Cresta della Valbella: Cima Li Dornaj (quota 1283) - Val Mastallone
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Secondo la mappa mineraria del 1759 ad opera di Ignazio Bourgiotti, un sentiero da Cravagliana risaliva la Comba di Ca' dei Giuli, valicava la Cresta della Valbella e scendeva alla miniera della Bondala, sul versante Nord.
Del vecchio sentiero non troveremo nulla e non scenderemo in cerca della miniera (che sembra si possa raggiungere senza particolari difficoltà dal versante di Valbella) ma sarà l'occasione per percorrere un tratto della selvaggia Cresta della Valbella. Da questa particolare prospettiva risaltano alcune cime minori, in particolare il Massale, che da qui giustifica ampiamente l'appellativo di "penna aguzza" riferito dal Ravelli, e la bellissima cresta dei Toni, culminante nell'affilata Cima di Grignano.
Annotazioni
Da Ca' dei Giuli (Ca' Giulia sulle mappe più recenti) in avanti non c'è sentiero e si concatenano tracce intermittenti in ambiente non difficile ma selvatico, adatto a chi è abituato a muoversi in luoghi imboscati privi di riferimenti. La cresta presenta facili passaggi su roccia (max I), in parte anche esposti.
Il percorso di discesa seguito, sul versante Sud, è su terreno ripido, insidioso in quest'occasione per la neve marcia.
Il percorso
Da Cravagliana prendiamo l'ottimo sentiero 572 per il Santuario del Tizzone e lo seguiamo fino a Ca' dei Giuli (Cagiua secondo la segnaletica presente in loco; circa 30' da Cravagliana).
Qui traversiamo a sinistra (Ovest) su una buona traccia entrando nel vallone principale, che conviene risalire inizialmente in prossimità del greto puntando ad un rimboschimento di abeti. Saliamo quindi la costa sulla destra (Est) fino ad una zona dove la pendenza diminuisce, prima di traversare a destra (Est) verso la Cresta della Valbella che si raggiunge in corrispondenza ad una depressione a circa 1150 m. Verosimilmente è questo il valico noto come Sella Bassa della Valbella.
Da qui seguiamo la cresta, dapprima rocciosa, poi sempre più "camminabile" fino ad un'anticima (circa 1225 m), seguita da un salto. Scendiamo al colletto successivo poggiando sul versante Nord e procediamo fino alla Cima Li Dornaj (quota 1283; circa 2:30 da Ca' dei Giuli, divagazioni incluse).
Lo strano toponimo è presente solo sulla mappa del 1759 ed è stato riportato in tempi recenti anche su OSM, mappa che riceve il contributo di numerosi appassionati.
La prosecuzione verso la Sella del Nico presenta dei tratti rocciosi, probabilmente aggirabili sui ripidi fianchi, ma le condizioni della neve di oggi ci fanno desistere dal proposito rimandandolo a stagioni più adatte.
Scendiamo quindi direttamente sulla dorsale Sud, inizialmente ampia e priva di difficoltà.
Quando la pendenza aumenta, deviamo a destra (Ovest), attraversando due canali. Scendiamo quindi una facile dorsale fino ad arrivare nei pressi di un abetaia, dove deviamo a sinistra (Est) per riattraversare l'ultimo canale su una traccia evidente, a valle di una piccola cascata. Giunti sul versante opposto, traversiamo inizialmente in direzione SE e poi ci abbassiamo su un facile pendio intersecato dai tornanti di un vecchio sentiero, fino a ritrovare il percorso segnalato poco sopra Ca' dei Giuli.
Da qui in avanti il rientro avviene sul medesimo sentiero dell'andata (meno di 2 ore dalla Cima Li Dornaj a Cravagliana).
Da Ca' dei Giuli (Ca' Giulia sulle mappe più recenti) in avanti non c'è sentiero e si concatenano tracce intermittenti in ambiente non difficile ma selvatico, adatto a chi è abituato a muoversi in luoghi imboscati privi di riferimenti. La cresta presenta facili passaggi su roccia (max I), in parte anche esposti.
Il percorso di discesa seguito, sul versante Sud, è su terreno ripido, insidioso in quest'occasione per la neve marcia.
Il percorso
Da Cravagliana prendiamo l'ottimo sentiero 572 per il Santuario del Tizzone e lo seguiamo fino a Ca' dei Giuli (Cagiua secondo la segnaletica presente in loco; circa 30' da Cravagliana).
Qui traversiamo a sinistra (Ovest) su una buona traccia entrando nel vallone principale, che conviene risalire inizialmente in prossimità del greto puntando ad un rimboschimento di abeti. Saliamo quindi la costa sulla destra (Est) fino ad una zona dove la pendenza diminuisce, prima di traversare a destra (Est) verso la Cresta della Valbella che si raggiunge in corrispondenza ad una depressione a circa 1150 m. Verosimilmente è questo il valico noto come Sella Bassa della Valbella.
Da qui seguiamo la cresta, dapprima rocciosa, poi sempre più "camminabile" fino ad un'anticima (circa 1225 m), seguita da un salto. Scendiamo al colletto successivo poggiando sul versante Nord e procediamo fino alla Cima Li Dornaj (quota 1283; circa 2:30 da Ca' dei Giuli, divagazioni incluse).
Lo strano toponimo è presente solo sulla mappa del 1759 ed è stato riportato in tempi recenti anche su OSM, mappa che riceve il contributo di numerosi appassionati.
La prosecuzione verso la Sella del Nico presenta dei tratti rocciosi, probabilmente aggirabili sui ripidi fianchi, ma le condizioni della neve di oggi ci fanno desistere dal proposito rimandandolo a stagioni più adatte.
Scendiamo quindi direttamente sulla dorsale Sud, inizialmente ampia e priva di difficoltà.
Quando la pendenza aumenta, deviamo a destra (Ovest), attraversando due canali. Scendiamo quindi una facile dorsale fino ad arrivare nei pressi di un abetaia, dove deviamo a sinistra (Est) per riattraversare l'ultimo canale su una traccia evidente, a valle di una piccola cascata. Giunti sul versante opposto, traversiamo inizialmente in direzione SE e poi ci abbassiamo su un facile pendio intersecato dai tornanti di un vecchio sentiero, fino a ritrovare il percorso segnalato poco sopra Ca' dei Giuli.
Da qui in avanti il rientro avviene sul medesimo sentiero dell'andata (meno di 2 ore dalla Cima Li Dornaj a Cravagliana).
Tourengänger:
atal

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