Dal Ponte di Colpino al Sasso Respore - Valle Strona


Publiziert von atal , 7. Februar 2016 um 23:22.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 6 Februar 2016
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 800 m
Abstieg: 800 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Omegna si percorre la strada della Valle Strona. Dopo Marmo, dove la valle si stringe, circa 1 km prima di arrivare a Rosarolo, bisogna individuare il varco nel guard rail descritto nella relazione (si veda anche l'ultima fotografia). Limitate possibilità di parcheggio in alcuni slarghi della strada e a Rosarolo.

Con Ferruccio mi dirigo verso quello che chiameremo  il Ponte di Colpino, un ponte di corde che attraversa lo Strona poco prima di arrivare a Rosarolo...

Questa volta sono state alcune informazioni fornite da persone del posto incontrate durante escursioni precedenti, unite ad un'intuizione rivelatasi corretta, a fornire lo spunto per un percorso ad anello "per amatori", in buona parte su sentieri non riportati sulle mappe.

Avvertenza: l'attraversamento del ponte di corde di Colpino è, a mio avviso, pericoloso per le assi di legno logore. Chiunque decida di passare di lì, lo fa a proprio rischio e pericolo.
 

Dal Ponte di Colpino a Orlo di Testa
Lungo la strada principale della Valle Strona, tra Marmo e Rosarolo c'è un varco nel guard rail, seguito a distanza di pochi metri da un secondo varco con una roccia nel mezzo. Si passa nel primo dei due varchi e si scende verso lo Strona su un sentiero evidente che, perdendo circa 20 metri di dislivello, arriva al Ponte di Colpino. La struttura colpisce per il suo aspetto poco rassicurante. Per limitare gli ondeggiamenti ed evitare troppe sollecitazioni, passiamo lentamente, uno alla volta, e cerchiamo di scaricare il peso ai lati, in modo da non gravare troppo sulla parte centrale delle assi di legno.

Giunti in sponda destra, prendiamo il sentiero che traversa a sinistra (S) giungendo in pochi minuti ad un bivio nel bosco (non segnalato). Seguiamo il sentiero di sinistra per attraversare su un ponte di legno, dall'aspetto ben più solido del precedente, quello che la Mappa Rabbini del Comune di Forno chiamava il Rivo della Giumenta. Un tratto gradinato permette di accedere ad una dorsale che si risale brevemente fino alla bella baita di Oro di Testa (circa 20').

Da Orlo di Testa a Benna
Orlo di Testa era l'unico alpe del comune di Sambughetto a nord della dorsale del Sasso Respore. Confidando sul fatto che esistesse in passato un collegamento con la vecchia sede comunale, entriamo nel bosco a sinistra (S) alla ricerca di un sentiero verso la zona dove le mappe di oggi situano l'Alpe Benna. Troviamo subito dei tagli che ci incoraggiano a proseguire. La traccia è ostacolata da piante cadute ed è evidente solo in certi tratti. Si superano due canali laterali e, dopo un tratto con resti di gradini (l'unico trovato), si giunge in una zona boscosa oltre la quale si accede alla dorsale dell'Alpe Benna, alle spalle del gruppo di baite chiamato Sasso Faucino (945 m, circa 1 ora da Oro Testa) sulla Mappa Rabbini. Circa 40 metri di dislivello più in basso in direzione SE troviamo una interessante grotta con due ingressi. Azzardo l'ipotesi che la vicinanza di questa grotta possa essere all'origine del toponimo Sasso Faucino...
Ritornati alle baite, traversiamo a sinistra (O) in leggera salita e arriviamo al nucleo di baite di Damese: due edifici ravvicinati con stalla al piano terra e abitazioni al piano rialzato, più un terzo edificio più in alto, vicino alla dorsale.
Da quest'ultima baita, un sentiero abbastanza evidente traversa sempre verso sinistra (O) sul versante Sud, arrivando in pochi minuti all'alpe Benna Sotto (940 m; pochi minuti di cammino effettivo da Sasso Faucino), ancora utilizzata e già nota dalle precedenti visite.

Da Benna Sotto al Sasso Respore
Da Benna Sotto, il sentiero segnalato Z9 (già descritto in questa relazione) porta davanti ai ruderi di Benna Sopra e traversa in direzione Ovest guadagnando progressivamente quota. Giunti a I Pianelli (1082 m), i segni bianchi e rossi portano a salire il pendio a destra delle baite, in corrispondenza al cartello con il nome dell'alpe, per poi svanire nel nulla al di sopra di una prima balza. Qui si traversa a sinistra, in direzione del Rivo della Francesca, ritrovando i segni di vernice (si può arrivare nello stesso punto salendo a sinistra delle baite). Si risale quindi il ripido fianco sinistro del vallone del Rivo della Francesca fino alla baita del Sasso Respore o Alpe Ruspò secondo la Mappa Rabbini (1225 m, 30' dal Benna Sotto).

In questa zona l'erba alta e le felci possono rendere l'orientamento e la progressione difficoltosi nella stagione estiva.

