cascata Cà D'Faret
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Mi aggrego ad una coppia di amici che ha in programma la Goulotte del Comandante in Albigna.
Arriviamo alla base della funivia, dove lasciamo l'auto, e risaliamo qualche metro sulla strada principale per imboccare poi un sentiero già innevato, sul lato destro. Risaliamo il secco torrente, calpestando neve fra ciottoli medio grossi. Saliamo molto lentamente, stando attendi a non finire in qualche buco coperto fra i grossi sassi. Ad un'ora e mezza dalla macchina siamo a meno della metà dell'avvicinamento. Decidiamo di tornare indietro ed esplorare una zona più accessibile. La traccia caricata si riferisce a questo tratto.
Proseguiamo in auto lungo la strada fino a trovare un cartello sulla destra "Cà d'Faret". Saliamo e posteggiamo l'auto in uno spiazzo. La magra cascata è visibile e la raggiungiamo in pochi minuti.
Ivan parte con il primo tiro e porta su 2 corda per una 20ina di metri (sosta su chiodo nella roccia, integrato con altri 2 chiodi). Sale Francesca e per finire io, tenendoci sul lato destro della cascata. Questo primo tratto è quello più difficoltoso, ma decidiamo di soffermarci su questo. Ivan attrezza così 2 viti da ghiaccio per creare 2 moulinette.
Scendiamo e risaliamo il primo tratto di cascata 4-5 volte, provando più a destra e più a sinistra. Tento anche il tratto più vitreo e verticale, sulla sinistra. Divertente e appagante!
Soddisfatti di questo ripiego dell'ultimo minuto e dell'allenamento fatto, torniamo all'auto sognando un piatto di pizzoccheri.
Note: Dalle relazioni che si trovano sul web, la cascata è composta da 3 tiri per un totale di 120 metri, ma attualmente non è del tutto formata. Possibile salirla per 3/4 (incognita per l'ultimo tratto non visibile da sotto).
Arriviamo alla base della funivia, dove lasciamo l'auto, e risaliamo qualche metro sulla strada principale per imboccare poi un sentiero già innevato, sul lato destro. Risaliamo il secco torrente, calpestando neve fra ciottoli medio grossi. Saliamo molto lentamente, stando attendi a non finire in qualche buco coperto fra i grossi sassi. Ad un'ora e mezza dalla macchina siamo a meno della metà dell'avvicinamento. Decidiamo di tornare indietro ed esplorare una zona più accessibile. La traccia caricata si riferisce a questo tratto.
Proseguiamo in auto lungo la strada fino a trovare un cartello sulla destra "Cà d'Faret". Saliamo e posteggiamo l'auto in uno spiazzo. La magra cascata è visibile e la raggiungiamo in pochi minuti.
Ivan parte con il primo tiro e porta su 2 corda per una 20ina di metri (sosta su chiodo nella roccia, integrato con altri 2 chiodi). Sale Francesca e per finire io, tenendoci sul lato destro della cascata. Questo primo tratto è quello più difficoltoso, ma decidiamo di soffermarci su questo. Ivan attrezza così 2 viti da ghiaccio per creare 2 moulinette.
Scendiamo e risaliamo il primo tratto di cascata 4-5 volte, provando più a destra e più a sinistra. Tento anche il tratto più vitreo e verticale, sulla sinistra. Divertente e appagante!
Soddisfatti di questo ripiego dell'ultimo minuto e dell'allenamento fatto, torniamo all'auto sognando un piatto di pizzoccheri.
Note: Dalle relazioni che si trovano sul web, la cascata è composta da 3 tiri per un totale di 120 metri, ma attualmente non è del tutto formata. Possibile salirla per 3/4 (incognita per l'ultimo tratto non visibile da sotto).
Tourengänger:
martynred

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