Val Grosina: Monte Storile


Publiziert von cai56 , 4. Juni 2023 um 09:44. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 Juni 2023
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1380 m
Abstieg: 1380 m
Strecke:Circolare 16,92 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Grosio lungo le statali 36 e 38; a centro paese svoltare a sinistra in direzione Val Grosina. Dopo un tratto di panoramici tornanti, prima di raggiungere Fusino, in corrispondenza di un parcheggio sulla sinistra dopo la chiesa di San Giacomo, si svolta con un tornante a destra e si prosegue - fra asfalto e sterrato - fino ad una curva con due ville nuove. Parcheggio all'interno del tornante, un paio di posti. Stranamente la strada non presenta alcun cartello di divieto ai non autorizzati...

Nell'ottobre scorso avevamo avuto modo di salire alla cima del Monte Varadega (https://www.hikr.org/tour/post175461.html) che ha costituito uno dei due pilastri della terza linea di difesa in corrispondenza della strettoia di Sondalo/Grosio nel corso della Prima Guerra Mondiale; quest'oggi andiamo a visitare il secondo, e cioè il Monte Storile, che si trova all'estremità della cresta di monti che divide la Valtellina dalla Val Grosina orientale partendo dalla Cima Piazzi. Anche qui i resti delle strutture militari sono cospicui, specialmente sulla cima, mentre le vie di accesso a partenza dal fondovalle, stante la maggior ripidità del versante, hanno subito maggior deterioramento. Esisterebbe la possibilità di partire addirittura da Ravoledo, ma su traccia priva di segnali ed attraverso recenti frane e resti di un grave incendio. Più lineari le alternative da Sommacologna (Sondalo) ed Eita (Val Grosina orientale), che abbiamo in parte seguito in discesa, soprattutto quest'ultima.


Dalla località Poda, dove si trovano due belle baite (il largo spazio all'esterno del tornante è terreno privato), si imbocca - indicazioni - il primo tratto della mulattiera militare, qui piuttosto inerbata, che con alcune curve sale a raggiungere il tornante soprastante [Qui il parcheggio sarebbe nettamente più agevole se non fosse che attualmente è quasi del tutto occupato da un enorme cumulo di rami di risulta da attività forestali]. Appena a fianco del sentiero si può notare una interessante postazione in galleria, il cui arco di accesso riporta la data 1916, ma proseguendo - nuove indicazioni - si ritrova la strada militare conservata in ottime condizioni; si percorre quindi una sequenza di tornanti costruiti nella classica forma, con muri a secco di sostegno a valle e protezione a monte. Raggiunta la base di un vasto prato in salita (Mezül), lo si contorna verso destra dapprima con un tratto quasi pianeggiante, per poi risalirne la pendenza con un'altra serie di tornanti fino a raggiungerne la cima in corrispondenza delle baite di Fasoei, attualmente raggiunte da una pista sterrata carrozzabile. Poco a monte delle abitazioni, rientrando nel bosco, si ritrova la mulattiera che, con la solita sequenza di tornanti, tende a spostarsi gradualmente verso est; e, altrettanto gradualmente, senza quasi farsene accorgere, cambia larghezza di calpestio e diventa definitivamente sentiero. La vegetazione arborea, stanti la quota e l'aridità del terreno, in breve cessa e ci si trova a dover risalire un blando avvallamento prativo, molto ripido e con parecchi inneschi di frana nei traversi; la traccia, spesso assai invasa dall'erba, serpeggia per evitare i sempre più frequenti affioramenti rocciosi o per sfruttarne i passaggi in cengia. [In questo tratto si evitano, presso i bivii indicati, un paio di deviazioni per Cigoz]. La salita sull'erba termina in corrispondenza di una spalla della cresta SSO del Monte Storile; in piano ci si porta al margine di una larga colata di sassi e massi che culmina nella seconda spalla: la salita di questo tratto avviene seguendo al meglio la direttiva di una vecchia linea di reticolati. Quasi ritornati sulla cresta, si trova una traccia pianeggiante che si sposta verso sinistra per andare a raggiungere il crinale; ci sono tre evidenti possibilità per proseguire: una fragile ed infida cengia di ciuffi d'erba, una breve paretina di solida roccia (I°) e la scalata di un muro a secco che sorregge una piazzola da cui si smistano due postazioni in galleria (segni di crollo). Raggiunto il crinale, che da qui alla cima è percorso da una serie di trincee più o meno ben conservate, si segue una sottile traccia nell'erba fino a trovare la croce di vetta del Monte Storile; la struttura, un alto traliccio metallico, sostiene anche un ponte radio del Soccorso Alpino e due relativi armadi tecnici. Qui in cima, dopo che per l'intera salita abbiamo trovato solo le opportune paline a tutti i bivii ma nemmeno un bollo di vernice, iniziano le bandierine CAI provenienti da Sommacologna ed Eita: le seguiamo lungo il largo e detritico sentiero che percorre la dirupata cresta nord fino all'erboso Passo della Forcola. Si tralascia sulla destra la discesa verso Sommacologna e si prosegue in falsopiano verso il lunghissimo traverso in direzione del fondo della Val Grosina orientale; la discesa è costante, ma sempre comoda attraverso una bellissima distesa di conifere, il cui sottobosco è un compatto strato di rododendri, ginepri e mirtilli. Alla fine, dopo anche alcune pareti rocciose rosse e verticali, si sbuca negli ampi spazi delle Baite Redasco, una serie di agglomerati di villette, stalle e cascine, ormai raggiungibili da una pista sterrata da Eita; si segue la carrozzabile verso sinistra, si compie un tornante, si affianca una chiesetta e poco oltre si trova la deviazione per Cigoz. Le mappe indicano la presenza di un sentiero, ma attualmente la traccia risulta fortemente allargata per il transito di biciclette, anche se talora il grado di pendenza raggiunge livelli improponibili anche per la pedalata assistita. Comunque sia, il percorso di circa quattro chilometri segue il profilo delle pendici del Monte Storile, che qui in basso è solcato da diversi valloni scoscesi; dopo alcuni strettissimi tornanti si raggiunge il culmine della salita in corrispondenza di una spianata erbosa con fontana ed area picnic ("Bergamasc"). Da qui la mulattiera si allarga a pista sterrata che scende gradualmente alla radura della Piana (a fianco della strada il curioso "Rifugio dell'Albero), per poi raggiungere Cigoz, con alcune costruzioni rinnovate ed un vecchissimo fienile di legno ("carden"). Seguendo lo sterrato si prosegue nell'avvicinamento al punto di partenza, e fortunatamente un buon tratto di sentiero - anche se in evidente disuso - permette di accorciare la percorrenza scendendo quasi in linea retta (si evitano veramente tanti tornanti) ai due agglomerati di Menarel (Menarolo Superiore ed Inferiore). In breve si raggiunge quindi il tratto di mulattiera fra i primi due tornanti iniziali.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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T2
20 Jul 19
Monte Storile da Sondalo · NrcSlv

Kommentare (2)


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sciurapina hat gesagt:
Gesendet am 4. Juni 2023 um 20:52
La Valgrosina non tradisce mai :-)

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Juni 2023 um 08:07
E se la predica viene da cotanto pulpito... ;-)))


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