Corno Bianco Valsesiano
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Sono quasi due anni che si parla di andare a fare il Corno Bianco Valsesiano, per motivi diversi però non siamo mai riusciti a farlo.
Quest’ultimo fine settimana di agosto il meteo promette giornate di sole. Decidiamo quindi di fare un trek di tre giorni per salire finalmente in cima a questa tanto desiderata Montagna.
Partiamo in tre, il venerdì mattina per la Valsesia. A pochi chilometri da Alagna svoltiamo in direzione di Riva Valdobbia (nel periodo estivo con la macchina si può solo arrivare sino alla frazione di Ca’ di Janzo).
Parcheggiata la macchina calziamo gli scarponi, zaino in spalla e via si parte.
PRIMO GIORNO: Ca’ di Janzo (1354 metri) – Rifugio Abate Carestia (2201 metri)
Dal posteggio percorriamo una strada asfaltata che arriva a S. Antonio, da lì proseguiamo lungo la sterrata che porta al rifugio Ospizio Sottile. Dopo circa mezz’ora di cammino incontriamo un bivio dove ha inizio il percorso per il rifugio Carestia ( Sentiero N°2). Dal bivio saliamo a destra sino a raggiungere la frazione Le Piane (1511 metri), attraversiamo il pascolo e affrontiamo la ripida salita che ci porta all’Alpe Spinale (1904 metri). Con un ultimo strappo in terreno più aperto raggiungiamo il rifugio Abate Carestia all’Alpe Pile (2201 metri) situato su di un dosso.
Il rifugio è molto carino, il gestore è una persona cordiale e soprattutto un bravissimo cuoco.
La cena ottima ed abbondante.
Dislivello in salita: 1162 metri
Dislivello in discesa: 272 metri
Distanza: 8,4 Chilometri
SECONDO GIORNO: Rif. Carestia - lago Bianco - lago Nero- Corno Bianco - lago Nero - Passo dell’Alpetto - Passo di Valdobbiola - Rif. Ospizio Sottile.
Dal rifugio un lungo traverso (sentiero N° 2) porta al Lago Bianco (2332 metri) da dove si vede per la prima volta il Corno Bianco. Lo costeggiamo rimanendo nei pressi della riva fino ad un bivio dove riprendiamo a salire ripidamente fino a giungere al Lago Nero (2672 metri).
Al bivio teniamo la destra dove si dirama il sentiero molto ripido su pietraia che conduce al Passo di Artemisia. Alcune catene ci permettono di superare questo aereo ed emozionante tratto di rocce. Superato questo tratto risaliamo sempre ripidamente imboccando un canalino detritico con passaggi di I° grado.Ci spostiamo poi a sinistra ed entriamo in un secondo canaletto impegnativo con passaggi di I° e II° grado che conduce ad un intaglio sulla cresta. Svoltiamo a sinistra e risaliamo la cresta finale su placche e salti di rocce con difficoltà di II° grado fino a raggiungere la vetta. (3320 metri).
Lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi è straordinario. Di fronte a noi la spettacolare parete nord-ovest della cresta dell’Uomo Storto, la Punta di Netscio, il gruppo del Rosa (si riesce a vedere la Capanna Margherita), il Cervino, il gruppo del Bianco, il Gran Paradiso e persino il Monviso. BELLISSIMO!!!!!!
Con questo magnifico panorama non si vorrebbe più scendere, ma purtroppo ci aspetta ancora parecchio cammino quindi, a malincuore ripercorriamo il sentiero che ci riporterà al Lago Nero dove facciamo una breve sosta per mangiare un panino e recuperare un po’ di forze. Riprendiamo il cammino seguendo il sentiero 2D, percorriamo un lungo tratto con andamento ondulatorio tra pendii prativi e pietraie, superiamo un costone e arriviamo all’intaglio del Passo dell’Alpetto (2774 metri). A questo punto, avendo dei dubbi sul percorso da fare ci fidiamo delle indicazioni (errate) di tre ragazzi che avevamo incontrato in cima al Corno Bianco e che provenivano da Gressoney.
Così, per raggiungere il Colle di Valdobbiola (2635 metri) abbiamo aggiunto al nostro percorso 400 metri in discesa e altri 300 metri in salita.
Il sentiero giusto da prendere e’ il 201B per la Cresta Rossa.
Dal Colle in poco più di mezz’ora siamo al Rifugio Ospizio Sottile (2480 metri) dove ad accoglierci c’è una coppia di giovani gestori molto simpatici.
Anche qui un’ottima cucina.
Dislivello in salita: 1922 metri
Dislivello in discesa: 1653 metri
Distanza: 13.9 chilometri
TERZO GIORNO: Rif. Ospizio Sottile - lago della Balma - Alpe Larecchio - Ca’ di Janzo
Ultimo giorno del nostro trek .
Dopo la faticaccia del giorno precedente, decidiamo di prendercela comoda.
Sveglia alle 8,30, colazione e senza fretta partiamo per Ca' di Janzo seguendo il sentiero 1C.
Dopo circa mezz'ora di cammino, raggiungiamo il Lago della Balma (2302 metri) costeggiamo il lago destreggiandoci per un buon tratto su pietraia.
Alla fine del lago riprendiamo il sentiero che scende ripido sino a giungere al pascolo dell'Alpe Valdobbia (2125 metri). Proseguiamo oltre l'alpeggio e in poco più di mezz'ora siamo all'Alpe Larecchio. Breve sosta per uno spuntino poi riprendiamo la nostra marcia che ci porta nelle prime ore del pomeriggio a Ca' di Janzo dove, purtroppo, si conclude la nostra tre giorni.
Il percorso è molto bello ed impegnativo. Abbiamo avuto la fortuna di trovare tre giorni di sole che ci hanno permesso di godere di fantastici ed indimenticabili panorami.
Ho camminato in piacevole compagnia di Esilde e di Giusy.
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