sabato 5 ottobre 2024: Capanna Gambarögn m.1724 (CH)+ cima e giro ad anello
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Giornata spettacolare che mai mi sarei aspettato, quindi vado a vedere la nuova Capanna Gambarögn m.1724 situata a pochi metri sotto l’omonima cima: la mia doveva essere un’ escursione “veloce”, in quanto la cosa che più mi interessava era di vedere la struttura attuale dopo i lavori (anche se c’è ancora molto da fare), esternamente ma anche internamente, poi se la meteo lo consente, ammirare il superbo e maestoso panorama che si vede da quassù.
Parto molto presto, tant’è che alle 8, 30 sono già nei pressi della struttura: prima mi dirigo al punto panoramico con la croce e scatto le foto mentre il sole non è ancora intenso del suo colore, quindi il lago non è illuminato, poi rifarò le foto quando il sole lo illumina, poi passo davanti alle altre 2 ex casermette inerenti all’epoca del 15/18 dove chiacchero con il capo scout il quale mi dice che una di queste gli è stata affittata e viene data in affitto: loro hanno anche piazzato le tende poco a monte per provarle e visto che alcuni amano il mare e altri la montagna, gli ho dato il suggerimento di dove andare la prossima volta dato che hanno un campo come base a Colico.
Vado alla capanna ed è bello vedere i ringraziamenti incisi sulle tavole in legno che compongono la terrazza panoramica di cui faccio la foto perché il tempo e il logorio è probabile che le farà scomparire.
Saluto uno dei gestori volontari di cui mi complimento per la bella struttura e chiedo se posso entrare a scattare delle foto: mi tolgo gli scarponi e metto le pantofole che sono a disposizione.
Ecco, magari qui non sarebbe male una sorta di pre-ingresso prima di risalire i gradini che conducono alla scarpiera dato che il posto è molto limitato e altre persone in attesa dovrebbero aspettare fuori magari sotto la pioggia in attesa che uno alla volta si mettano le pantofole, è solo una mia idea in base a quello che ho visto.
Oppure mettere la scarpiera dalla parte opposta dove vi è un entrata sotto il grande portico che riparerebbe un gran numero di persone: attualmente viene usata dai gestori per uscire e servire i commensali che gradiscono stare all’esterno.
Entrando dalla precedente e principale entrata, si ha davanti la bella cucina attrezzata anche se modesta nelle sue misure in quanto allo spazio: cucina a legna con forno e cucina a gas, il minimo indispensabile per cucinare e riscaldare l’ambiente.
Poi a sinistra si accede al salone con ben 2 grandi finestre: una verso monte che può essere chiusa da un anta scorrevole, l’altra verso valle che è suddivisa a 2 vetrate enormi e la base contiene un materasso per parte con vista panoramica super spettacolare, molto probabilmente ad uso dei gestori, inoltre una stupenda stufa che riscalda tutto l’ambiente, ben studiata e da quanto mi si riferisce, consuma poco.
Poi vi sono vari tavoli, da 6 posti, un tavolone per più persone e quello per servizio buffet: ho notato che tavoli e panche non sono nuovi, però sono utili al servizio a cui sono adibiti, magari un giorno quando le spese cominciano a rientrare o qualche benefattore falegname ne vorrà donare di nuovi, penso che ne saranno felici tutti, ancor di più di oggi.
Sopra vi sono 2 finestre basculanti che si aprono diversamente una dall’altra, non ho idea per quale motivo a parte uno: il calore della stufa va in alto e quella con l’apertura alla base, riesce a far passare più in fretta l’aria calda riscaldando l’ambiente che c’è dopo la sala pranzo, l’altra con l’apertura sulla parte alta forse per una costante circolazione dell’aria.
Poi si vedono i 2 corridoi, a destra e a sinistra che si congiungono: questi corridoi conducono prima alle camere con letti a castello accessibili tramite porta a scorrimento (per ovviare agli spazi), poi all’anti bagno dove si trovano i lavabi e successivamente ai wc e alla doccia, nella parte estrema, una sorta di deposito zaini.
La sala è arredata da sci e tavole da sno, mi è stato spiegato che sono di un’azienda locale.
Prendo un caffè e poi saluto la coppia di gestori che stanno lavorando già in cucina per preparare il pranzo, per salire alla pedana in legno (forse per coloro che vogliono crogiolarsi al sole) per scattare le foto e per poi fare rientro con un lungo giro che in parte avevo fatto anni fa ma oggi, vi aggiungo qualche km. in più visto che le condizioni fisiche lo permettono, ben sapendo quanta salita avrei dovuto fare.
