Monte Doubia e Monte Pellerin (Val Grande di Lanzo)
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Alcuni recenti report ci incuriosiscono e noi andiamo ad esplorare una zona che mentalmente avevo sempre considerato lontana da casa ma che a conti fatti (= ore passate in macchina) non è diversa da tante altre che visitiamo normalmente.
La giornata è molto bella con temperature alte per il periodo.
La salita inizia lungo un breve tratto su una pista da sci (forse ormai in disuso) e poi su una stradina un po' noiosa che lentamente guadagna quota (e che al ritorno spaccherà le gambe).
Dall'Alpe Cuccetta inizia la "vera" gita, si passa per un bosco rado e, una volta raggiunto il Colle Crosiasse, si segue l'ampia dorsale fin sotto i bei pendi finali, abbastanza ripidi.
Le condizioni rispetto al weekend appena trascorso sono decisamente cambiate: il vento ha indurito parecchio la neve nei tratti esposti, tanto che per l'ultimo tratto dobbiamo usare i rampanti per progredire più agevolmente.
Raggiunta la cima, ci godiamo il panorama, felici di non riuscire a riconoscere praticamente nessuna vetta nei dintorni. Riusciamo ad individuare solo il Becco della Tribolazione e, presumibilmente la Bessanese in fondo alla valle. Poi a casa scoprirò che forse, una di quelle cime che ammiravamo sul versante opposto è la Rocca Maunero, visitata l'anno scorso.
Come continuazione della giornata decidiamo di esplorare il Monte Pellerin, ma non prima di esserci goduti la sciata nel bosco (con neve ancora farinosa) fino all'Alpe Cuccetta. Inizialmente seguiamo una traccia di ciaspole poi l'abbandoniamo per inoltrarci nel bosco ed iniziare la nostra nuova traccia.
Non sappiamo se questo pendio è percorribile con gli sci e quindi ci muoviamo "a vista", cercando di capire dove è meglio passare. Tra la tracciatura e il bosco a volte fitto, la salita risulta abbastanza faticosa ma questo senso di avventura ci piace un casino e continuiamo con entusiasmo.
Riusciamo a guadagnare la cresta, poi con qualche sali-scendi e qualche aggiramento di ostacoli arriviamo sulla vetta dell'ambitissimo Monte Pellerin (pensate che c'è gente che ha salito l'Everest ma non è mai stata sul Pellerin ... roba da matti ...:))))
La giornata è molto bella con temperature alte per il periodo.
La salita inizia lungo un breve tratto su una pista da sci (forse ormai in disuso) e poi su una stradina un po' noiosa che lentamente guadagna quota (e che al ritorno spaccherà le gambe).
Dall'Alpe Cuccetta inizia la "vera" gita, si passa per un bosco rado e, una volta raggiunto il Colle Crosiasse, si segue l'ampia dorsale fin sotto i bei pendi finali, abbastanza ripidi.
Le condizioni rispetto al weekend appena trascorso sono decisamente cambiate: il vento ha indurito parecchio la neve nei tratti esposti, tanto che per l'ultimo tratto dobbiamo usare i rampanti per progredire più agevolmente.
Raggiunta la cima, ci godiamo il panorama, felici di non riuscire a riconoscere praticamente nessuna vetta nei dintorni. Riusciamo ad individuare solo il Becco della Tribolazione e, presumibilmente la Bessanese in fondo alla valle. Poi a casa scoprirò che forse, una di quelle cime che ammiravamo sul versante opposto è la Rocca Maunero, visitata l'anno scorso.
Come continuazione della giornata decidiamo di esplorare il Monte Pellerin, ma non prima di esserci goduti la sciata nel bosco (con neve ancora farinosa) fino all'Alpe Cuccetta. Inizialmente seguiamo una traccia di ciaspole poi l'abbandoniamo per inoltrarci nel bosco ed iniziare la nostra nuova traccia.
Non sappiamo se questo pendio è percorribile con gli sci e quindi ci muoviamo "a vista", cercando di capire dove è meglio passare. Tra la tracciatura e il bosco a volte fitto, la salita risulta abbastanza faticosa ma questo senso di avventura ci piace un casino e continuiamo con entusiasmo.
Riusciamo a guadagnare la cresta, poi con qualche sali-scendi e qualche aggiramento di ostacoli arriviamo sulla vetta dell'ambitissimo Monte Pellerin (pensate che c'è gente che ha salito l'Everest ma non è mai stata sul Pellerin ... roba da matti ...:))))
Tourengänger:
Andrea!
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Kommentare (9)