Anello Comapedrosa Pic de Medacorba


Publiziert von Taglia76 , 5. August 2017 um 22:25.

Region: Welt » Andorra
Tour Datum: 5 August 2017
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Zeitbedarf: 2 Tage 7:00
Aufstieg: 1800 m
Abstieg: 1800 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Arinsal. Raggiungibile in auto da Andorra la bella.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Arinsal
Unterkunftmöglichkeiten:Refugi da Comapedrosa (aperto e gestito). Bivacco ai Laghi Baieu. Rifugio incustosito a Plan de L'Estany

Andorra è uno strano posto. Sia arrivando dalla Francia che dalla Spagna, si percorrono km di valli non particolarmente sviluppate. Improvvisamente, passato il confine, ci si trova proiettati in una specie di Montecarlo montana, con tutti i pro e i contro che ne derivano. Ciò non toglie che, una volta abbandonati i centri urbani di fondovalle, ci si trova immersi in un ambiente montano meraviglioso e non eccessivamente frequentato. ACCESSO: Ad Andorra si arriva solo in macchina. Non ci sono ferrovie né tanto meno aeroporti. Il mio consiglio è volare su Barcellona o su Tolosa e noleggiare una macchina in loco. Comunque sia dovrete raggiungere la capitale Andorra La Vella. Da qui si sale a La Massana ed alla stazione sciistica di Arinsal. Superato tutto il paese, si trova una galleria che passa sotto una specie di terrapieno paravalanghe. Si supera la galleria e si gira immediatamente a destra, in una strada che passa davanti ad alcuni condomini. Parcheggiare. 1 Giorno: si prosegue sino al termine della strada che diventa sterrata. Si trovano subito le indicazioni ed i segni bianco rossi. La strada si inoltra nella valle. Si lascia sulla destra una diramazione per il plan d'estany (da qui torneremo) e si prosegue fino al fondovalle. Giunti in prossimita della congiunzione dei due torrenti, si abbandona la pista e, seguendo le indicazioni, si prende il sentiero per il Refugi da Comapedrosa e L'Estany des Truites. Il sentiero attraversa un paio di corsi d'acqua e poi prende a salire decisamente nella pineta. In alto la vegetazione si durata e dopo un paio di tratti pianeggianti , un ultimo tratto conduce al Rifugi Comapedrosa. Il rifugio è spartano ma gestito in modo efficiente. Il cibo è quello che è, ma noi italiani siamo un po' viziati... 2 giorno. Dal rifugio si guadagna il fondovalle con un mezzacosta tra i pini. Una volta raggiunto il fondovalle, il sentiero prende a salire in modo costante e deciso. Si giunge così al formale di Canyirques . Qui il sentiero piega decisamente a destra a rimontare la costa erbosa. Si procede più rapidamente fino a raggiungere il più piccolo degli Estanys Negre. Dopo averlo Superato, si abbandona la traccia principale è si seguono le indicazioni per il Picco (bolli gialli e frecce). Subito si sale ripidamente la pietraia rossa, andando a guadagnare la cresta. Il sentiero la segue più o meno fedelmente fino all'anticima (prestare attenzione ai bolli gialli non sempre evidenti). Un tratto pianeggiante conduce alla base del cono finale che si supera velocemente fino in vetta. Sulla cima pannello esplicativo del panorama e libro di vetta. Si scende ora verso sinistra rispetto alla direzione di arrivo. La traccia ripida perde quota in direzione della Porta di Balau che si raggiunge rapidamente. Qui si ritrova la traccia marcata bianco e rosso abbandonata in precedenza. Al passo c'è il confine tra Andorra e Spagna (Catalogna). Ci si abbassa sul lato spagnolo seguendo i segni, per una traccia nel pietrisco ripidisdima e davvero antipatica. Guadagnati i pascoli in prossimità dell'Estany di Baieu, conviene tagliare a mezzacosta, andando a intercettare il sentiero che sale verso la Collads dels Estanis Forcats . Si segue tale sentiero (segni bianco rossi e ometti) che risale il Vallone tra pietraie e ne vai, fino al Passo. Giunti al passo, si sale direttamente a sinistra. Occorre prestare attenzione agli ometti che ci segnalano il percorso, non difficile ma decisamente aereo, che vince i punti deboli della parete, e ci porta in breve in vetta al Pic de Medacorba. Il palo piantato in cima segna la frontiera triplice tra Andorra Francia e Spagna. Questa parte dell' itinerario è sconsigliabile a chi non abbia passo fermo ed assoluta assenza di vertigini. Tornato al passo per il medesimo itinerario, si scende in territorio andorrano per una immensa pietraia, che ci cuonduce sulle rive del più basso degli Estanis Forcats. Da qui in poi è una eterna discesa su Buon sentiero, sempre ripido, fino al Plan de L'Estany, dove si trova l'omonimo rifugio. Attraversato tutto il Pianoro si trova al termine la pista gippabile che ci riporta ad Arinsal. La pista è ripidisdima ed in pessime condizioni. Per pietà delle vostre ginocchia vi consiglio di cercare e seguire i vari sentierini che corrono paralleli alla pista, o ne evitano dei tratti. Sono comunque segnalati e ci riconducono sulla strada dove abbiamo parcheggiato.

Tourengänger: Taglia76



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