Monte Sesilis (m 1812)


Publiziert von Alberto C. , 12. August 2023 um 23:03.

Region: Welt » Italien » Friaul-Julisch Venetien
Tour Datum:22 Juli 2023
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 435 m
Abstieg: 435 m
Strecke:Percorso ad anello dal Passo Pura.
Zufahrt zum Ausgangspunkt: Percorrendo l’autostrada A23 (Palmanova – Tarvisio) si esce a Carnia/Tolmezzo e si prende la SS52 in direzione di Tolmezzo. Seguendo le indicazioni per il Passo Mauria; giunti a Villa Santina si prosegue in direzione di Ampezzo-Passo Mauria-Forni di Sopra. Arrivati ad Ampezzo ci si inoltra nel centro abitato mantenendosi sulla strada principale; in corrispondenza di un distributore di benzina (Tamoil), si svolta a destra seguendo l’indicazione per Sauris. Si percorre la tortuosa SP73 per circa km 9,5 fino alla diga della Maina, che forma il Lago di Sauris. Si svolta a sinistra e si percorre il coronamento della diga e ci si infila nella angusta galleria sul versante opposto. Si percorre la stretta e tortuosa strada (prestare attenzione ai numerosi ciclisti e motociclisti) per km 7 fino ad arrivare al Rifugio Tita Piaz, che precede di poche decine di metri il Passo Pura.

       Con questa escursione vi porto in Carnia: una regione prevalentemente montana che occupa la parte nord-occidentale del Friuli, confinante con il Cadore e il Comelico.
        Non ancora rovinata dal turismo di massa consente un contatto con la vita autentica di montagna. Probabilmente la conservazione della sua autenticità e dovuto anche al fatto che non è comoda da raggiungere; il sito turistico del Friuli Venezia Giulia dice che “in Carnia si arriva per scelta, non per caso”.
 
        La brevità della vacanza (quattro miseri giorni, comprendenti anche il viaggio) e l’instabilità atmosferica (ogni giorno un temporale a inizio pomeriggio), mi hanno relegato a fare il turista e concesso la possibilità di questa unica e poco impegnativa escursione.
 
        Il Monte Sesilis in loco, su diversa segnaletica è indicato come Monte Sisilis.
 
 



LOCALITA' DI PARTENZA:  Passo Pura, Rifugio Tita Piaz (m 1418).
 
 
ATTREZZATURA.  
     Quella standard da escursionismo non impegnativo.
 
DIFFICOLTÀ.    
   T2 (T/E secondo la classificazione CAI).  Si tratta di una facile escursione che si svolge in buona parte su piste forestali. Anche le parti su sentiero non presentano particolari difficoltà. Il sentiero in discesa dalla cima del Monte Sisilis, specialmente nel primo tratto, è poco visibile seminascosto dall’erba alta. Qualche breve tratto leggermente esposto in prossimità della cima. Non sembra un itinerario molto frequentato.  
   L’impegno fisico richiesto è modesto.
 
QUOTA MASSIMA:  m 1812, alla cima del Monte Sisilis.
 
QUOTA MINIMA:  m 1418, alla partenza, al Rifugio Tita Piaz.
 
SVILUPPO:  km 9,8.
 
TEMPO EFFETTIVO DI MARCIA:   ore 03:55, fatto con tutta calma.
 
TEMPI PARZIALI:
     
da Rifugio Tita Piaz a Casera Colmajer: ore 01:40;
da Casera Colmajer a cima Monte Sesilis: 35 minuti;
da cima Monte Sesilis a Pas dal Creton: 45 minuti;
da Pas dal Creton a Rifugio Tita Piaz: 55 minuti;
 
tempo di salita:  ore 02:15; 
 
tempo di discesa: ore 01:40          
 
 
DESCRIZIONE PERCORSO.
    L’itinerario che seguiremo in questa escursione è il sentiero CAI 238, che inizia a sinistra del Rifugio Tita Piaz; si tratta di una pista forestale molto larga che si inoltra nel Bosco Colmajer, in questa zona composto prevalentemente di faggi.  Fatti pochi passi si incontra un bivio con una tabella segnaletica; si prosegue a sinistra seguendo le indicazioni per “Strada forestale Casera Nauleni / Colmajer”; poco oltre si arriva alla ricostruzione di un’antica calcinaia: una fornace per la produzione della calce per essere usata in edilizia.
     Quindi si prosegue sulla larga pista in dolce pendenza per poco più di mezz’ora fino a un bivio (m 1506 circa), dove si prende il sentiero che si stacca sulla destra che, dopo una quindicina di minuti, ci riporterà sulla stradina che dovremo seguire fino ad arrivare al rifugio incustodito Casera Colmajer (m 1675) posta in una amena radura.
     Alla casera termina la pista e si prosegue per un ripido sentiero che, con una serie di stretti tornanti porta alla Forca Piccola (m 1752), dalla quale già si può godere del panorama su Ampezzo e la Valle del Tagliamento. Da questo punto occorre prestare un po’ di attenzione, perché il sentiero si trasforma in una semplice traccia, che percorre la cresta a sinistra della bocchetta, con qualche tratto esposto. Ma bastano una quindicina di minuti per raggiungere la cima del Monte Sesilis (o Sisilis, come riporta un cartello in legno abbattuto posto in loco) quotata m 1812 e segnalata da una rudimentale croce in legno e da una panca in legno che invita alla sosta. Un’aquila reale ci sorvola descrivendo, veleggiando, un paio di giri sopra di noi, per poi allontanarsi verso sud. Nonostante la giornata non particolarmente limpida e disturbata da parecchie nubi, la vista dalla cima è notevole; oltre alla Valle del Tagliamento ed ai monti circostanti, in lontananza si possono intravedere le dolomiti cadorine (mi è parso di riconoscere il Monte Cristallo) e le più elevate cime delle Alpi Giulie.
      
     Dalla cima si ritorna al cartello abbattuto, che ci indica che per il Pas del Creton, nostro prossimo waypoint, bisogna andare a destra direzione nord. Si fatica a trovare la traccia del sentierino, tanto è rigogliosa il sottobosco e, forse, anche tanto poco frequentato il percorso. Facendoci largo fra l’erba alta si inizia la discesa che, man mano che si avanza, si fa sempre più ripida. Attraversando la rigogliosa faggeta, in 45 minuti si raggiunge il Pas del Creton (m 1525).  Qui sono ancora ben evidenti i grossi danni arrecati al bosco dalla Tempesta Vaia nell’autunno 2018, e c’è ancora parecchio lavoro da fare. Qui termina anche il sentiero e ci si immette in una dissestata pista forestale che, più avanti, si immetterà a sua volta nella strada forestale percorsa all’andata.     
 
 
METEO. 
      Cielo poco nuvoloso, con intensificazione della nuvolosità dal pomeriggio. Vento a livello di leggera brezza. Temperatura alla partenza 21°, alla cima del Monte Sesilis 25°, al termine 21°.
 
FREQUENTAZIONE.
       Parecchia gente al Rifugio Tita Piaz e nei dintorni del passo, ma appena ci si addentra nel bosco regna la solitudine.
 
COMPAGNI:  Manuela, Andrea e Paolo.

Tourengänger: Alberto C.
Communities: Hikr in italiano


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