Varallo Pombia – Campo dei Fiori

Descrizione: per raggiungere la località di partenza (chiesetta del Lazzaretto), occorrere percorrere la superstrada per l’aeroporto della Malpensa, uscire all’indicazione per Somma Lombardo e seguire quindi i cartelli per Varallo Pombia– Novara.
Superato il Fiume Ticino alla diga di Porto della Torre, si segue la SS 336 ancora per 1,5 km e poi si parcheggia in uno slargo sulla destra, quasi al termine della salita dopo la quale si entra in Varallo Pombia.
L’escursione parte dalla chiesetta del Lazzaretto, visibile a sinistra al termine della salita e segue mulattiere e sentieri nel bosco nella zona denominata “Campo dei Fiori); l’andamento è prevalentemente pianeggiante, se si esclude la breve discesa finale che porta al Tombone della Roggia Molinara posto a poche centinaia di metri dal Ticino.
Questi sentieri li ho già percorsi in mtb, ma questa volta, insieme a Damiano e Mario, abbiamo voluto percorrerli con più calma a piedi, raggiungendo dapprima il Sito dei Ciottoli, poi la Roggia Molinara e infine il Ticino.
Camminare nei boschi è sempre appagante, ci si può fermare per guardare i piccoli segni del passaggio degli animali, ascoltare gli uccelli che caratterizzano queste zone, ammirare le opere idrauliche realizzate nei tempi, che hanno permesso di utilizzare le acque del Ticino a scopi irrigui in vastissime zone.
Terminato il giro sopra indicato, siamo ritornati in terra lombarda nei pressi di Turbigo, per visitare il ponte tibetano nella zona dei “Tre Salti”, percorrendo un altro tratto di sentiero lungo il Ticino.
Alla fine è stata una piacevole camminata di 3 ore per circa 8 km nei boschi, con dislivello quasi inesistente (50 m).

Commenti: quando abbiamo programmato questa breve camminata nei boschi del Ticino, non avremmo mai immaginato che sarebbe stata l’unica uscita del mese di marzo, a causa delle misure restrittive introdotte dal Governo contro il Coronavirus, entrate in vigore la mattina successiva a questa escursione, e che dureranno fino ai primi di aprile (almeno speriamo che non vadano oltre…).
Assistiamo in questi giorni a scene surreali, strade e paese deserti, restrizioni mai immaginate, code per fare la spesa, ecc.: ieri per entrare al supermercato abbiamo atteso più di un’ora, in una fila comunque composta e rispettosa delle distanze: chissà se questa brutta esperienza servirà poi a renderci tutti un po’ più civili e pazienti….
Speriamo comunque che tutto questo finisca presto in modo da poter finalmente tornare sulle nostre amate montagne, intanto impieghiamo questo tempo per studiare nuovi itinerari, che apprezzeremo maggiormente dopo questa astinenza forzata.