Da Gíthio all’antica Messene: non solo archeologia! - Peloponneso


Publiziert von siso , 7. August 2011 um 18:00.

Region: Welt » Griechenland
Tour Datum:23 Juli 2011
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: GR 
Zeitbedarf: 4:30

Escursione archeologica sulle pendici occidentali del Monte sacro Ithome (attualmente Voulkano), a circa 32 km a nord di Kalamata.

 

Inizio dell’escursione: ore 9:10

Fine dell’escursione: ore 13:45

Temperatura media: 36°C

 

Oggi lasciamo la bellissima Monemvasia, sul Mar Egeo, per visitare la parte più meridionale del Peloponneso. Facciamo una prima tappa alla suggestiva cittadina portuale di Gytheio (o Gíthio) sul Golfo di Laconia. La località, costruita in modo anfiteatrale ai piedi del monte Akoumaros, durante l’antichità costituì un importante porto commerciale dei Fenici; era anche lo scalo di Sparta.

Secondo gli scrittori antichi, il grande porto militare e commerciale crollò a causa del terremoto del 375 d.C. In fondo al porto moderno si possono distinguere parte delle antiche mura e altre costruzioni della città sommersa.

Gytheio richiama molti visitatori, poiché dispone di spiagge vicine, straordinarie e ottime strutture turistiche. Al porto ci sono alberghi, caffetterie, trattorie con specialità di pesce, ristoranti e ouzeri (l’ouzo è la tipica bevanda  a base di anice) dove si possono assaggiare gustosi molluschi e frutti di mare.

I polpi vengono appesi ad essiccare al sole per 4 o 5 ore, dopodiché si cuociono su una graticola e vengono offerti direttamente al molo.
 

                                      

                                     Polpi stesi ad essicare al porto di Gíthio

Le coste della Laconia sono abitualmente frequentate da molti anni, dalle tartarughe marine Caretta caretta, che qui si riproducono.

 

Partiamo a malincuore da questa località, una tra le più graziose cittadine marittime del sud della Grecia, lanciando uno sguardo all’isolotto Marathonisi, l’antica Kranai, dove Paride di Troia, rapita Elena dal palazzo di Menelao a Sparta, avrebbe fatto cadere l’ancora e dove gli amanti avrebbero trascorso la loro prima notte insieme.

La strada che da Gíthio porta nella provincia del Máni inizia con un paesaggio fertile, che presenta sterminate coltivazioni di agrumi e ulivi. Sulla cima delle colline si vedono spesso delle torri. Man mano ci allontaniamo dalla costa, in direzione di Aréopoli, il paesaggio diventa più aspro e secco. Eppure, su queste pietre crescono gli ulivi dall’olio più gustoso. Le sue piante aride fioriscono due volte all’anno.

Siamo all’estremo sud dell’Europa continentale.

 

La mattinata prosegue con la visita alla splendida Grotta Vlichada di Diros (vedi rapporto in Hikr.org). Nel tardo pomeriggio ci spostiamo a Kalamata, sul Golfo di Messenia, dove ci rinfreschiamo nel Mar Ionio e pernottiamo in un bellissimo albergo.

 

Sabato 23 luglio 2011

 

Oggi effettuiamo un’escursione archeologica alle rovine dell’antica Messenia, site a 32 km a NW di Kalamata. Qui non arrivano decine e decine di bus, come abbiamo visto altrove.

I fulcri di interesse del sito sono rappresentati dagli affioramenti delle mura gigantesche, delle torri e delle porte.

Messene fu fondata dal generale tebano Epaminonda nel 369 a.C. dopo la vittoria nella battaglia di Leuctra che liberò la Messenia dagli Spartani. Gli scavi di Messene, ancora in atto, hanno riportato alla luce 9 km di mura cittadine con scopo chiaramente difensivo, che racchiudono un’ampia area sormontata dall’acropoli e il Tempio di Zeus Ithomis edificati sul monte Ithome, nei pressi del vecchio monastero o Voulkano.

 

Iniziamo l’escursione dalla porta dell’Arcadia, sul lato nord. Attraverso questa porta passa ancora oggi la strada per Meligalás, lunga 9 km. La porta dell’Arcadia consisteva in un’entrata esterna e in una interna, separate da un cortile circolare realizzato con pesanti massi di roccia tagliati in modo tale da incastrarsi fra loro senza uso di calcina. La porta era fiancheggiata da due torri quadrate da cui gli eventuali attaccanti sarebbero stati colpiti con raffiche di dardi e frecce. Le strade lastricate portano ancora i segni delle ruote delle bighe.

Facciamo la scorta di bottigliette d’acqua e affrontiamo la lunga visita, sotto un sole cocente. Altri punti di interesse del sito sono il teatro romano, il santuario di Asclepio, consistente in un tempio circondato da un cortile con porticato, i bagni termali e lo spettacolare stadio.

Immediatamente ad ovest sono stati ritrovati monumenti funerari notevoli, si pensa a cenotafi di eroi o di personalità come il leggendario eroe-fondatore di Messene il re Aristodemo.

 

È interessante notare che dei coloni partiti da Messene fondarono nel 756 a.C la città di Zancle, l’attuale Messina in Sicilia. Il nome Zancle deriva dalla penisola di San Raineri, somigliante ad una falce che forma un porto naturale.

 

L’intensa giornata culturale si conclude con la visita al Palazzo di Nestore, a 17 km da Pilo; sito più volte citato nei poemi omerici quale patria del re di Pilo Neleo e appunto, del figlio Nestore, divenuto pure re dopo l’uccisione del padre e dei fratelli da parte di Ercole. Nestore è ancora famoso per essere stato il più vecchio e più saggio combattente sotto le mura di Troia.

 

Miti e personaggi storici spesso si intrecciano confondendosi.

 

Partecipanti: Lore e siso.


Tourengänger: siso
Communities: Hikr in italiano


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