Ne è valsa la fatica e la levataccia perché verso le 10 le nuvole cominciavano a farsi notare, comunque, è sempre restata una bella giornata sotto tutti gli aspetti.
Parto molto presto, tant’è che alle 8, 30 sono già nei pressi della struttura: prima mi dirigo al punto panoramico con la croce e scatto le foto mentre il sole non è ancora intenso del suo colore, quindi il lago non è illuminato, poi rifarò le foto quando il sole lo illumina, poi passo davanti alle altre 2 ex casermette inerenti all’epoca del 15/18 dove chiacchero con il capo scout il quale mi dice che una di queste gli è stata affittata e viene data in affitto: loro hanno anche piazzato le tende poco a monte per provarle e visto che alcuni amano il mare e altri la montagna, gli ho dato il suggerimento di dove andare la prossima volta dato che hanno un campo come base a Colico.
Vado alla capanna ed è bello vedere i ringraziamenti incisi sulle tavole in legno che compongono la terrazza panoramica di cui faccio la foto perché il tempo e il logorio è probabile che le farà scomparire.
Saluto uno dei gestori volontari di cui mi complimento per la bella struttura e chiedo se posso entrare a scattare delle foto: mi tolgo gli scarponi e metto le pantofole che sono a disposizione.
Ecco, magari qui non sarebbe male una sorta di pre-ingresso prima di risalire i gradini che conducono alla scarpiera dato che il posto è molto limitato e altre persone in attesa dovrebbero aspettare fuori magari sotto la pioggia in attesa che uno alla volta si mettano le pantofole, è solo una mia idea in base a quello che ho visto.
Oppure mettere la scarpiera dalla parte opposta dove vi è un entrata sotto il grande portico che riparerebbe un gran numero di persone: attualmente viene usata dai gestori per uscire e servire i commensali che gradiscono stare all’esterno.
Entrando dalla precedente e principale entrata, si ha davanti la bella cucina attrezzata anche se modesta nelle sue misure in quanto allo spazio: cucina a legna con forno e cucina a gas, il minimo indispensabile per cucinare e riscaldare l’ambiente.
Poi a sinistra si accede al salone con ben 2 grandi finestre: una verso monte che può essere chiusa da un anta scorrevole, l’altra verso valle che è suddivisa a 2 vetrate enormi e la base contiene un materasso per parte con vista panoramica super spettacolare, molto probabilmente ad uso dei gestori, inoltre una stupenda stufa che riscalda tutto l’ambiente, ben studiata e da quanto mi si riferisce, consuma poco.
Poi vi sono vari tavoli, da 6 posti, un tavolone per più persone e quello per servizio buffet: ho notato che tavoli e panche non sono nuovi, però sono utili al servizio a cui sono adibiti, magari un giorno quando le spese cominciano a rientrare o qualche benefattore falegname ne vorrà donare di nuovi, penso che ne saranno felici tutti, ancor di più di oggi.
Sopra vi sono 2 finestre basculanti che si aprono diversamente una dall’altra, non ho idea per quale motivo a parte uno: il calore della stufa va in alto e quella con l’apertura alla base, riesce a far passare più in fretta l’aria calda riscaldando l’ambiente che c’è dopo la sala pranzo, l’altra con l’apertura sulla parte alta forse per una costante circolazione dell’aria.
Poi si vedono i 2 corridoi, a destra e a sinistra che si congiungono: questi corridoi conducono prima alle camere con letti a castello accessibili tramite porta a scorrimento (per ovviare agli spazi), poi all’anti bagno dove si trovano i lavabi e successivamente ai wc e alla doccia, nella parte estrema, una sorta di deposito zaini.
La sala è arredata da sci e tavole da sno, mi è stato spiegato che sono di un’azienda locale.
Prendo un caffè e poi saluto la coppia di gestori che stanno lavorando già in cucina per preparare il pranzo, per salire alla pedana in legno (forse per coloro che vogliono crogiolarsi al sole) per scattare le foto e per poi fare rientro con un lungo giro che in parte avevo fatto anni fa ma oggi, vi aggiungo qualche km. in più visto che le condizioni fisiche lo permettono, ben sapendo quanta salita avrei dovuto fare.
Ne è valsa la fatica e la levataccia perché verso le 10 le nuvole cominciavano a farsi notare, comunque, è sempre restata una bella giornata sotto tutti gli aspetti.
Tourengänger:
Alberto

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