Mazoia - Valle Strona


Publiziert von atal , 11. März 2019 um 23:24.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 9 März 2019
Wandern Schwierigkeit: T5- - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 500 m
Abstieg: 500 m
Kartennummer:IGM Rumianca I ed., IGM Massiola I ed.

Durante l'ultima escursione avevamo notato un sentiero che parte da Otra, frazione di Forno, e traversa il fianco destro della valle Strona in direzione Sud. Il percorso sembra corrispondere a quello riportato sulla prima edizione della carta IGM di Rumianca (basato su rilievi del 1884) e sparito dalle edizioni successive.

Sulla mappa il tracciato si addentra nel vallone di Colpino, dove eravamo già passati tre anni fa seguendo un diverso itinerario (questo), e termina in prossimità del torrente, in un punto dove sembra che non ci sia nulla. In realtà, alla fine del sentiero troveremo un alpe, che si potrebbe chiamare Alpe della Giumenta, dal momento che il vallone è percorso dal Rivo della Giumenta (secondo la Mappa Rabbini del comune di Forno; per quella del comune di Sambughetto è invece il Rivo del Colpino).
Grazie a ChristianR scoprirò poi che questi ruderi, senza nome, sono indicati sulla carta IGC.

Oltre questo alpe, attraverseremo il torrente in modo da raggiungere Mazoia (Mazzeia 1207 m sulla prima edizione della carta IGM di Massiola).
Il toponimo è tramandato oralmente, con qualche differenza di pronuncia, da abitanti di Forno e di Sambughetto incontrati in questa e in altre occasioni.

Al termine del giro, calcheremo ancora una volta le poco rassicuranti assi del ponte di Colpino, opera di ingegneria spontanea tesa su una pozza del torrente Strona tra Marmo e Rosarolo, ancora utilizzata per raggiungere gli alpi Orlo di Testa e Ruspò.

Avvertenze
Ambiente selvatico e abbandonato, sconsigliabile dopo la ripresa vegetativa.

Qualche taglio è presente fino all'ingresso nel vallone di Colpino, poi si trova solo qualche traccia di animali, e i punti di riferimento sono pochi.

Al contrario, sul percorso fatto al ritorno, c'è un sentiero evidente, in parte già noto dalla precedente visita.

Il percorso
Per ragioni logistiche, lascio la macchina al ponte di Rosarolo, nello spiazzo sulla destra idrografica, e mi incammino con Ferruccio lungo la strada asfaltata in direzione di Forno. In pochi minuti arriviamo a Otra.

Saliamo verso le case più alte della frazione e imbocchiamo la mulattiera (non segnalata) che traversa in direzione sud. Subito dopo un gruppetto di abeti, si incontra un bivio poco evidente. Noi proseguiamo sulla traccia più bassa (quella più alta dovrebbe salire verso l'Alpe Piumera). Il sentiero incrocia il tubo della condotta forzata e prosegue nella stessa direzione fino a superare il Rivo degli Avighei. Sulla sponda opposta si sale con percorso a tratti poco chiaro che guadagna progressivamente quota fino al colletto quota 1008 IGM, posto sulla dorsale sopra l'alpe Colpino.

Una traccia entra nel vallone di Colpino traversando a Ovest e giunge su una successiva costa, affacciata su un canale secondario. Senza più evidenze di sentiero, ci abbassiamo nel canale e risaliamo il versante opposto, con percorso a tratti ripido e scomodo, giungendo sulla costa successiva intorno ai 1180 m di quota. Da qui in avanti si apre la parte più interna del vallone di Colpino. Ai nostri piedi si estende una bella faggeta.

Una traccia prosegue in piano verso la testata del vallone, su terreno sempre più impervio, in una direzione che sembra essere quella dei Paiosei piuttosto che quella di Mazoia, che a tratti si intravede sul versante opposto al nostro.

Ritornati in prossimità della costa, scendiamo nella faggeta notando, alla nostra sinistra, prima il muro di sostegno di un terrazzamento e quindi dei ruderi che non ci aspettavamo di trovare (almeno tre costruzioni crollate) e che chiamiamo Alpe della Giumenta.

Scendiamo il pendio a destra dei ruderi e caliamo sul greto del Rio della Giumenta a valle di una cascata. Senza evidenze di sentiero, risaliamo la ripida sponda opposta, tra piante cadute e terreno infido, fino ad entrare nella pecceta, su terreno sempre ripido ma meno tormentato rispetto alla zona in prossimità del torrente.

Traversiamo a sinistra (Est) e incontriamo un sentiero in buone condizioni che risale il versante con numerosi tornanti. Qui è presente anche una sbiadita bollatura rossa.
Con un traverso in direzione ovest il sentiero supera un ruscello e arriva nella radura di Mazoia, dove troviamo una baita con tetto in lamiera, una fontana e un rudere.

Fino qui circa 3 ore.

Una freccia rossa su un tronco indica la prosecuzione del sentiero. La direzione sembra essere quella dell'Alpe Francesca Sotto (ipotesi non verificata), ma la neve recente caduta a quote appena più alte della nostra, insieme al fatto che la valle della Francesca è una zona che conosciamo già, rende l'eventuale salita poco interessante.

Dopo una pausa ripercorriamo quindi a ritroso il sentiero e lo seguiamo fino al Rivo della Giumenta. Dopo un traverso, il percorso si unisce a quello che scende dal Sasso Respore, noto dalla precedente visita (per i dettagli rimando alla relazione citata in apertura). Il bivio, non segnalato, si trova in corrispondenza ad un enorme masso nel greto del torrente. Per chi arriva dal basso, il percorso che traversa a Ovest è quello di Mazoia,  quello che sale verso Sud porta al Sasso Respore.

Superato un breve tratto attrezzato e un ponticello sospeso, il sentiero con un traverso esce dal vallone e cala sui ruderi dell'Alpe Colpino, tra noccioli e grandi castagni da frutto. Il sentiero scende quindi a tornanti al ponte di Colpino.

Dal ponte un sentiero risale il versante e in breve raggiunge la strada asfaltata a sud di Rosarolo. Pochi minuti su asfalto in direzione Nord e siamo al punto di partenza di questa bella escursione.

Circa 1,5 ore per il ritorno.

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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wildfrog hat gesagt:
Gesendet am 12. März 2019 um 13:24
Leggo, ascolto, ammiro
Bravi come sempre
AM

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. März 2019 um 20:02
Grazie AM, mi fa piacere risentirti. Da buongustaio quale sei, hai battuto un colpo su quello che per me è stato il giro più interessante tra quelli che ho fatto ultimamente in Valle Strona.


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