Pizzi Taneda e Corandoni tra tanti e tanti laghetti…


Publiziert von imerio , 25. Juni 2022 um 17:06. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:23 Juni 2022
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo del Sole 
Zeitbedarf: 6:30
Aufstieg: 1105 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Percorrere l’autostrada per il Gottardo ed uscre a Piotta (prima di Airolo), per poi raggiungere la località di Cadagno di Fuori (P a pagamento per 15 CHF/€: solo monete) dopo aver costeggiato il Lago Ritom.

Oggi avremmo dovuto andare nella zona del Legnone ma, con i rifugi della zona ancora chiusi in settimana, abbiamo accettato più che volentieri la proposta di Giorgio (dei Girovagando) di effettuare un’uscita in Val Leventina, visto che è da due anni che non faccio escursioni in Svizzera (da quando c’è il Covid) e soprattutto visto che per me questa è una zona dove finora non mi ero mai spinto.
Percorsa l’autostrada per il Gottardo ed usciti a Piotta (prima di Airolo), abbiamo raggiunto la località di Cadagno di Fuori (P a pagamento per 15 CHF/€: solo monete) dopo aver costeggiato il Lago Ritom, con acque molto basse a causa di lavori di  manutenzione in corso nei pressi della diga.
Partiti alle 7.30, abbiamo seguito il sentiero ascendente che, con pendenza non esagerata, ci ha condotti al Lago di Tom, per poi proseguire con pendenza un po’ più sostenuta verso i Laghetti di Taneda e raggiungere infine la Bassa del Lago Scuro, da dove abbiamo potuto ammirare l’omonimo laghetto e la prima meta di giornata, rappresentata dal Pizzo Taneda (m 2667).
Dopo una breve sosta, dove abbiamo studiato la via più logica per salire la cima, abbiamo affrontato direttamente il versante sfasciumato che dà proprio sulla bocchetta che avevamo appena raggiunto, tratto che risulterà quello più impegnativo dell’escursione, vuoi per la ripida pendenza e vuoi perché molte rocce risultavano ancora bagnate e viscide, cosa che ci ha imposto di salire con la giusta concentrazione.
Raggiunta la panoramica cima, dopo le foto di rito abbiamo iniziato la discesa per il più appoggiato versante nord fino a costeggiare il Lago dello Stabbio e il Lago dell’Isra, situati alla base del Pizzo Corandoni, la nostra seconda meta di giornata.
Avendo studiato il percorso di salita dalla cima del Pizzo Taneda, abbiamo superato la Bocchetta degli Oréi per poi risalire un largo canalone sfasciumato, puntando alle base delle placconate delimitanti la cresta del Pizzo Corandoni (m 2659) dal suo verticale versante sud; durante questa salita abbiamo trovato le rocce asciutte, e questo ha agevolato la nostra progressione, anche in questo caso effettuata tra ripide tracce di prati e belle placconate rocciose.
Raggiunta anche qui la cima con panorama spettacolare su tutte le montagne circostanti e visto il vento bello teso e freddo, abbiamo iniziato subito la facile discesa verso la Bocchetta della Miniera,  posta ai margini di una caratteristica ed estesa piattaforma rocciosa (Piatto della Miniera) dove abbiamo finalmente consumato il nostro pranzo anche qui di fianco ad alcuni piccoli laghetti.
Ristorati e riposati, siamo quindi ripartiti percorrendo il sentiero verso il sottostante Lago di Dentro, molto ripido nella sua prima parte (vietato inciampare) e poi più tranquillo nel secondo tratto, dove si costeggia un bel promontorio che delimita il lago dalla vallata sottostante, che abbiamo  infine raggiunto per tornare al punto di partenza passando per la Capanna Cadagnoe chiudendo così il nostro spettacolare anello.
Che dire, spostando l’escursione da ieri a oggi, abbiamo potuto godere di una giornata dal meteo superbo (pioggia prevista solo dopo le 18.00) disturbata solo a tratti da un vento piuttosto  fresco, che non ci ha fatto certo rimpiangere l’afa della pianura.
Devo dire che Giorgio, profondo conoscitore di questi luoghi insieme ai suoi compagni dei Girovagando, è stato un compagno d’eccezione, sia nella preparazione a tavolino del percorso, sia nell’indicarci le numerose cime che abbiamo potuto ammirare: molti dei nomi che ci ha detto li conoscevo solo avendo letto altre relazioni, altri invece sono stati delle  novità, e comunque questa uscita ha avuto lo scopo, almeno per me, di conoscere e di inquadrare meglio questo territorio in vista di future escursioni, anche invernali (a partire dalla Capanna Garzonera…).
Un bravo anche a Gigi e Giordano che hanno affrontato con il giusto spirito questa bella e faticosa prova, che poteva sembrare ambiziosa, e che invece  ci ha regalato momenti indimenticabili sia in riferimento all’ambiente in cui ci siamo mossi, e sia per i panorami davvero unici: certo che vedere così tanti laghetti ci ha fatto dimenticare il problema della siccità che stiamo vivendo in questi giorni.
Incontro con l’animale molto positivo visto il numero notevole di marmotte avvistate, anche se l’ungulato si è fatto invece un po’ desiderare.






Vista da Giorgio  ( giorgio59m)

Oggi sono il solo rappresentante del gruppo, impegni di varia natura tengono i miei compagni lontani dalle montagne.
Poco da aggiungere alla precisa descrizione di Imerio.
La zona la conosco abbastanza bene, ma le due cime di oggi mi mancavano, e sono rimasto affascinato dalla bellezza dei panorami visti dall'alto.
I tratti fuori sentiero per le cime belli e selvaggi al punto giusto, i laghetti ... beh sono la magia del Ritom, non si riesce neppure a contarli.
Alla prossima

   
Andata al Pizzo Taneda 4.5Km 2:45 15m soste
Andata al Pizzo Corandoni 7.3Km 4:40 20m soste
Andata al pranzo (Piatto della Miniera) 7.8km 5:00
Ritorno 4.3km 1:45 5m soste
Percorso totale 12.1Km  8:00 6:20 di cammino
Dislivello relativo 780mt
Dislivello assoluto 1100mt
   

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Kommentare (2)


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Emanuela hat gesagt:
Gesendet am 26. Juni 2022 um 11:33
Della Svizzera conosco "solo" l'Engadina, e un poco verso Splugen, entrambe meno lontane, tutto il resto per me è nuovo.
Questo posto è veramente meraviglioso!
Taneda, così viene chiamato il fiore dell'achillea nel Bormino, in Valmalenco e nel Livignasco.
Viene usata per l'omonimo amaro, di cui però non ne conosco il profumo.
Forse la vostra cima è stata chiamata così per l'abbondante presenza di questo fiore: ne avete visti? O magari è solo un caso.
Bella gita, Manatt & Giorgio

Ciao
E.la

imerio hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Juni 2022 um 14:05
Anche per me, la Val Leventina è stata una bella scoperta che, grazie a Giorgio ho potuto fare. Sul nome Taneda, ti confermo che anni fa a Bormio avevo preso un liquore che si chiamava così, però di fiori di achillea non ne abbiamo visti. Ciao. Imerio.


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