Pizzo d'Eus


Publiziert von imerio , 2. Mai 2020 um 21:45.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:25 April 2016
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1200 m
Strecke:Lavertezzo (Rancone) - Pizzo d'Eus.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Uscire dall'autostrada al casello di Rivera seguendo poi le indicazioni per Locarno. Seguire poi le indicazioni per la Val Verzasca che va risalita fino a Lavertezzo dove si parcheggia.

Descrizione (dalla guida escursionistica “Ticino e Mesolcina”) e commenti (in corsivo):
A Lavertezzo (536 m), pochi metri a Sud del ponte sul fiume che raccoglie le acque delle tre valli che vi confluiscono, ha inizio una scalinata che porta alle baite della frazione Rancone(594 m) e a quelle di Costa (667 m).
Siamo nella media Val Verzasca (Svizzera), raggiunta come le volte precedenti da Chiasso, uscita Rivera e poi verso Locarno.
Dalle case più alte di Costa il sentiero entra nella valle a Est-Nord-Est. Dopo essere passati da una cappellina, si scende al ponte sul torrente della ValCarecchio, che qui corre in una specie di trincea nella roccia. Al di là del ponte il sentiero si alza a scalini, fa un tornante e poi entra decisamente verso la Val Carecchio.
Arrivati a Lavertezzoabbiamo avuto difficoltà di parcheggio, tutti i posti erano a pagamento (max3 h.) e solo fuori dal paese c’era un parcheggio a pagamento a tempo indeterminato; abbiamo quindi scelto la soluzione di salire in auto a Rancone, percorrendo un breve tratto di strada riservata ai residenti (dopo aver sentito un valligiano –Jhonny-che ci ha dato il via libera…).
Dopo circa 250 metri si lascia il sentiero principale della Valle e si prende quello che risale ripidissimo a sinistra: ci attendono più di ottocento metri di dislivello per arrivare all’alpeggio! Il sentiero è formidabile, passa da Rodana (861m) e sotto la parete meridionale del Pizzo d’Eus (con vie di arrampicata) e ha perfino scalini scavati nella roccia. Un’ultima salita tra pendii erbosi annuncia l’arrivo all’alpeggio di Eus (1.603 m), che ha le cascine sistemate come un cuore e nel cuore della sella.
Prima della giusta deviazione abbiamo seguito un altro sentiero, ma ci siamo subito accorti che non era quello giusto e quindi dietrofront ! La salita è stata veramente dura, molto ripida e con pochissimi attimi di pausa. Belli e caratteristici i due passaggi sulle placche rocciose inclinate sotto la parete sud del Pizzo d’Eus, dove sono stati scolpiti degli scalini nella roccia.
Per andare alla cima del Pizzo d’Eus(1.728 m) si percorre il sentierinoche si mantiene sulla corta cresta di collegamento con Eus.
Poco prima della cima erbosa, c’è anche il libro di vetta dove abbiamo lasciato i nostri commenti.
Bella escursione, questa volta effettuata con Mario con il quale ho potuto fare qualcosa di più impegnativo (sentiero “T3”), in una zona molto selvaggia e poco frequentata, con un dislivello intorno ai 1.200 m.
L’alpeggio di Eus è un posto veramente unico, sospeso tra due vallate e costruito su una bella e panoramica sella erbosa.
Certo c’è da chiedersi chi abbia potuto stabilirsi qui nel passato, visto che le mucche non potevano essere portate lassù, al massimo qualche gregge di capre.
Bella giornata anche se con un po’ di vento e piuttosto fredda (soprattutto al mattino), cosa che ci ha costretti a mangiare al riparo di un  muro di una baita, senza poter sfruttare un bel tavolino in pietra situato in posizione panoramica ma ventosa; purtroppo nessuna delle baite era utilizzabile come punto di sosta.
Durante la salita abbiamo incontrato un camoscio che ci è passato vicino nella sua fuga verso valle.
Al ritorno ci siamo fermati per pochi minuti a monte di Lavertezzo per ammirare le acque smeraldine del Torrente Verzasca, che qui scorre in mezzo a degli spettacolari lastroni di roccia. 


Tourengänger: imerio
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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GIBI hat gesagt:
Gesendet am 3. Mai 2020 um 07:33
Bravi molto bello l’Eus ... da tempo nei miei programmi ma per un motivo o per l’altro io non ci sono ancora salito, ricordo poi che in molte relazioni si dice che la zona sia un noto viperaio ... voi non ne avete trovate ?

ciao Giorgio

imerio hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Mai 2020 um 13:27
Noi non abbiamo visto vipere, però la temperatura era piuttosto bassa e quando fa freddo gli ofidi non si muovono... ciao.


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