Pieve di San Maurizio a Roccaforte Mondovì
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Io ed Anna amiamo molto il romanico e non perdiamo occasione per visitare chiese, pievi, battisteri ed altri esempi di questo stile.
Trovandoci nel comune di Roccaforte Mondovì per una settimana di ferie cogliamo quindi l'occasione per visitare uno dei più pregevoli esempi di architettura romanica in Piemonte, la pieve di San Maurizio, cui il libro dedicato al Romanico di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta dedica due pagine.
Conclusa la nostra prima gita nel Parco Naturale del Marguareis ci rechiamo a Roccaforte e in piazza troviamo le indicazioni per la pieve.
A dire il vero il cartello è alquanto sibillino: dice infatti "possibilmente aperta dalle 15 alle 18" , vabbè, siamo qui andiamo a vedere.
La pieve si trova appena fuori dal paese, si attraversa il ponte sul torrente Ellero, da cui si intravvedono le rovine del castello, e dopo una leggera salita ecco la chiesa di San Maurizio.
La porta è aperta, entriamo, un'anziana signora sta illustrando la storia e gli affreschi ad un piccolo gruppo di persone. Ci invita a seguire la spiegazione promettendoci di riprendere successivamente le parti che ha già illustrato.
Ascoltiamo le spiegazioni ma nel frattempo lo sguardo spazia intorno affascinato dalla bellezza degli affreschi che ricoprono le pareti. I dipinti della navata maggiore, più antichi, hanno subito maggiormente le ingiurie del tempo ma sono comunque interessanti. Quelli che però ci colpiscono maggiormente si trovano nell'abside della navata minore: sono divisi in tre fasce, in alto un Cristo in mandorla ma con un Tetramorfo inusuale: i simboli degli Evangelisti sono infatti sorretti da Angeli Serafini.
Nella fascia centrale si vedono invece gli Apostoli rappresentati con toni sul giallo ed il rosso. La staticità delle figure e la fissità degli sguardi richiama le pitture Bizantino - Pisane.
Il velario sottostante, in ottimo stato di conservazione, ha delle figure molto più dinamiche e vive.
Questa piccola chiesa conserva dei magnifici esempi di pittura romanica Monregalese.
Trovandoci nel comune di Roccaforte Mondovì per una settimana di ferie cogliamo quindi l'occasione per visitare uno dei più pregevoli esempi di architettura romanica in Piemonte, la pieve di San Maurizio, cui il libro dedicato al Romanico di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta dedica due pagine.
Conclusa la nostra prima gita nel Parco Naturale del Marguareis ci rechiamo a Roccaforte e in piazza troviamo le indicazioni per la pieve.
A dire il vero il cartello è alquanto sibillino: dice infatti "possibilmente aperta dalle 15 alle 18" , vabbè, siamo qui andiamo a vedere.
La pieve si trova appena fuori dal paese, si attraversa il ponte sul torrente Ellero, da cui si intravvedono le rovine del castello, e dopo una leggera salita ecco la chiesa di San Maurizio.
La porta è aperta, entriamo, un'anziana signora sta illustrando la storia e gli affreschi ad un piccolo gruppo di persone. Ci invita a seguire la spiegazione promettendoci di riprendere successivamente le parti che ha già illustrato.
Ascoltiamo le spiegazioni ma nel frattempo lo sguardo spazia intorno affascinato dalla bellezza degli affreschi che ricoprono le pareti. I dipinti della navata maggiore, più antichi, hanno subito maggiormente le ingiurie del tempo ma sono comunque interessanti. Quelli che però ci colpiscono maggiormente si trovano nell'abside della navata minore: sono divisi in tre fasce, in alto un Cristo in mandorla ma con un Tetramorfo inusuale: i simboli degli Evangelisti sono infatti sorretti da Angeli Serafini.
Nella fascia centrale si vedono invece gli Apostoli rappresentati con toni sul giallo ed il rosso. La staticità delle figure e la fissità degli sguardi richiama le pitture Bizantino - Pisane.
Il velario sottostante, in ottimo stato di conservazione, ha delle figure molto più dinamiche e vive.
Questa piccola chiesa conserva dei magnifici esempi di pittura romanica Monregalese.
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