Monte Cella m.1946 Monte Vecchio m.1982 (Invernale) Appennino Tosco Emiliano

Finalmente oggi il meteo, promette una bella giornata dopo una settimana di maltempo,e io ho in mente di fare una gita su 2 vette nell'Appennino Tosco Emiliano....il monte Cella e il monte Vecchio. La scorsa estate avevo già percorso questo itinerario fino al più alto Monte Prado,percorrendo un crinale bellissimo,un pò più lungo,ma davvero remunerativo. Oggi con lydia,saliremo le 2 vette in veste invernale,così,raggiunto in macchina in quasi 3 ore da Firenze,la località di Casone di Profecchia,parcheggiamo l'auto e ci prepariamo...
è una giornata freddissima,flagellata da un forte vento gelido....scendiamo di macchina e la temperatura è già di - 7,ma non ci scoraggiamo,ben coperti,iniziamo a salire sulla sx dell'Albergo,fino ad un ripido pendio,sotto un vecchio impianto da sci...risaliamo con fatica l'erta salita,fino a trovare la strada pianeggiante che porta al passo delle Forbici, tutta ben innevata...ne percorriamo un tratto fino a trovare sulla sx,il sentiero n° 54 ben segnalato sugli alberi... e in un'ora e 10 minuti usciamo dal bosco ed arriviamo al rifugio Cella...un posto incantevole,siamo soli...normale con questo freddo,il vento ci perseguita,ma noi tenaci e grintosi,continuiamo a salire verso il passo Bocca di Massa. Appena lo raggiungiamo,ci guardiamo e senza parlarci ci interroghiamo sul da farsi,le montagne sono molto vicine,i crinali attraenti,ma il vento molto gelido quasi non ci fa stare in piedi....la temperatura sarà sui -12,ma il vento ce la fa percepire addosso,molto di più....così stando molto vicini e con il capo chino in avanti,cercando di ripararsi il più possibile,avanziamo lentamente...non vogliamo rinunciare alle nostre mète.A volte mi domando che cosa possa spingere gli alpinisti ad affrontare tante difficoltà pur di raggiungere lo scopo programmato...l'unica risposta è...amore,amore profondo per la montagna ! Lungo la salita del crinale del monte Cella,ogni tanto sprofondiamo sotto la crosta ghiacciata,sopportiamo la fatica e procediamo senza fermarsi,per evitare di essere spazzati via.....ancora pochi metri e siamo sulla sofferta vetta ( ore impiegate 2.00 ),il panorama è stupendo ma è impossibile restare più di un minuto,scendiamo subito verso il passo degli Scaloni,tentiamo invano di trovare un posto sotto vento,ma oggi è proprio una grande bufera,quindi impossibile......raggiungiamo il passo e poi velocemente la vetta del Monte Vecchio( Circa 25 minuti ),ci guardiamo attorno,lo spettacolo è meraviglioso,ma non possiamo godercelo...abbiamo provviste con noi,ma chi le tira fuori ?....niente pranzo dunque,facciamo giusto le foto ricordo,perdendo le mani nel gelo assoluto....poi purtroppo siamo costretti alla ritirata. Ripercorriamo tutto il crinale,scendiamo al passo Bocca di Massa e guadagnamo di nuovo il rifugio,qui ci ripariamo un pò e finalmente mangiamo qualcosa....la discesa finale attraverso il bosco è piacevole,un pò più protetti,possiamo parlare,anche se con difficoltà per il mento e la bocca congelati....giungiamo all'auto,il nostro caldo rifugio(appena scaldata.)...la nostra pelle arrossisce,le guance esplodono,ormai il calvario è finito,siamo comunque soddisfatti e contenti per aver portato a termine la nostra gita....poi ci guardiamo negli occhi,ed entrambi abbiamo lo stesso pensiero..." Mai più così ! "