Itinerario circolare dal campo base del Landmannalaugar al Bláhnúkur
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L’escursione ha inizio ben prima di cominciare a camminare, del resto l’Islanda non è tirchia di paesaggi magnifici a portata anche della sola auto. Noi siamo partiti da Flúðir e presto ci siamo immersi nella riserva naturale di Fjallabak, di cui il Landmannalaugar fa parte. Ogni tanto una sosta, vuoi per preparare la jeep per lo sterrato, vuoi per ammirare i panorami e fare foto.
Per esempio merita una deviazione dalla strada principale il cratere del Ljotipollur, la “brutta pozzanghera” che non è nè brutta e nemmeno una pozzanghera!
Proseguendo verso il campo base del Landmannalaugar si aprono scorci magnifici su laghi e montagne colorate dove i residui delle nevicate aprono visioni indescrivibili.
Cosa rende così incredibilmente colorati questi paesaggi? La regione è nota per la sua complessa origine geologica legata al vulcano Torfajökull (ghiacciaio di Torfi) con formazioni geologiche che risalgono a 800.000 anni fa, ma con eruzioni che anche in epoche recenti hanno prodotto una delle zone dell’isola più ricche di riolite, il minerale che è la causa principale degli psichedelici colori di queste montagne.
Si arriva alla fine della strada al campo base dove dopo un breve break ci prepariamo all’escursione vera e propria.
Dal Landmannalaugar parte uno dei trekking più famosi dell’isola (…e del mondo): il Laugavegur, che collega quest’area con la regione altrettanto magnifica di Þórsmörk e che volendo prosegue fino alla costa alla cascata di Skógafoss. Noi questa volta ci accontenteremo di un assaggio, rimandando al futuro (…chissà) il completamento dell’opera. Partiamo dal campo base seguendo il sentiero del Laugavegur, che, all’interno di un campo di lava, tra ossidiana e fumarole ci porta con agio verso la montagna di Brennisteinsalda.
Arrivati ai piedi di Brennisteinsalda troviamo il cartello che ci fa deviare verso sinistra per prendere di petto la salita verso il Bláhnúkur. Questa montagna, sempre di riolite (ma incredibilmente con un colore scuro completamente diverso da quello dei monti che la circondano), si staglia sopra il campo base di Landmannalaugar e costituisce una deviazione rispetto al percorso classico del Laugavegur (del resto il nostro obiettivo oggi è rientrare al campo base).
Il sentiero dopo un inizio facile si fa scosceso e scivoloso. Risalendo con una certa fatica, ma senza rilevanti difficoltà, si arriva alla cresta e quindi alla cima.
Il panorama si stende magnifico e selvaggio in tutte le direzioni, offrendo viste fino ai lontani ghiacciai di Vatnajökull, Hofsjökull e Langjökull.
La discesa inizia verso nord seguendo il facile e chiaro sentiero di cresta. Prima di raggiungere la ripida fine della cresta si gira a sinistra e si raggiunge la golena rocciosa che ci porta, dopo un guado a raggiungere nuovamente il campo base.

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