Costa Chiggia Mt. 2156
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.....ci sono delle vallate (poche) dove il turismo di massa è rimasto lontano....una di queste è sicuramente la Valle Maira, una delle valli cuneesi.
Oggi inizia la nostra tre giorni ininterrotta di ciaspolate in alta Valle Maira, che abbiamo scelto per le sue offerte in termini di vie ciaspolabili… qui non ci sono piste da sci, solo qualche fondista, scialpinista e noi ciaspolatori… a dire il vero non numerosi……..
Il primo giorno è quello del viaggio o meglio del lungo trasferimento da casa nostra alla valle Maira e quindi visti gli orari scegliamo un percorso breve e non impegnativo.
Arriviamo alle 10,30 a Parrocchia di Marmora e alle ore 11,00, proprio mentre arrivava il prete per la Messa, calzate le ciaspole, dalla chiesa parrocchiale seguiamo le indicazioni per Grange Cross, trascurando la strada sulla sinistra (che va bene ugualmente ma compie un giro più ampio) ,raggiungendo in breve un rado boschetto di larici, dal quale poi si esce, approdando su un pianoro in prossimità del Grange Cross .
Ci infiliamo nel bosco soprastante seguendo alcune tracce che si innalzano nei pressi della cappella di San Teodoro, protettore dei pascoli, dove si ha una bella panoramica sul Monviso.
Verso destra il pendio ci porta ad incrociare nuovamente la strada, che seguiremo, con un lungo traverso in graduale pendenza.
Raggiungiamo al termine del bosco un casotto, posto nell’insellatura sotto il Monte Buch.
Con alcuni zig-zag risaliamo il pendio ormai privo di alberi fino a raggiungere la vetta del Monte Buch dalla cui cima si ha una magnifica visuale verso buona parte della Valle Maira ma, soprattutto, sulle cime del Chersogno, Pelvo d'Elva e Monviso.
Di qui scendiamo per cresta alla selletta che divide il monte Buch da Costa Chiggia e riprendiamo la salita tra radi larici, arrivando in breve tempo alla cima di Costa Chiggia .
Qui ci godiamo la meritata pausa, ma l’aria fredda ci costringe a scendere e seguendo le traccie degli sci alpinisti tagliamo per il bosco, accorciando un pò la via del ritorno e giungiamo in breve alla Cappella di San Teodoro, dove il clima è decisamente più caldo e ne approfittiamo per un'altra sosta… e poi viaaaa…non a casa ma all’albergo e domani???….. Monte Estelletta....!!!!
Nadia e Graziano
Oggi inizia la nostra tre giorni ininterrotta di ciaspolate in alta Valle Maira, che abbiamo scelto per le sue offerte in termini di vie ciaspolabili… qui non ci sono piste da sci, solo qualche fondista, scialpinista e noi ciaspolatori… a dire il vero non numerosi……..
Il primo giorno è quello del viaggio o meglio del lungo trasferimento da casa nostra alla valle Maira e quindi visti gli orari scegliamo un percorso breve e non impegnativo.
Arriviamo alle 10,30 a Parrocchia di Marmora e alle ore 11,00, proprio mentre arrivava il prete per la Messa, calzate le ciaspole, dalla chiesa parrocchiale seguiamo le indicazioni per Grange Cross, trascurando la strada sulla sinistra (che va bene ugualmente ma compie un giro più ampio) ,raggiungendo in breve un rado boschetto di larici, dal quale poi si esce, approdando su un pianoro in prossimità del Grange Cross .
Ci infiliamo nel bosco soprastante seguendo alcune tracce che si innalzano nei pressi della cappella di San Teodoro, protettore dei pascoli, dove si ha una bella panoramica sul Monviso.
Verso destra il pendio ci porta ad incrociare nuovamente la strada, che seguiremo, con un lungo traverso in graduale pendenza.
Raggiungiamo al termine del bosco un casotto, posto nell’insellatura sotto il Monte Buch.
Con alcuni zig-zag risaliamo il pendio ormai privo di alberi fino a raggiungere la vetta del Monte Buch dalla cui cima si ha una magnifica visuale verso buona parte della Valle Maira ma, soprattutto, sulle cime del Chersogno, Pelvo d'Elva e Monviso.
Di qui scendiamo per cresta alla selletta che divide il monte Buch da Costa Chiggia e riprendiamo la salita tra radi larici, arrivando in breve tempo alla cima di Costa Chiggia .
Qui ci godiamo la meritata pausa, ma l’aria fredda ci costringe a scendere e seguendo le traccie degli sci alpinisti tagliamo per il bosco, accorciando un pò la via del ritorno e giungiamo in breve alla Cappella di San Teodoro, dove il clima è decisamente più caldo e ne approfittiamo per un'altra sosta… e poi viaaaa…non a casa ma all’albergo e domani???….. Monte Estelletta....!!!!
Nadia e Graziano
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