Toscana: da San Vincenzo a Orbetello in bici
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Superato l’inverno e una primavera difficile, tra malanni, maltempo e impegni famigliari, possiamo finalmente tornare per qualche giorno continuativo sulle nostre bici per un giro in Maremma, programmato ormai già da alcuni mesi. Ce la prenderemo abbastanza comoda ma sarà dura lo stesso: dovremo fare i conti con i malanni, il caldo, lo scarso allenamento e l’età che avanza. Tuttavia, nulla di ciò riuscirà a toglierci il piacere di pedalare attraverso questa magnifica terra, la Toscana.
1° giorno
CERVIGNANO – LODI / SAN VINCENZO – SUVERETO
Lunghezza km 11 + 25,5
Raggiungiamo in bici la stazione di Lodi e qui prendiamo il treno per San Vincenzo, dove arriviamo poco prima delle 14. Prendiamo la ciclabile che affianca la provinciale per Piombino, poi per strade secondarie tagliamo in direzione di Venturina. Poco dopo sarebbe mia intenzione percorrere una variante sterrata, ma “toppo” clamorosamente, quindi proseguiamo dolcemente in salita sulla comoda strada verso Suvereto. L’ultimo tratto per salire alla porta del Centro Storico è una bella rampa, fortunatamente breve, ma per arrivare al Chiostro dove pernotteremo, in cima al paese, ce n’è da fare un’altra, che saggiamente saliamo bici alla mano (faticoso comunque). La fatica tuttavia è ampiamente ripagata dalla bellezza del luogo.
2° giorno
SUVERETO – CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
Lunghezza km 62
Scendiamo dal borgo e inizialmente seguiamo la strada per Massa Marittima, poi, passando da San Lorenzo e Casalappi attraverso una riposante campagna, raggiungiamo Riotorto. Da qui, dopo aver superato l’Aurelia e la ferrovia, raggiungiamo il mare presso Torre Mozza. Ora, pedalando sempre paralleli al mare e senza traffico, percorriamo tutto il lungomare quasi deserto di Follonica e poi la ciclabile fino a Puntone. Terminata questa proseguiamo sulla provinciale che ci presenta il primo strappo della giornata: breve ma intenso! Attraversiamo Pian d’Alma e risaliamo ancora, più dolcemente, la salita che ci porta ad attraversare l’unica galleria (breve) di tutto il nostro giro. Al bivio per Le Rocchette ritroviamo la ciclabile che seguiamo fino a Castiglione della Pescaia, dove è d’obbligo una visita al borgo… da guadagnarsi faticosamente! Un’altra visita d’obbligo è alla Riserva Naturale della Daccia Botrona… questa piatta… e ci si va volentieri. Finito il tour raggiungiamo il campeggio dove pernotteremo e dove staziona in vacanza il resto della famiglia.
3° giorno
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA - MARSILIANA
Lunghezza km 66
Oggi una bella tappa con diverse salite. Un tappone per noi, che fino a ieri abbiamo salito solo qualche cavalcavia… e con fatica! Da Castiglione a Grosseto, tranne un paio di chilometri, è tutta ciclabile, piatta e rilassante. Dopo la visita del Centro Storico raggiungiamo su sterrata l’argine dell’Ombrone che seguiamo fino al ponte che lo attraversa, infine, al di là dell’Aurelia e seguendo le indicazioni, iniziamo il bellissimo percorso collinare che ci porta prima a Montiano, poi a Magliano, due borghi entrambi meritevoli di una visita. Concludiamo la giornata raggiungendo Marsiliana, dove ci aspetta un carino B&B con bellavista sulla costa e sulle campagne circostanti.
4°giorno
MARSILIANA – ORBETELLO / LODI – CERVIGNANO
Lunghezza km 54,5 + 13
Oggi ci aspetta quasi subito la salita a Capalbio che, tranne il finale, è meno dura del previsto. Il finale lo facciamo con bici alla mano… senza nessuna vergogna! A differenza dei precedenti, nel Centro Storico è impossibile muoversi con le bici, quindi le lasciamo fuori dalla porta e ci inoltriamo a piedi nei meandri del borgo, dove nuvole scure e minacciose creano un’atmosfera particolare. Tornati alle bici iniziamo la discesa verso la Sgrilla e poco dopo proviamo l’ebrezza di beccarci un bel temporale. Veloci (???) cerchiamo di uscirne il prima possibile: verso la costa sembra che il cielo si apra e in effetti, prima di raggiungere la litoranea, smette di piovere. Ad Ansedonia altra rampa e altro scroscio. Questa volta però, poco prima di scollinare, troviamo un bel portico dove poterci fermare ed anche rifocillare. Il resto infine, attraverso il Tombolo della Feniglia e Orbetello, filerà via liscio come l’olio… toscano naturalmente!


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