Solcio, Chiesa di San Sebastiano, Cascata del torrente Erno.
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Domenica...Giornate d'Autunno del FAI, cercando fra le varie proposte troviamo a Lesa la visita dell'interno della chiesa di San Sebastiano che avevamo avuto modo di ammirare esternamente nel corso di una gita da Solcio a Massino Visconti ed all'eremo di San Salvatore. C'è anche la possibilità di partecipare ad una breve escursione lungo il corso del torrente Erno. Raggiungiamo la sponda piemontese del Lago Maggiore e parcheggiamo a Solcio nei pressi del porto. Ci rechiamo a Villa Lesa, una delle frazioni del comune, e saliamo alla chiesa di San Sebastiano, gli affreschi all'interno sono piuttosto deteriorati ma un Cristo Pantocratore si intuisce così come i simboli di tre dei quattro evangelisti. Vi è anche una Madonna abbastanza deteriorata dal tempo e dall'umidità ma ancora visibile.
Quello che però fa di questa chiesa una sorta di "unicum" è l'impianto della torre campanaria che all'interno dell'unica navata poggia su due massicce colonne. Della nascita dell'edificio e delle sue trasformazioni si sa purtroppo ben poco, vi sono solo rare attestazioni che ne parlano perlopiù per lamentarne lo stato di degrado e la necessità di restauri.
Terminata la visita di San Sebastiano raggiungiamo la non lontana sede dell'Associazione Nazionale Alpini da cui prende il via l'escursione lungo il corso del torrente Erno. La visita è accompagnata da uno storico e da un geologo che hanno modo di illustrarci come dal '700 siano sorte lungo l'alveo diversi impianti industriali: sbarramenti, canalizzazioni, mulini, centrali elettriche ed un opificio poi divenuto cotonificio. Di tutte queste opere rimangono solo i ruderi, solamente la centrale elettrica è divenuta una casa d'abitazione in ottima posizione solatia.
L'escursione percorre dapprima una stradina sterrata che raggiunge i resti del cotonificio, ormai inghiottito dalla vegetazione e di cui si intuiscono solo le grandi dimensioni, e prosegue poi su un sentiero a picco sul torrente che raggiunge una piccola ma suggestiva cascata ed uno specchio d'acqua a monte, a detta del geologo che ci accompagna il proseguio è possibile ma di sentieri percorribili non se ne vedono e neppure la cartografia li riporta.
Torniamo sui nostri passi e ritorniamo a Solcio percorrendo strade interne. Sul lungolago, nei pressi del luogo dove abbiamo parcheggiato, un'associazione locale ha allestito un tendone con tavoli e panche per somministrare polenta e castagne, vista l'ora ne approfittiamo.
Il torrente Erno è stata una piacevole sorpresa: nonostante la bassa quota ha un aspetto decisamente "alpino": sponde incassate e ripide, numerosi salti d'acqua, acque estremamente limpide, vegetazione rigogliosa... Le Giornate del FAI si confermano un appuntamento sempre interessante, specie negli ultimi anni in cui alla visita di emergenze culturali ed architettoniche si sono affiancate escursioni naturalistiche e di archeologia industriale.
Alcuni tratti del sentiero lungo il torrente sono un po' esposti e richiedono attenzione.
Quello che però fa di questa chiesa una sorta di "unicum" è l'impianto della torre campanaria che all'interno dell'unica navata poggia su due massicce colonne. Della nascita dell'edificio e delle sue trasformazioni si sa purtroppo ben poco, vi sono solo rare attestazioni che ne parlano perlopiù per lamentarne lo stato di degrado e la necessità di restauri.
Terminata la visita di San Sebastiano raggiungiamo la non lontana sede dell'Associazione Nazionale Alpini da cui prende il via l'escursione lungo il corso del torrente Erno. La visita è accompagnata da uno storico e da un geologo che hanno modo di illustrarci come dal '700 siano sorte lungo l'alveo diversi impianti industriali: sbarramenti, canalizzazioni, mulini, centrali elettriche ed un opificio poi divenuto cotonificio. Di tutte queste opere rimangono solo i ruderi, solamente la centrale elettrica è divenuta una casa d'abitazione in ottima posizione solatia.
L'escursione percorre dapprima una stradina sterrata che raggiunge i resti del cotonificio, ormai inghiottito dalla vegetazione e di cui si intuiscono solo le grandi dimensioni, e prosegue poi su un sentiero a picco sul torrente che raggiunge una piccola ma suggestiva cascata ed uno specchio d'acqua a monte, a detta del geologo che ci accompagna il proseguio è possibile ma di sentieri percorribili non se ne vedono e neppure la cartografia li riporta.
Torniamo sui nostri passi e ritorniamo a Solcio percorrendo strade interne. Sul lungolago, nei pressi del luogo dove abbiamo parcheggiato, un'associazione locale ha allestito un tendone con tavoli e panche per somministrare polenta e castagne, vista l'ora ne approfittiamo.
Il torrente Erno è stata una piacevole sorpresa: nonostante la bassa quota ha un aspetto decisamente "alpino": sponde incassate e ripide, numerosi salti d'acqua, acque estremamente limpide, vegetazione rigogliosa... Le Giornate del FAI si confermano un appuntamento sempre interessante, specie negli ultimi anni in cui alla visita di emergenze culturali ed architettoniche si sono affiancate escursioni naturalistiche e di archeologia industriale.
Alcuni tratti del sentiero lungo il torrente sono un po' esposti e richiedono attenzione.
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare