Da Capannette di Pey a Bobbio per il Monte la Colla, Bocco e Mogliazze


Publiziert von paoloski , 25. Juni 2024 um 14:46.

Region: Welt » Italien » Emilia-Romagna
Tour Datum:14 Juni 2024
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:30
Aufstieg: 490 m
Abstieg: 1650 m
Strecke:24,3 Km

Ultimo giorno della nostra traversata: oggi raggiungeremo Bobbio. Colazione alle 7,30. Saldiamo il conto e mettiamo nello zaino i panini e la frutta che costituiscono il nostro "cestino da viaggio" preparatoci dall'albergo Capannette di Pey.
La giornata è nuvolosa ma non piove, spira comunque un vento gelido e fastidioso. Seguiamo la strada provinciale fino al Passo del Giovà, poche case di vacanza, perlopiù in vendita, ed un albergo diroccato. Poco oltre il bivio per Pey. Noi proseguiamo ancora per un tratto fino a trovare il sentiero CAI 101 che risale le pendici del Monte Tartago addentrandosi in una bella faggeta.
Il vento è veramente freddo, desistiamo dall'idea di salire al Monte Tartago, d'altronde con queste nubi basse la vista non dovrebbe essere granché. Svoltiamo decisamente a sinistra, proseguiamo sul bel sentiero a mezzacosta finché, al Passo della Ritorta raggiungiamo il displuvio, risaliamo i pochi metri che ci separano dal Monte la Colla e discendiamo quindi al sottostante Passo del Condottiero.
Proseguiamo nel bosco seguendo la cresta quando ci accorgiamo di aver saltato il bivio per il sentiero che ci dovrebbe portare a Bocco.
Torniamo sui nostri passi ed iniziamo la discesa su un sentiero segnalato ma con tutta evidenza ben poco percorso: vi sono numerosi alberi caduti ed alcuni tratti crollati, in alcuni punti l'esposizione è notevole, abbassandosi comunque la traccia si fa più larga ed anche l'esposizione diminuisce.
Arriviamo a Bocco, un grosso agglomerato che attraversiamo dirigendoci verso il Passo del Brallo e poi al paese. Acquistiamo dei dolci alla panetteria locale, ci intratteniamo con un anziano del posto che ci chiede dello stato del sentiero appena disceso, ci conferma che da tempo non è mantenuto per mancanza di volontari.
Raggiungiamo il giardino antistante la chiesa e consumiamo il nostro pranzo per poi riprendere il cammino su una strada asfaltata che attraversa dapprima una pineta e poi si addentra in una faggeta. Il traffico è inesistente, l'asfalto lascia spazio allo sterrato, superiamo il cippo confinale fra Lombardia ed Emilia - Romagna e poi la deviazione per il sentiero che si abbassa nella valle, è la via più breve per raggiungere Bobbio ma vista l'acqua caduta in abbondanza e la ripidità dei versanti preferisco tenermi alto e seguire il displuvio ancora per un po' per poi abbassarmi su Mogliazze seguendo delle strade interpoderali senz'altro meno problematiche.
Giunti nel bel nucleo di Mogliazze facciamo una sosta ed approfittiamo ancora delle amarene che a quanto pare costituiscono una specialità della zona.
Ben presto ritroviamo l'asfalto che seguiamo per un tratto usufruendo però di alcuni sentieri che tagliano i tornanti, raggiungiamo il nucleo di San Cristoforo preceduto dalla grande omonima chiesa, belle case ancora mantenute, un paio di B&B, una casa forte con una torre circolare, tanti fiori.
Un po' di asfalto, poi sentieri e carrarecce ed arriviamo in piano, diverse cascine, alcune divenute agriturismi, un osceno complesso edilizio abbandonato, pochi metri ancora e siamo al nostro albergo alla periferia di Bobbio.

Tutto sommato anche questa una bella tappa purtroppo, almeno nella prima parte, cartterizzata da un vento oltremodo fastidioso. Belli comunque i paesaggi ed i paesi di Bocco e San Cristoforo, molto meno Brallo di Pregola.

Difficoltà: con tempo asciutto il sentiero che scende a Bocco è delicato ma percorribile, con tempo umido è consigliabile proseguire in cresta per Cima la Colletta e scendere sul versante opposto seguendo il sentiero 101. 


Tourengänger: paoloski


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