediamo che la notte ha imbiancato le cime e la neve è scesa fino a bassa quota, e quindi cominciamo a dubitare su quello che stiamo per accingerci a fare.
Lasciamo l’auto (la mia piccola Smart) nel posteggio sotto l’impianto della funivia, ci apprestiamo a partire e la macchinetta non vuole chiudersi, sarà il segno che sarebbe meglio cambiare destinazione? La Smart ha un mucchio di particolarità per aprirla, chiuderla, farla partire e se non si riesce a sbloccare il sistema di chiusura delle porte non si avvia neanche il motore, dopo vari tentativi riusciamo a sbloccarlo, la chiudiamo e partiamo. Giunti alle prime baite vediamo che ha proprio nevicato e allora…Marco? Siamo proprio sicuri di quello che stiamo andando a fare? Risposta: boh! Andiamo su e vediamo! Ok, andiamo. Mai fatto canali in invernale se si esclude il canale del Polluce, ma quello è un’altra cosa. Un canale del Resegone fatto in autunno mi ha lasciato un brutto ricordo e un segno tangibile, per cui speriamo…
Troviamo neve quasi subito dopo il bivio per i Piani di Bobbio, ma è giusto una spolverata e lo sarà fino alla Bocchetta di Pesciola. Ai Piani di Bobbio tutto è tornato bianco. Tracce vecchie di passaggio non ce ne sono purtroppo, sono state tutte coperte. Passiamo nei pressi del Rifugio Lecco e ci infiliamo nel Vallone dei Camosci, giunti quasi ai piedi del canale troviamo due tracce recenti. Mettiamo i ramponi e sfiliamo le picche dallo zaino, uno sguardo avanti e uno indietro e iniziamo l’avventura!
Intanto il tempo sta cambiando, peccato! Saliamo, che emozione! Aveva ragione chi ci ha preceduto, l’ambiente è stupendo, il canale è sì ripido e in alcuni punti i ramponi non prendono bene, cerchiamo di scavare un pochino per togliere la neve fresca che sembra più sabbia bianca che non neve, scivola via come niente. E’ finito tutto velocemente, forse troppo, mi è sembrato brevissimo, in un attimo eravamo in cresta. Peccato il tempo, nebbie ovunque, per cui avendo deciso di scendere al rifugio Cazzaniga, non perdiamo troppo tempo, per timore che la nebbia cali. Non saliamo neanche in cima nonostante sia ormai pulita, la necessità di scendere, almeno dalla cresta, soprattutto per me, è troppo impellente. Non ci sono tracce e il ricordo della salita fatta anni fa in estate non ci aiuta molto. Per fortuna la cresta è poco innevata e individuiamo il punto dove abbandonarla, poi da qui fino alla Baita la Bocca a volte abbiamo preso il tracciato giusto altre volte penso proprio di no. Ma grazie all’ottimo fondo siamo riusciti a non fare troppe buche, a non farci male, anzi non sono serviti neanche i ramponi che abbiamo tolto poco sotto la cresta. Giunti alla baita una foto indietro per immortalare le tracce del nostro passaggio, uno spuntino e un po’ di pausa per alleviare la tensione. Ora soddisfatti per l’impresa, mi ricorda tanto quando abbiamo fatto il nostro primo ghiacciaio, ci dirigiamo verso il Cazzaniga e visto che è presto decidiamo di salire alla Sodadura che penso di aver fatto solo con la neve. Ormai è praticamente pulita. Cima, foto e visto che è ora di pranzo ci dirigiamo al rifugio Cazzaniga che da qui sembra veramente lontano!
Lasciato il rifugio scendiamo per la strada anch’essa pulita e ai tapis-roulant svoltiamo a dx per infilarci nel bosco e tornare a Moggio. Giunti alle baite notiamo che non c’è più alcuna traccia della neve scesa nella notte, tutto pulito ora!
Dati GPS
Dislivello 1595 m – km 18,37
Altre foto su: www.montimania.it

Tourengänger: cristina
Communities: Hikr in italiano


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