Pizzo Tre Confini Mt. 2824
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...i "ralphmalph" hanno in mente un ‘escursione in Valtellina… il loro amico Samuele in Val Maira....ed ecco che tutti e tre si ritrovano a Lizzola, Valbondione, Orobie Bergamasche.... per la salita al Pizzo Tre Confini…!!!
E’ previsto sole pieno.… e quando mai ci ricapita ancora una giornata in Bergamasca senza nebbie…..???
E così è stato… giornata fotonica.... al di là di ogni aspettativa….!!!!
L’escursione ha inizio nei pressi del parcheggio alto di Lizzola, dopo il meublè Camoscio.
Posteggiata l’auto ci si dirige seguendo la strada asfaltata, si superano le ultime abitazione di Lizzola e si entra in una ampia e verde vallata.
Qui il torrente Bondione ci accompagna attraverso una semplice strada agropastorale fino alle Stalle del Tuf, dove il sentiero costeggia i pascoli.
Superato il tratto pianeggiate si guadagna rapidamente quota e arriviamo ad un tratto con catene per agevolare il passaggio su una placca che spesso risulta bagnata dall’acqua che scorre libera.
Un po’ di prudenza e si passa questo tratto per continuare a camminare su semplice sentiero che man mano si addentra nella valle costeggiando belle cascate.
Ad un certo punto il sentiero si incrocia con il Sentiero delle Orobie che conduce al passo della Manina e al monte Sasna.
Tra rododendri, sentiero stretto e a tratti sconnesso si guadagna quota, raggiungendo un magnifico pascolo alpino con tanto di laghetti, pozze e torrenti.
Eccoci arrivati alle baite Sasna, ma la strada è ancora lunghissima.....
Il sentiero continua in un ambiente sempre più suggestivo, si costeggia una palude alpina e si continua a salire su di un sentiero che spesso si perde e poi subito si ritrova guadagnando quota fino giungere nei pressi del Lago di Bondione, che non andiamo a vedere, perché comporterebbe una deviazione in discesa… e visto quello che dobbiamo ancora fare non è il caso…
Si continua a salire su sentiero che si fa sempre più aspro, a gradoni e con una pendenza sempre costante.
Ed eccoci al Passo di Bondione, ora vediamo la vetta del Pizzo Tre Confini!!!
Giunti al passo la visuale e il panorama cambiano …basta posizionarsi sulla sella che divide la Val Seriana dalla Val di Scalve per ammirare nuove montagne e lasciar correre lo sguardo fino all’Adamello.
Dal passo svoltiamo a sinistra dove il sentiero diventa sempre più impegnativo.. perché un po’ franato e senza una vera e propria traccia... qualche omino che confonde, alcuni seganvia a triangolo ....che però non vediamo subito.
Arriviamo ai piedi dell’ultimo tratto.
Da qui la vetta è sempre più vicina se non fosse che il terreno instabile, un traverso un po’ rognoso su terriccio franoso e un pò esposto… e poi il nevischio…e le micro tracce da seguire....il tutto ci rallent e dobbiamo impiegare più tempo per arrivare in vetta.
Ed eccoci alla campanella di vetta…!!! Il tempo di prendere fiato e subito si resta colpiti dalla bellezza circostante.
Una visuale unica...a 360 gradi: Resegone, Grigne, Monte Rosa, Val Masino con Badile e Cengalo… Pizzo Bernina....Gran Zebrù ....Cevedale....Adamello....Carè Alto....Cornone di Blumone.... la regina Orobica “la Presolana” e le inconfodibili dolomiti della Val di Scalve....
Il percorso è stato lungo…lunghissimo....arriviamo a valle quando i negozi sono già chiusi, anche il caseificio di Gromo…!!!!.....ma oggi i panorami e la bella escursione ci hanno ampiamente ripagato di tutto…!!!!!!!!!!!!!!!!!
E’ previsto sole pieno.… e quando mai ci ricapita ancora una giornata in Bergamasca senza nebbie…..???
E così è stato… giornata fotonica.... al di là di ogni aspettativa….!!!!
L’escursione ha inizio nei pressi del parcheggio alto di Lizzola, dopo il meublè Camoscio.
Posteggiata l’auto ci si dirige seguendo la strada asfaltata, si superano le ultime abitazione di Lizzola e si entra in una ampia e verde vallata.
Qui il torrente Bondione ci accompagna attraverso una semplice strada agropastorale fino alle Stalle del Tuf, dove il sentiero costeggia i pascoli.
Superato il tratto pianeggiate si guadagna rapidamente quota e arriviamo ad un tratto con catene per agevolare il passaggio su una placca che spesso risulta bagnata dall’acqua che scorre libera.
Un po’ di prudenza e si passa questo tratto per continuare a camminare su semplice sentiero che man mano si addentra nella valle costeggiando belle cascate.
Ad un certo punto il sentiero si incrocia con il Sentiero delle Orobie che conduce al passo della Manina e al monte Sasna.
Tra rododendri, sentiero stretto e a tratti sconnesso si guadagna quota, raggiungendo un magnifico pascolo alpino con tanto di laghetti, pozze e torrenti.
Eccoci arrivati alle baite Sasna, ma la strada è ancora lunghissima.....
Il sentiero continua in un ambiente sempre più suggestivo, si costeggia una palude alpina e si continua a salire su di un sentiero che spesso si perde e poi subito si ritrova guadagnando quota fino giungere nei pressi del Lago di Bondione, che non andiamo a vedere, perché comporterebbe una deviazione in discesa… e visto quello che dobbiamo ancora fare non è il caso…
Si continua a salire su sentiero che si fa sempre più aspro, a gradoni e con una pendenza sempre costante.
Ed eccoci al Passo di Bondione, ora vediamo la vetta del Pizzo Tre Confini!!!
Giunti al passo la visuale e il panorama cambiano …basta posizionarsi sulla sella che divide la Val Seriana dalla Val di Scalve per ammirare nuove montagne e lasciar correre lo sguardo fino all’Adamello.
Dal passo svoltiamo a sinistra dove il sentiero diventa sempre più impegnativo.. perché un po’ franato e senza una vera e propria traccia... qualche omino che confonde, alcuni seganvia a triangolo ....che però non vediamo subito.
Arriviamo ai piedi dell’ultimo tratto.
Da qui la vetta è sempre più vicina se non fosse che il terreno instabile, un traverso un po’ rognoso su terriccio franoso e un pò esposto… e poi il nevischio…e le micro tracce da seguire....il tutto ci rallent e dobbiamo impiegare più tempo per arrivare in vetta.
Ed eccoci alla campanella di vetta…!!! Il tempo di prendere fiato e subito si resta colpiti dalla bellezza circostante.
Una visuale unica...a 360 gradi: Resegone, Grigne, Monte Rosa, Val Masino con Badile e Cengalo… Pizzo Bernina....Gran Zebrù ....Cevedale....Adamello....Carè Alto....Cornone di Blumone.... la regina Orobica “la Presolana” e le inconfodibili dolomiti della Val di Scalve....
Il percorso è stato lungo…lunghissimo....arriviamo a valle quando i negozi sono già chiusi, anche il caseificio di Gromo…!!!!.....ma oggi i panorami e la bella escursione ci hanno ampiamente ripagato di tutto…!!!!!!!!!!!!!!!!!
Tourengänger:
ralphmalph

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Kommentare (4)