In cima al Sasso Respore
Dopo una piacevole sosta con caffè, gentilmente offerto per il secondo sabato consecutivo dall'ospitale proprietario della baita, riprendiamo a salire lungo il sentiero e, al primo bivio (non segnalato), anziché dirigerci verso la cengia attrezzata da cui passa il sentiero ufficiale, saliamo a destra (NE) su un'evidente mulattiera, contrassegnata anch'essa (inspiegabilmente, visto che l' unico sentiero ufficiale della zona è quello che al bivio prosegue a sinistra...) da segni di vernice bianchi e rossi. Si arriva in pochi minuti su un colletto affacciato sul vallone del Rivo della Giumenta (quota 1284 m della Carta Tecnica Regionale). Qui seguiamo ancora i segni bianchi e rossi e traversiamo in direzione Ovest in modo da aggirare sul versante Sud un risalto della cresta, fino ad un altro colletto dove i segni hanno termine, a dimostrazione del fatto che anche i primi segni trovati dovo il bivio erano stati tracciati per errore. Ci affacciamo sul versante Nord della cresta dove notiamo un sentierino che traversa in direzione ovest su una cengia che e presenta all'inizio un muretto di sostegno.
 
Troviamo qualche taglio all'inizio ma ben presto non ci sono più segni di passaggio e la traccia si assottiglia fino quasi a scomparire del tutto. Traversando su terreno ripido, proseguiamo fino al colletto situato a Ovest del Sasso Respore, dove ritroviamo il sentiero ufficiale. A questo punto decidiamo di fare una piccola deviazione e salire in cima al Sasso Respore. Seguiamo inizialmente il filo della dorsale poi - dove questa diviene una cresta rocciosa - traversiamo in salita sulla sinistra su una sorta di cengia esposta a Nord arrivando in breve sulla cima, che si presenta invasa dalla vegetazione (quota 1335 m sulla CTR).

Trattandosi di un rilievo posto su una dorsale secondaria, il panorama non è aperto in tutte le direzioni ma si ha comunque una bella vista verso la zona dell'Alpe Francesca e del Monte Forcolaccia e il dirimpettaio gruppo Scaravini - Massone.
 
Ritornati al colletto a Ovest della cima, seguiamo il sentiero ufficiale in direzione dell'Alpe Ruspò. Superata la cengia attrezzata con cavo metallico, anziché scendere nuovamente alla baita, traversiamo con percorso libero tra le felci fino a ritornare al colletto a NE della baita (quota 1284 m CTR). 

Tempo impiegato per la digressione verso la cima: circa 1 ora andata e ritorno; percorso non difficile ma con qualche passaggio che richiede attenzione. Poco consigliabile il traverso sul versante Nord del risalto sommitale, da evitare con terreno ghiacciato o innevato.

Nella valle del Rivo della Giumenta
Dal colletto ci caliamo nel bosco verso Nord lungo un sentiero evidente ma non indicato sulle carte. Ci si abbassa con una serie di svolte del bosco trovando anche qualche segno rosso sbiadito e dei tornanti con muri di sostegno, ad indicare che questo percorso era in realtà quello principale per raggiungere il Sasso Respore. Giunti pochi metri al di sopra del greto del Rivo della Giumenta, il sentiero fiancheggia il torrente verso destra. Oltre la confluenza con un canale laterale che scende dalla versante opposto, la valle cambia direzione e il sentiero passa su delle rocce piatte attrezzate con cavo metallico. Attraversato il torrente su un ponte di grigliato metallico, in breve si giunge ai ruderi di Colpino (831 m), dove si trovano dei grandi castagni da frutto, non comuni da queste parti. Nel bosco sotto le baite si ritrova il bivio per l'Orlo di Testa e si ritorna al ponte di corde lungo il percorso fatto all'andata.

Tempo impiegato per la discesa: circa 1 ora dal colletto del Sasso Respore.

 

Tourengänger: atal


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (9)


Kommentar hinzufügen

maxcross1 hat gesagt:
Gesendet am 8. Februar 2016 um 08:37
complimenti. tiri fuori di quelle escursioni da esplorazione

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Februar 2016 um 19:51
Grazie Maxcross e Menek, mi fa piacere sapere che è stato apprezzato lo spirito esplorativo di questo giro. La zona è poco documentata e si presta a questo tipo di approccio. Poi va detto che le persone incontrate a Sambughetto in questa e nelle precedenti occasioni sono veramente ospitali e prodighe di informazioni.
Ciao e buone escursioni,
Andrea

Menek hat gesagt:
Gesendet am 8. Februar 2016 um 10:55
Bella esplorazione...

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. Februar 2016 um 23:04
Grazie Menek, ti rispondo solo ora perché alle mie relazioni di giri "esplorativi" di solito non segue un numero di commenti superiore a 1 e quindi chi li scrive magari tarda un po' a capire come funzionano dei banali meccanismi di notifica...
Comunque grazie ancora, mi fa piacere che sia stato colto e apprezzato l'approccio
Andrea

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. Februar 2016 um 19:38
Dove c'è da inacasinarsi fa al caso mio! :)))

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 13. Februar 2016 um 17:03
Bene, potremmo fondare un club ;-)

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 13. Februar 2016 um 18:05
Ti consiglio una nuova Comunità su Hikr! :)))

valsesiano hat gesagt: Sasso Respore
Gesendet am 9. September 2022 um 21:17
percorso intrigante e avventuroso, ben preparato a tavolino con cartografia storica e ben descritto. Complimenti.

atal hat gesagt: RE:Sasso Respore
Gesendet am 11. September 2022 um 14:09
Grazie, fa piacere vedere che a distanza di anni c'è ancora interesse per questo report...


Kommentar hinzufügen»