Sicilia nascosta cap.I: introduzione ai monti Sicani


Publiziert von rochi , 17. August 2017 um 00:34.

Region: Welt » Italien » Sizilien
Tour Datum:16 August 2017
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:

Ci troviamo in provincia di Agrigento, sulla strada che da palermo conduce tra mille curve al capoluogo.
La zona è quella dei monti Sicani, una serie di elevazioni tra i 1000 e i 1500 metri solcati da valli color ocra.
In lontananza, verso sud, il mare.
Oggi, in mattinata, una paio di giri con ampio uso dell'automibile ci consentono un primo sguardo su questo angolo dell'isola, probabilmente tra i meno noti e baattuti dal turismo.
Gita 1: L'Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina.
In questo luogo si rifugiò Rosalia per sfuggire ad un matrimonio pianificato. In seguito si trasferì sul monte Pellegrino alle spalle di Palermo dove, si dice, compì il miracolo di allontanare la peste dalla città.
In auto, partendo da Santo Stefano Quisquina si raggiunge un ampio parcheggio dove seguendo una strada lastricata in discesa di 500 metri circa si perviene al luogo sacro. Qui è possibile visitare gratuitamente il Santuario e l'angusta grotta dove si nascondeva Rosalia. Angusto è anche i passaggio per entrare nell'antro, occore quasi strisciare. Se si decide di visitare il monastero abitato dai frati sino agli anni ottanta, una guida per soli tre euro conduce ad una visita molto interessante in un luogo pieno di fascino e misticità.
Alla fine della visita, mia moglie e la nostra amica rientrano all'auto per la via di andata, mentre io inforco un sentiero che transitando dolcemente nel bosco conduce alla quercia grande, un centinaio di metri più in alto proprio sotto la Serra Quisquina. Alla quercia mi godo il panorama e poi, con un lungo traverso a mezza costa ritono al parcheggio compiendo una passeggiata di un paio di chilometri.
E' possibile compiere un'ascensione più impegnativa all'Eremo partendo direttamente da Santo Stefano, sulle tracce di importante pellegrinaggio annuale. In questo caso si calcolino un paio d'ore di marcia e trecento metri di dislivello.
Gita 2: il Pizzo di San Calogero
Con un breve tragitto automobilistico ci trasferiamo dall'Eremo al Pizzo di San Calogero, elevazione panoramicissima ove risiede una chiesetta dedicata al Santo. Qui è possibile giungere in tre modi:
1) sulle tracce del pellegrinaggio annuale, dal cimitero di Santo Stefano Quisquina parte un sentiero segnalato (bolli rossi) che transita ripido in un bosco ed esce infine alla chiesetta.
2) sulla strada che conduce al colle ove risiede l'hotel Pigna d'Oro, all'altezza di un cartello indicatore si lascia l'auto e si continua su trattorabile per non più di due chilometri sino a giungere alla meta.
3) la stessa strada si può percorrere in auto con molto cautela. Questa è stata la nostra scelta, tra mille scossoni, per evitare il caldo delle tredici che in questi luoghi può essere davvero cattivo.

Così come descritto, questo ricco antipasto dell'offerta dell'area prende una mattinata e ben poca fatica, riuscendo tuttavia ad essere altamente remunerativo dal punto di vista paesaggistico e culturale.

Tourengänger: rochi


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