Albi


Publiziert von paoloski , 26. Juli 2014 um 12:32.

Region: Welt » Frankreich » Midi-Pyrénées » Tarn
Tour Datum: 3 August 1990
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 5:00

Albi, neppure 50000 abitanti ma una fama ed una bellezza senza paragoni. Al nome di questa città sono legati quello del suo cittadino più famoso: Henri de Toulouse-Lautrec e quello degli Albigesi, così erano chiamati gli adepti dell'eresia càtara del XII secolo cosiccome i due principali monumenti di Albi: il museo dedicato al pittore impressionista e l'incredibile cattedrale - fortezza di Santa Cecilia.
Arriviamo ad Albi di primo mattino, parcheggiamo la nostra 4L in periferia e ci dirigiamo verso il centro guidati dall'enorme mole della cattedrale. È qui che ci dirigiamo innanzitutto: percorriamo diverse vie della città antica contornate da magnifiche case di mattoni, che fanno si che Albi sia detta "la rossa", ed eccoci in Place Sainte-Cecile..la chiesa è veramente grande ma ciò che colpisce è il suo aspetto: sembra una fortezza  o un'enorme nave incongruamente arenatasi nel centro cittadino. La sua mole ed architettura è dovuta alla volontà di affermare la potenza della chiesa cattolica dopo la vittoria sui Càtarii. La costruzione dell'edificio richiese un secolo e fu intrapresa nel 1282. Facciamo un giro all'esterno per ammirarla da ogni lato quindi entriamo. L'interno è all'altezza dell'esterno: monumentale, l'ngresso si trova su un lato dell'edificio e subito ci si trova di fronte al Jubè che divide gli stalli lignei, magnificamente scolpiti del coro dalla navata. All'esterno del coro si trovano diverse statue in stile gotico-borgognone: Ester, Giuditta, i profeti Sophonia, Isaia e Geremia : All'interno del coro si trovano invece le statue di Carlo Magno e Costantino, i grandi difensori della Chiesa.
Dalla parte opposta dell'abside si trova l'enorme torre campanaria, e all'interno qui trovano posto un organo monumentale sotto cui si trova l'enorme affresco del "Giudizio universale", risale alla fine del XV secolo ma fu malauguratamente deturpato alla fine del XVII secolo aprendo una porta per creare la cappella dedicata a Saint-Clair nella torre campanaria, questo sciagurata operazione ha portato alla scomparsa del Cristo giudicante privando quindi un affresco, peraltro pregevole, di qualsivoglia significato.
Seconda tappa del nostro tour è la chiesa di Saint-Salvy con il suo chiostro, la chiesa ha origini carolingie ma la sua costruzione fu alquanto tormentata: l'originale edificio fu trasformato in una chiesa romanica ma i lavori vennero interrotti all'epoca della crociata contro gli Albigesi e furono ripresi nel XIII secolo in stile gotico. Questa successione di stile è ben visibile nel campanile che vede un succedersi , dal basso verso l'alto, il romanico, il gotico ed il rinascimentale. L'interno conserva dei capitelli romanici mentre il coro è in stile gotico flamboyant , Il chiostro, ricostruito nel XIII secolo, presenta dei capitelli romanici ed altri gotici ma non ne rimane che l'ala orientale.
Ritorniamo all'esterno e percorriamo ancora un po' le vie della cittadina, la parte antica è veramente minuscola e tutti i monumenti sono concentrati in poche centinaia di metri.
Vista l'ora ci rechiamo a pranzo in un ristorantino dopodichè entriamo a visitare il Palais de la Barbie, antica residenza episcopale risalente alla metà del XIII secolo (Barbie è la trasformazione del termine bisbia che nel dialetto di Albi significa vescovato), che fu ben presto trasformata in una fortezza con un massiccio donjon ed una cinta fortificata. Con l'editto di Nantes del 1598 il palazzo perse la sua funzione di cittadella fortificata, le torri furono abbattute, la cinta muraria occidentale smantellata, nel 1922 il palazzo divenne la sede del museo dedicato al pittore Henri de Toulouse-Lautrec.
Il museo si sviluppa su tre piani ed ha una quindicina di sale dedicate all'opera del pittore impressionista più alcune dedicate all'arte moderna ed a pittori locali.
Uno dei guardiani, di origine torinese, a cui ci siamo rivolti per avere delle informazioni, ci fa i complimenti per il nostro francese e la cosa ci fa molto piacere, ci dice che vive e lavora a d Albi da più di trent'anni ed ormai sa riconoscere la provenienza degli italiani dal loro accento quando si esprimono in francese, a suo dire solo i piemontesi ed i lombardi parlano correttamente la lingua, sarà...
Dai giardini esterni del palazzo si ha una buona vista sul corso del Tarn e sul vecchio ponte del XI secolo che lo attraversa. Usciti facciamo un ulteriore giro per le vecchie affascinanti viuzze della città, facciamo una breve visita all'Hotel des Reines, che oggi è sede della Camera di Commercio, e conserva il suo bell'aspetto rinascimentale, quindi compriamo qualcosa per la cena e poi riprendiamo l'auto.

Magnifica cittadina con un centro storico perfettamente conservato ed alcuni monumenti imprescindibili.

Tourengänger: paoloski, annna


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