Pizzo Tambò ( anticima) dalla dogana Svizzera
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Il Tambò era nei programmi di domenica scorsa con la Silvietta (Helis) Mario, Floriano ed Ewuska, poi tutto è andato a farsi benedire per via di un vento fortissimo che ci ha consigliato di cercarci qualcosa più tranquillo.
Come spesso mi accade in questo periodo sono solo. arrivo al passo dello Spluga e rimango sorpreso da quanta neve ci sia ancora. decido di salire dal versante Svizzero anche se scendendo dal passo vi sono delle nubi basse che non promettono niente di buono.
Alle 7,30 parcheggio l'auto alla dogana Svizzera deserta e chiusa. Mi aspetto di trovare tracce di salita che mi aiutino ad orientarmi ma con sorpresa mi accorgo che non è passato nessuno e me la dovrò cavare nela nebbia. salgo a naso ricordandomi vagamente il percorso e poi per fortuna vicino al Lattenhorn il cielo si apre e riesco ad orientarmi.
Nel largo canale che porta all'incrocio con l'itinerario che arriva dal versante Italiano tanta neve ancora fresca e cresta in condizioni Patagoniche, è per me un piacere riuscire a mettere la mia firma su questo percorso in genere molto affollato.
Arrivo al traverso sotto il lattenhorn ed incrocio 3 Bergamaschi che salgono dal versante Italiano. Mi metto davanti a fare traccia e la cosa è un tantino faticosa. Arrivato al colletto quota 3100 circa sotto la pala finale decido di fermarmi perchè c'è un discreto venticello gelido e le codizioni dell'ultimo tratto non mi convincono molto. Sono circa le 10
Scendo. Inaspettatamente la neve purchè ventata è molto divertente. Arrivi al bivio del Lattenhorn, dò un'occhiata al versante Svizzero che è ancora nella nebbia poi decido di fare la discesa dal percorso Italiano dove le tracce più marcate aiutano ad orientarsi. Appena mi è possibile trasloco sul versante Svizzero dato che nella parte bassa è tornata una buona visibilità e alle 11 sono di nuovo alla dogana Svizzera
Come spesso mi accade in questo periodo sono solo. arrivo al passo dello Spluga e rimango sorpreso da quanta neve ci sia ancora. decido di salire dal versante Svizzero anche se scendendo dal passo vi sono delle nubi basse che non promettono niente di buono.
Alle 7,30 parcheggio l'auto alla dogana Svizzera deserta e chiusa. Mi aspetto di trovare tracce di salita che mi aiutino ad orientarmi ma con sorpresa mi accorgo che non è passato nessuno e me la dovrò cavare nela nebbia. salgo a naso ricordandomi vagamente il percorso e poi per fortuna vicino al Lattenhorn il cielo si apre e riesco ad orientarmi.
Nel largo canale che porta all'incrocio con l'itinerario che arriva dal versante Italiano tanta neve ancora fresca e cresta in condizioni Patagoniche, è per me un piacere riuscire a mettere la mia firma su questo percorso in genere molto affollato.
Arrivo al traverso sotto il lattenhorn ed incrocio 3 Bergamaschi che salgono dal versante Italiano. Mi metto davanti a fare traccia e la cosa è un tantino faticosa. Arrivato al colletto quota 3100 circa sotto la pala finale decido di fermarmi perchè c'è un discreto venticello gelido e le codizioni dell'ultimo tratto non mi convincono molto. Sono circa le 10
Scendo. Inaspettatamente la neve purchè ventata è molto divertente. Arrivi al bivio del Lattenhorn, dò un'occhiata al versante Svizzero che è ancora nella nebbia poi decido di fare la discesa dal percorso Italiano dove le tracce più marcate aiutano ad orientarsi. Appena mi è possibile trasloco sul versante Svizzero dato che nella parte bassa è tornata una buona visibilità e alle 11 sono di nuovo alla dogana Svizzera
Tourengänger:
nano

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