Sulla strada del ritorno e sempre nel bosco, ecco l’incontro con alcune larve di processionaria. La processionaria del pino è un lepidottero che si nutre delle foglie dei pini e di altre conifere, ed è un infestante molto aggressivo e distruttivo che può portare alla defogliazione totale dell’albero che lo ospita. In autunno, quando le temperature diventano progressivamente più rigide, le processionarie formano un nido sericeo (ne abbiamo visti parecchi), nel quale affronteranno l’inverno. L'attività riprende in primavera, quando le larve abbandonano la pianta ospite e in fila indiana si dirigono in processione (da qui il nome) verso un luogo adatto in cui interrarsi, a circa 15 cm di profondità dove, una volta raggiunta la maturità, si trasformano in farfalle emergendo dal suolo nella stagione estiva. Il loro corpo è ricoperto di peli urticanti, che si disperdono molto facilmente e possono provocare reazioni epidermiche e allergiche, come irritazioni cutanee, asma e congiuntiviti sia agli umani che agli animali domestici.
 
 

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