Valle della Casera: alle pendici del pizzo Meriggio (SO)
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Decido per questa escursione rinunciando a quella di cui Ivan mi ha avvisato dopo che gli ho chiesto via sms su dove avessero deciso di andare e dato che la meta l'ho fatta già 2 volte in questo anno,preferisco andare altrove. Oltretutto davano migliore il tempo dalle nostre parti e il preferire la zona del bresciano mi incuriosiva,poi decido per la Valtellina. Parto alle 5,50 e giungo alle 7,30 ad Albosaggia,parcheggio dove vi è il castello a quota 493. Visto che vi è un divieto,lo rispetto....mi pento un poco,ma vedo di restare ligio e alle ore 7,40 mi metto in cammino,la strada è pulita e raggiungo la contrada Cà di Moi m.554,poi la contrada Foppe m.676 e poi la contrada S. Antonio m.768 (a circa 45 minuti e km. 2,5 circa dal parcheggio): poco avanti sulla sinistra vi è la possibilità di parcheggiare,oppure al successivo tornante dove si svolta a sinistra,o ancora al grande tornante a quota 800 circa che curva a destra. Fin qui avrei potuto salire visto che di neve neppure un poco. Se si nota bene,è ben visibile una vecchia mulattiera che taglia parecchi la strada,anche se la pendenza e la vegetazione infestante la rende un poco trascurata. Con un altra scorciatoia che si stacca a destra salendo ad alcune case,sbuca sulla strada asfaltata a quota 1080 circa dove ad un albero vi è attaccata una bandiera italiana. Comunque io ho sempre percorso la strada principale che a quota 1100 comincia ad avere la superficie innevata e in alcuni tratti ghiacciata: noto la traccia di una motoslitta. Dopo 2,10 ore, 7,350 Km. e 814 m. di dislivello giungo a San Salvatore m. 1313 dove nel periodo estivo vi è la possibilità di parcheggiare: proseguo e giungo al tornate che piega a sinistra, dove nessuno al momento vi è passato,(mentre la traccia della motoslitta terminava a quota 1380).
Proseguo un po senza ciaspole poi decido di metterle visto che il manto nevoso comincia ad essere abbastanza sostanzioso e giungo fino al parcheggio di quota 1500 circa (parcheggio messo a disposizione dal parco delle Orobie),dove vi arrivo alle 10,42: vengo raggiunto da uno sci alpinista al quale chiedo alcune informazioni inerenti al nuovo rifugio.....e mi conferma dandomi spiegazione inerente alla sua ubicazione che per altro già la conosco. Proseguo e alle ore 11,33 arrivo ad una staccionata a quota 1620 circa dove decido di sostare dopo aver percorso ben km. 11,09 ore 3,20 effettive e un dislivello di ben 1152 m.
Dopo aver valutato il dislivello mancante ed almeno 4 km. di percorso calcolo che mi ci vorranno almeno 1,30 ore di cammino battendo neve e quindi decido di rinunciare e far ritorno: qui ci voglio tornare e lo consiglio agli amanti dello sci alpinismo. Oggi è stata un esplorazione per vedere fino a dove è possibile giungere con "comodità" grazie alle motoslitte (che si dirigono nella zona del rifugio La Casera,situato poco sopra l'omonimo laghetto),mentre scendendo vedo un altro sci alpinista e un ciaspolatore che salgono,poi nel scendere conto le auto che passano su questa strada con divieto....ben 10 di cui una che portava una motoslitta.
La giornata meritava di essere goduta appieno visto il deciso miglioramento in atto già dalla mattina presto,ma le circostanze mi hanno fatto riflettere e la decisione presa è stata sofferta ma giusta: il rinunciare è più difficile del riuscire a raggiungere l'obbiettivo!
Ciao a tutti e alla prossima!
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