Piz Uccello

Descrizione: il Pizzo Uccello (o Vogelhorn) è un elegante scoglio dalle forme slanciate, talmente caratteristico da essere parte integrante del paesaggio di San Bernardino. Verso il passo infatti precipita con pareti rocciose di aspetto dolomitico. La salita si svolge su sentiero, anche se ripido, fino alla cresta finale, che presenta tratti attrezzati, in parte esposti.
Per raggiungerlo si parte dal grande parcheggio nei pressi della ditta che imbottiglia l'acqua minerale di S. Bernardino.
Il sentiero attraversa subito il Ride Fontanalba su di un piccolo ponticello e sale addentrandosi nel Bosch di Pescion. Si sale fino a Pian Lumbrif(1.854 m) e da qui, seguendo il sentiero sulla destra, si sale a Cassina de Vignuna 2.115 m.
Da Cassina de Vignun parte il sentiero alpino (bianco-blu-bianco) segnalato con radi e sbiaditi segnavia che, alzandosi per pendii erbosi, porta verso N al grande omino di sassi posto a quota 2.382 m (utilissimo riferimento ben visibile dal basso).
Si continua poi seguendo il sentiero meglio segnalato che risale la ripida Foppa del Piz, arrivando così all'intaglio sulla cresta tra la Cima S e la Cima N. Infine, seguendo l'aereo filo di cresta, dove sono state poste delle catene per agevolare il passaggio (unico tratto che presenta difficoltà), si raggiunge la Cima S del Piz Uccello che sovrasta San Bernardino, sulla quale si trova un omino di pietre che custodisce il libro di vetta.
Dalla cima il panorama è veramente stupendo, ci appaiono davanti il Piz de la Lumbreida, il Pizzo Tambò, l'impressionante lama del Piz Cavriola, il Piz de Mucia, il Piz Moesola, I Rodond e tante altre stupende vette! Impossibile elencarle tutte!
Sotto di noi invece il paese di San Bernardino, la bellissima Val Vignun, ricca di coloratissime varietà di fiori e, dall'altra parte, la strada e il Passo del San Bernardino.
Commenti: Bella escursione su una montagna che già lo scorso anno avevo in mente di salire.
Partiti da San Bernardino (Val Mesolcina– CH) di buon’ora, ci siamo subito infilati nella Val Vignun per salire verso il Piz Uccello, con qualche perplessità dettata dal tempo non eccezionale (temperatura + 6 C°, vento teso e nuvole grigie).
Molto duro il tratto che sale la Foppa del Piz, che comunque abbiamo risalito di buon passo, concentrandoci poi sull’ultimo tratto di cresta che in effetti presenta una certa esposizione e che con roccia bagnata diventerebbe un serio problema. Spettacolare il panorama dalla cima, anche se un po’ limitato dalla nuvolosità presente nel corso della giornata.
Ridiscesi in Val Vignun, abbiamo poi deciso di risalirla fino al passo che scende nella più selvaggia Val Curciusa.
Questo tratto di percorso si svolge in una vallata aperta, frequentata nella prima parte da mucche al pascolo, mentre verso il passo la presenza dell’uomo e delle sue attività stanno scomparendo, lasciando il posto solo al fischio delle marmotte.
Raggiunto lo Strec de Vignun, abbiamo finalmente consumato il ns. pranzo, circondati da un magnifico scenario tra praterie alpine e zone rocciose culminanti alla ns. destra con la Punta Vignone e il Pizzo Lumbreida.
Dopo la giusta sosta, abbiamo intrapreso la via del ritorno ancora seguendo la Val Vignun, con il tempo in via di miglioramento verso San Bernardino, ma sempre un po’ incerto nelle parti più alte.
Avvistati due scoiattoli nel bosco vicino a San Bernardino e numerose marmotte lungo la Val Vignun, ma nessun ungulato.