Valle Soana, Colle Larissa (2584 m) fra marmotte e camosci


Publiziert von hubble , 19. Juni 2012 um 08:42.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:17 Juni 2012
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 1100 m
Abstieg: 1100 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Pont Canavese si accede alla Valle Soana fino a raggiungere l'abitato di Piamprato dove la strada si interrompe.

Lasciata l’auto nel piazzale davanti alla chiesetta di Piamprato (1550 mt) si prosegue a piedi lungo la stradina che passa attraverso le case e, poco più avanti, diventa sterrata. Si costeggia per un breve tratto il fiume fino a raggiungere la stazione a valle della nuova seggiovia (ancora in costruzione) e, seguendo la strada carrozzabile (ad oggi strada del cantiere per la costruzione dell’impianto di risalita), si inizia a prendere quota immergendosi sempre più nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il sentiero non è mai impegnativo e la salita costante permette di prendere quota ammirando i diversi scorci che la Valle Soana offre: fiumi, cascatelle, prati, colli erbosi, monti rocciosi e cime innevate. Dopo 1h30’ circa si arriva ad un pianoro erboso dove due signori del luogo in libera uscita dalle mogli ci illustrano le varie mete possibili qualora si volesse proseguire. Ringraziando per le dritte, proseguiamo verso la meta che già ci eravamo prefissi, il colle Larissa, guadando il fiume; cosa non facilissima vista l’abbondanza di acqua. Il sentiero diventa ora leggermente più irto ma, da sottofondo al cammino, si sentono i fischi delle numeroso marmotte presenti che ci salutano scomparendo immediatamente nelle loro tane. Dopo un’altra ora di cammino, si riattraversa il fiume e, lasciando il Lago La Reale (2410 mt) sulla destra (torneremo più tardi sulle sue rive ancora ghiacciate per pranzare), iniziamo la salita sulla pietraia fino a raggiungere il colle Larissa (2584 mt). Purtroppo questo colle è quasi interamente occupato da un traliccio dell’alta tensione, e, come se non bastasse, la veduta sul Cervino e sul Monte Rosa è offuscata da altri tralicci e cavi che deturpano il paesaggio in maniera orribile (ma non potevano farli da qualche altra parte?!?!). La discesa, salva una sosta al Lago La Reale per sperare, invano, di vedere i camosci che di solito bazzicano questa zona, segue l’itinerario della salita. Passeggiata molto bella su un versante del Parco Nazionale del Gran Paradiso che non conoscevo. Note stonate: i tralicci dell’alta tensione che decisamente stonano con il panorama e l’assenza di un qualsiasi cartello che indichi dove si è, dove si può andare e i tempi di percorrenza. Potrebbero, anziché concentrarsi esclusivamente sul turismo sciistico edificando seggiovie fra prati e boschi, spendere quei 50 euro per mettere 3 o 4 cartelli utili all’escursionista, vista anche la possibilità di salire alla cime Beccher e Rosa dei banchi (ma dove si va?) Nel complesso stupenda passeggiata in un parco fantastico dove è il verde ed i ruscelli d’acqua a farla da padrone, peccato per la “timidezza” dei camosci rimasti ben nascosti ai nostri occhi. Durata: 4h 45’ escluse le soste Dislivello complessivo: 1100 m Altre informazioni utili ai siti: www.vallesoana.it www.comune.valpratosoana.to.it/ComItinerari.asp

Tourengänger: hubble


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