Piz Pecian ( 2662 m)
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Questa mattina sono in tremendo ritardo nel portare la piccola all'asilo, ma intanto ho in mente un giretto vicino...tanto per fare un pò di movimento.
Salgo in auto davanti all'asilo alle 9.30 e mi avvio verso il confine italo svizzero, l'intenzione è quella di andare al monte Bar, sopra a Lugano...ma, come canta Ligabue:
"Certe notti la macchina è calda
e dove ti porta lo decide lei.
Certe notti la strada non conta
e quello che conta è sentire che vai.
Certe notti la radio che passa Neil Young
sembra avere capito chi sei.
Certe notti somigliano a un vizio
che non voglio smettere, smettere mai"
e anche se è mattina, la macchina decide di saltare tutte le uscite di Lugano e andare verso il S. Gottardo...meta il Piz Pecian.
Arrivo a Somprei alle 11 e mi accorgo di aver preso solo le scarpe leggere, ma ormai sono lì per cui non me ne faccio un problema e mi metto subito in marcia. La mente vaga tra un pensiero e l'altro e velocemente arrivo all'alpe di Ghiera, mi fermo ad ammirarla in versione autunnale; anche con l'erba bruciata dal freddo e senza fiori è un angolo di paradiso. A questo punto le vie per salire in vetta sono due (non indicate), una l'ho percorsa tempo fa fino ai laghi di Ghiera...ma visto che avevo trovato neve a fine luglio, decido di evitarla, pensando di farla eventualmente, a scendere.
Della seconda via ricordo solo di averne letto in una relazione, per cui vado un pò a naso e mi avvio nella direzione che penso esser giusta e per fortuna la mia deduzione è esatta e dopo un pò trovo il sentiero che sale verso il Piz Pecian.
Appena il sentiero inizia a salire in modo deciso trovo la neve, a tratti ghiacciata e visto che ho le scarpe leggere, cerco (per quanto possibile) di aggirarla. Sotto la vetta, però, non ho alternative...se voglio raggiungere la croce devo attraversare un tratto completamente innevato...la neve cede leggermente sotto i miei passi e così arrivo alla croce!!! Lo spettacolo apre il cuore e mi è inevitabile pensare ad una persona che non c'è più... Scatto qualche foto e inizio la discesa, inventandomi ancora un sentiero alternativo a quello ufficiale. Alle 14.30 sono all'auto, mi tolgo le scarpe e i calzini e contenta del mio giretto prendo la via di casa.
Un giro semplice ma di grande soddisfazione.
All'alpe il Piz Pecian non è indicato, per cui si può dirigersi ai laghi eppoi salire verso la croce di vetta, oppure seguire per Durengo ed in prossimità del ripetitore, tenersi a destra e salire seguendo il sentiero 001
Salgo in auto davanti all'asilo alle 9.30 e mi avvio verso il confine italo svizzero, l'intenzione è quella di andare al monte Bar, sopra a Lugano...ma, come canta Ligabue:
"Certe notti la macchina è calda
e dove ti porta lo decide lei.
Certe notti la strada non conta
e quello che conta è sentire che vai.
Certe notti la radio che passa Neil Young
sembra avere capito chi sei.
Certe notti somigliano a un vizio
che non voglio smettere, smettere mai"
e anche se è mattina, la macchina decide di saltare tutte le uscite di Lugano e andare verso il S. Gottardo...meta il Piz Pecian.
Arrivo a Somprei alle 11 e mi accorgo di aver preso solo le scarpe leggere, ma ormai sono lì per cui non me ne faccio un problema e mi metto subito in marcia. La mente vaga tra un pensiero e l'altro e velocemente arrivo all'alpe di Ghiera, mi fermo ad ammirarla in versione autunnale; anche con l'erba bruciata dal freddo e senza fiori è un angolo di paradiso. A questo punto le vie per salire in vetta sono due (non indicate), una l'ho percorsa tempo fa fino ai laghi di Ghiera...ma visto che avevo trovato neve a fine luglio, decido di evitarla, pensando di farla eventualmente, a scendere.
Della seconda via ricordo solo di averne letto in una relazione, per cui vado un pò a naso e mi avvio nella direzione che penso esser giusta e per fortuna la mia deduzione è esatta e dopo un pò trovo il sentiero che sale verso il Piz Pecian.
Appena il sentiero inizia a salire in modo deciso trovo la neve, a tratti ghiacciata e visto che ho le scarpe leggere, cerco (per quanto possibile) di aggirarla. Sotto la vetta, però, non ho alternative...se voglio raggiungere la croce devo attraversare un tratto completamente innevato...la neve cede leggermente sotto i miei passi e così arrivo alla croce!!! Lo spettacolo apre il cuore e mi è inevitabile pensare ad una persona che non c'è più... Scatto qualche foto e inizio la discesa, inventandomi ancora un sentiero alternativo a quello ufficiale. Alle 14.30 sono all'auto, mi tolgo le scarpe e i calzini e contenta del mio giretto prendo la via di casa.
Un giro semplice ma di grande soddisfazione.
All'alpe il Piz Pecian non è indicato, per cui si può dirigersi ai laghi eppoi salire verso la croce di vetta, oppure seguire per Durengo ed in prossimità del ripetitore, tenersi a destra e salire seguendo il sentiero 001
Tourengänger:
Laura.

Communities: Hikr in italiano
Kommentare (19)